L’Amministrazione comunale, per i programmi svolti nella competenza 2019, ha erogato servizi al cittadino (Tit. 1° e 4° della spesa-Impegni), e effettuato opere o manutenzione straordinaria (Tit. 2° della spesa-Impegni), per complessivi 13.742.217,45 Euro.
Per svolgere questi programmi, ha chiesto e imposto tributi ai cittadini contribuenti, che hanno risposto con 16.172.808,18 Euro (Tit. 1°, 2°, 3°, 4° e 6° delle entrate-Accertamenti), a mezzo di, Imposte, Tasse, Accise, Tariffe e Mutui per 268.800,00 Euro.
A novembre 2019 è stata applicata al bilancio 2019 una quota dell’avanzo di amministrazione precedente (2018) che si è resa disponibile per un importo di 589.078,78 Euro. L’ammontare complessivo delle risorse per i programmi è stato, quindi, di 16.761.886,96 Euro.
In sintesi: la Giunta di Porto Recanati, che ha chiesto e ricevuto dal cittadino-contribuente, direttamente o indirettamente (accertamenti), l’importo di 16.761.886,96 Euro, ha restituito ai porto recanatesi, in servizi e opere (Impegni), l’importo di 13.742.217,45 Euro. La differenza di 3.019.669,51 Euro, è rimasta nella disponibilità dell’Ente per il 2019, ed è stata impiegata per scopi diversi rispetto a quelli per i quali questa parte di tributi erano stati chiesti e imposti in tutte le previsioni, e che i contribuenti puntualmente avevano corrisposto: chiesti per erogare servizi e opere sono stati utilizzati per altro. Cosa? Lo vedremo!
In questo modo i porto recanatesi, pur essendo tra quelli che pagano di più (sicuramente nelle MARCHE, ma crediamo anche in ITALIA) sono anche tra quelli che ricevono di meno: nel 2019 hanno ricevuto l’82% di quello che hanno pagato, cioè un saldo deficitario del 18%. Questa è la realtà contabile e finanziaria dell’esercizio 2019, ma soprattutto è la sintesi politica, senza se e senza ma! Un disastro per il contribuente.
Durante la discussione in Consiglio, abbiamo rilevato degli atteggiamenti del Vicesindaco e dall’Assessore al Bilancio molto preoccupanti verso gli interventi delle opposizioni – soprattutto verso “Città mia” – che oggettivamente ci hanno stupito. Uno ci ha lasciato a bocca aperta: l’assessore al bilancio, in consiglio comunale, ha affermato di stupirsi per quante persone si interessano al bilancio. L’assessore si sconcerta che qualcuno legge il suo bilancio? Bohhh!!!
La Vicesindaco, invece, ha affermato con candore che, mentre i consiglieri di minoranza illustravano le loro analisi, chiedeva al Sindaco e all’assessore al bilancio, che le stavano accanto, dove avessero messo tutti quei soldi riferiti nelle analisi di “Città mia” e “5 Stelle”. In seguito ha aggiunto che, dopo tanti anni, ha letto “la relazione”, non specificando quale, e per concludere, ha ufficialmente dichiarato che dietro i numeri del bilancio c’è un grande e faticoso lavoro di tutti gli addetti: è già qualcosa(!) … …, ma sul merito … … il nulla!
Se Lei, con la sua maggioranza, un confronto pubblico su questo argomento, lo vuole proprio fare, il Partito Democratico è qui, disponibile fin da subito ad aderire all’invito. Lo faccia!
Dobbiamo confessare, però, che non abbiamo capito quale “relazione” Lei abbia letto, giacché, sicuramente per nostra mancanza di preparazione, tra quelle che conosciamo e che abbiamo letto (la “Relazione della Giunta” di 164 pagine, e la “Relazione dell’organo di revisione”, di 54 pagine), si riscontra chiaramente come è stata impiegata la differenza tra quello pagato dal contribuente e quanto ricevuto dai cittadini, per 3.019.669,51 Euro. Naturalmente, il tutto è mescolato tra vari concetti, numeri e dati. Ci vuole un po’ di lavoro per ricostruire e sintetizzare … … …, ma alla fine ci si riesce, non è troppo difficile.
Aggiungiamo che la Vicesindaco e l’Assessore al Bilancio, la “Relazione della Giunta”, la loro relazione mica la nostra, dovrebbero conoscerla a menadito, giacché, oltre ad aver contribuito alla sua redazione (Almeno si spera, prendono i soldi per farlo, ma … … … chissà?), l’hanno votata favorevolmente, prima in Giunta poi in Consiglio.
