Si è concluso a Macerata il processo a carico di due recanatesi di origine albanese Gentian Dama di 45 anni ed Eduart Tabaku di 32, e un civitanovese di 65 anni, Giuseppe Di Paolo accusati di detenzione di cocaina e marijuana. Il giudice ha condannato i due recanatesi rispettivamente a tre anni di reclusione e cinque anni e due mesi per la cessione dei 102,7 grammi di cocaina, mentre il 65enne civitanovese è stato condannato a sei anni e otto mesi.

Il 29 ottobre dello scorso anno i carabinieri della Compagnia di Osimo avevano scoperto un importante traffico di cocaina e seguendo la pista della droga erano arrivati a Recanati dove avevano notato due uomini che si passavano un involucro. L’uomo a bordo dell’auto, Dama, era stato fermato subito dopo, mentre Tabaku, in sella a uno scooter, è stato fermato successivamente a Civitanova, dove si era diretto, proprio mentre cedeva della droga a Di Paolo.

A casa di Dama i carabinieri trovarono 461 grammi di cocaina nascosta in bagno, nel mobile sotto al lavabo, 6,893 chili di marijuana all’interno di una valigia in mansarda e tre bilancini di precisione nascosti anche questi nel mobile del bagno.

A Civitanova, invece, lo scambio fra i due aveva riguardato 102,7 grammi di cocaina. Il 45enne recanatese, Dama, difeso dall’avvocato Rossano Romagnoli, ha provato a difendersi dicendo che lui aveva il solo compito di custodire la droga per conto di Tabaku in cambio di 500 euro al mese, mentre quest’ultimo, difeso dall’avvocato Giancarlo Giulianelli, si era avvalso della facoltà di non rispondere. A Dama e Tabaku il PM ha contestato la detenzione dei 461 grammi di cocaina e dei quasi sette chili di marijuana, oltre alla detenzione dell’ulteriore etto di cocaina ceduto a Di Paolo a cui è stata contestata la detenzione dell’etto di cocaina ricevuto da Tabaku.

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5 commenti

    • Cosa cambia? La droga la cedevano a consumatori localissimi, di pura razza marchigiana. Quei due vanno in galera giustamente e per troppo poco tempo, perché spacciavano droga a gente del posto che gliela ordinava.

  1. Del civitanovese non parlate? E chissà se saranno i nostri figli, di pura razza recanatese ad assumere la droga? Non difendo i delinquenti, semplicemente ragiono.

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