“Fino a che c’è il virus qui rimane tutto chiuso”. La scritta, vergata a mano con un pennarello su una tavoletta è appesa fuori del sagrato della piccola “chiesa della Banderuola” che sorge nelle campagne di Scossicci, a Porto Recanati, qualche chilometro a nord del centro urbano, là dove la leggenda vuole abbia sostato la Santa Casa di Loreto prima di raggiungere l’attuale collocazione. Una scelta, ci dice il parroco Don Gabriele Crucianelli, dettata dalla necessità di rispettare la ferrea normativa anti-covid. “La cappellina, ci dice, può contenere al massimo 10 persone e oggi con il distanziamento possono essere solo 4 o 5 ed è per questo che abbiamo invitato i fedeli che frequentavano la chiesetta ad orientarsi diversamente, o a Scossicci o addirittura al Santuario di Loreto visto che si trovano entrambe a 2/300 metri di distanza.”

Una scelta difficile che effettivamente non ha trovato tutti i fedeli d’accordo tanto che una mano anonima ha commentato il suo disappunto su un pezzo di cartone appeso accanto a quell’avviso: “Caro sacerdote o chi per lei, se il virus non dovesse finire più? Non potremo più prendere l’ostia. Così farete finire il cristianesimo?! Abbiate coraggio in nome di Dio”. Sotto, per rendere più esplicito il suo messaggio, un santino con il volto di Cristo in croce con la corona di spine in testa.

Sorride e allarga le braccia Don Gabriele: “Purtroppo non siamo riusciti a trovare tutti i volontari necessari per garantire le norme igieniche e la sicurezza per tutte le chiese di Porto Recanati e per le funzioni in programma. Siamo stati costretti a fare delle scelte e abbiamo deciso per questo periodo di celebrare le funzioni religiose solo nelle tre chiese grandi parrocchiali: al “Sacro Cuore di Gesù e Maria” di Scossicci, dove celebriamo anche all’aperto, a San Giovanni Battista e al Preziosissimo Sangue. Siamo stati costretti a rinunciare anche a celebrare la messa all’interno del camping, come avveniva nel passato, perché qui è ancora più difficile rispettare tutte le normative. Nella chiesuola della Banderuola, anche se celebrassimo all’aperto, lo spazio è al massimo per 20/30 persone. Dobbiamo solo augurarci di poter sconfiggere, con l’aiuto di Dio, questo virus per ritornare a vivere normalmente”.

Don Gabriele Crucianelli
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