Per chi ci legge, dalle due relazioni segnalate, si riscontrano questi utilizzi:
- Quanto a 001.964,31 Euro, con la voce “Risorse accantonate stanziate nel bilancio di esercizio 2019”.
L’utilizzo di questo importo si è reso necessario poiché sono stati stralciati dei “residui attivi”, cioè entrate accertate negli anni passati che erano a copertura di spese per i servizi al cittadino, e che dopo anni non erano ancora state riscosse: soldi spesi senza averli!
I “residui attivi stralciati” sono quasi totalmente riferiti a grosse partite di “IMU” e “Oneri di urbanizzazione della PEEP 3”. Vista la natura delle imposte e tariffe stralciate, non è difficile immaginare che queste conseguenze, nefaste per i contribuenti, sono ascrivibili alla politica urbanistica degli ultimi venti anni, e questo è solo l’inizio!
Ci sono circa altri sette milioni di accantonamenti, vincoli e destinazioni!
A Porto Recanati, come in tutto il resto del mondo, la politica urbanistica è legata a chi ha amministrato, ed ha, quindi, nome e cognome, ma Lei, Sig.ra Vicesindaco, queste cose non le sa ed ironicamente lo chiede a chi Le sta accanto. Solo manfrina! Non ci sono dubbi!
In sintesi: soldi veri dei cittadini-contribuenti pagati nel 2019, Assessore al Bilancio, sono stati usati non per i servizi a cui il cittadino ligiamente aveva contribuito, ma per coprire dei buchi derivanti dalla mancata riscossione, cioè da chi non ha pagato il dovuto!
Ci dica un po’ assessore, spesi da chi, visto che ha tutte le carte in mano per saperlo? Non è solo un fatto contabile come più volte, negli anni, Lei ha affermato.
Su questo punto, ci rivolgiamo anche al SINDACO: i fondi “Accantonati”, quelli “Vincolati” e quelli “Destinati”, compongono l’”Avanzo di amministrazione” che, seppur di proprietà dell’Ente, non può essere impegnato.
L’Avanzo di amministrazione, che deve contenere e garantire tutti i “fondi”, è formato dalla “Cassa” (soldi, “cash”), e a completamento, da una quota di “obbligazioni esigibili scadute” ma non riscosse (residui attivi), prima che una parte di esse stesse, diventino Fondo crediti di dubbia esigibilità, FCDE, (quella parte che non viene riscossa entro l’anno successivo all’accertamento).
Sig. SINDACO, in una lettera scritta al Presidente del Consiglio CONTE, Lei aveva chiesto di poter spendere l’avanzo (di proprietà dell’Ente), che contiene e sta a garanzia di questi fondi. Se lo avesse fatto, nel caso fosse stato autorizzato, adesso 1.001.964,31 di Euro di questo punto, più i 264.757,79 del punto “2” – che segue – con quali soldi li avrebbe pagati?
O meglio, quando ha scritto la lettera, nel 2020 (durante il lockdown), già questa parte di avanzo non era più disponibile, visto che era già spesa, di fatto, in quanto relativa al 2019.
- Quanto a 757,79 Euro, con la voce “Risorse vincolate nel bilancio”.
Chiariamo che questa voce indica risorse “accertate” negli anni precedenti, poi subito “Impiegate” per impegni di spesa non previsti dal vincolo dell’entrata, in parte o totalmente. Prima sono stati iscritti al fondo vincolato, quindi finanziato con l’avanzo di esercizio 2019 per regolare l’impiego per la spesa prevista dalla legge.
In sintesi: ancora soldi veri versati dai contribuenti, poi sottratti ai servizi per i cittadini, assessore al bilancio!
- Quanto a 698,12 Euro, come “Parte disponibile” nell’avanzo di amministrazione.
Chiariamo che questo importo, che non c’era mai stato in queste proporzioni (è salito come un missile ha illustrato con un grafico un consigliere di una minoranza), è stato creato tagliando i servizi ai cittadini nel 2019, e sarà disponibile il 30 novembre 2020.
Qualche mese prima delle elezioni comunali. Una coincidenza? Noi pensiamo di no!
Cerchiamo di spiegare: a fronte di un avanzo di esercizio enorme di 3.019.669,51 Euro, con un aumento della cassa di 515.797,55 Euro, poiché è passata da 4.044.808,96 del 2018 a 4.560.606,51 del 2019, e con una disponibilità di risorse in avanzo di 768.698,12 Euro, come appena visto, sono stati accesi MUTUI per 268.800,00 Euro che costano pesanti interessi. Perché?
Annotiamo una situazione che, se a essere benevoli si potrebbe definire particolare, esprime invece, in modo molto chiaro, a nostro avviso, lo stato di malessere della situazione finanziaria porto recanatese, e di come la nostra “Giunta”, interpreta questa gestione in modo approssimativo, disinvolto e opaco senza nessuna strategia, se non quella del consenso.
Andiamo più a fondo! Verifichiamo come è stato impiegato l’avanzo di amministrazione 2018, applicato al bilancio 2019 di 589.078,78 Euro (di cui la parte disponibile ammontava a 169.710,70 Euro), già comunicato in questa informativa per illustrare le entrate 2019:
- Per debiti fuori bilancio dovuti a sentenze e avvocati 356,31 Euro, pari al 9,6%.
- Per sentenze giudice di pace per cod. della strada (ZTL) 403,07 Euro, pari al 17,0%.
- Per investimenti e manutenzioni ordinarie e straordinarie che ammontano a 319,40 Euro, pari al 73,4%.
In sintesi: è facile prevedere chi gestirà la parte disponibile di 768.698,12 Euro e altro. Secondo Lei assessore al bilancio, chi sarà?
- Quanto a 249,29 Euro, sono stati utilizzati per aumentare l’avanzo di amministrazione affinché potesse contenere gli aumenti dei fondi accantonati, vincolati e destinati.
Chiariamo che anche questa parte dell’impiego è ben evidenziata sia nella “Relazione della giunta”, sia in quella dell’”Organo di revisione”.
Sig.ra Vicesindaco, se la relazione che dice di aver letto, è una di queste due, se ne deduce che in quei frangenti era un po’ distratta, se invece è una terza, per cortesia ci dica quale.
A proposito Vicesindaco, manfrina per manfrina, cosa le hanno risposto il Sindaco e l’Assessore al bilancio, quando ha chiesto dove avevano messo i soldi delle analisi riferite dalle minoranze?
La manovra fatta a rendiconto nel 2019 ha impiegato complessivamente 3.019.669,51 Euro: soldi versati dai cittadini-contribuenti che sono stati utilizzati come sopra esposto, invece che per servizi e opere.
Nel periodo di competenza della Giunta MOZZICAFREDDO, rendiconto tra il 2016 e il 2019, quattro anni, con le modalità simili a quelle esposte per il 2019, l’importo complessivo è stato di 8.038.284,03 Euro.
La “relazione politica” della giunta al “Rendiconto 2019”, esposta in consiglio dall’Assessore al bilancio, è stata solo un “elenco privo di anima”, senza chiarire minimamente l’impatto finanziario ed economico sulla collettività che paga imposte, tasse, accise e tariffe.
A Porto Recanati nel 2019 erano presenti, al 31 dicembre, 12.329 residenti e 5.686 famiglie, l’impatto di queste manovre è stato il seguente:
- Lei, Assessore al bilancio, ad ognuno di questi residenti, non ha erogato servizi che avevano pagato, per 244,92 Euro nel 2019, e 642,50 complessivi tra il 2016-2019 (media ponderata), perché ha utilizzato questi mezzi finanziari per altro.
- Oppure, se preferisce, nel 2019 non ha erogato servizi e opere per 531,07 Euro ad ogni famiglia, e 411,40 complessivi tra il 2016-2019 (media ponderata), … … e si meraviglia che si interessano del bilancio!
Secondo il “Sole 24 ore”, il “lockdown” di 3 mesi ha causato un danno economico di circa 470 euro a persona, in Italia … … … … anche la Giunta Portorecanatese, in campo economico, in concorrenza con il “lockdown”, se la sta cavando molto bene! … … … In quanto a danni!
In sintesi: la realtà, a nostro avviso, è che a Porto Recanati, manca completamente una politica economico-finanziaria: si vive la giornata in balia degli eventi … … … e nel 2019 il danno economico per il COVID-19, non aveva ancora dispiegato i suoi effetti.
Vedete un po’ Voi, Vicesindaco e Assessore al Bilancio: Porto Recanati attende spiegazioni.
Con questa progressione di dati, aumenteranno accantonamenti e vincoli, e di conseguenza si dovrà ampliare l’avanzo che li deve contenere, mentre la volatilità dei residui attivi (stralci e immissioni), richiederà aumenti della cassa.
È il cane che si morde la coda: questo è successo, in progressione, durante questi quattro anni, e si verificherà ancora: il potere di acquisto delle famiglie porto recanatesi è stato eroso vistosamente dall’Amministrazione comunale.
P.S.: La relazione completa, che è composta di otto pagine ricche di particolari con riferimenti alla “Relazione della Giunta” e quella dell’”Organo di Revisione”, può essere letta nel sito del Partito Democratico o nella pagina di Porto Recanati del “Cittadino di Recanati” insieme a questa sintesi.