Si celebra oggi il 50° anniversario dello Statuto dei Lavoratori.

La legge 300/1970 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 20 maggio 1970.

L’idea nasce da un suggerimento di Giuseppe Di Vittorio, fondatore e Segretario Generale della CGIL, che al Congresso di Napoli del 1952, propone l’approvazione di uno Statuto dei Lavoratori, con il fine “di portare la Costituzione nelle Fabbriche”.

Giacomo Brodolini, Socialista, Recanatese, Ministro del Lavoro realizza questo grande sogno della classe operaia facendo approvare la legge 300/1970, nota come Statuto dei Lavoratori.

La legge più avanzata nel mondo, in materia di diritti del Lavoro-

Nella relazione al disegno di legge Brodolini metteva in evidenza che il proposito dello Statuto dei Lavoratori “è di contribuire in primo luogo a creare un clima di rispetto della dignità e della libertà umana nei luoghi di lavoro”.

Il Titolo I dello Statuto è dedicato al tema “Della libertà e dignità del lavoratore” e dimostra come i socialisti hanno avuta chiarissima la consapevolezza di quali erano i punti, sui quali, conveniva combattere.

Si confermava, come tema centrale delle battaglie del socialismo la lotta alla miseria, che diventava sempre più aspra, per l’inarrestabile concentrazione della ricchezza nelle mani di una piccola minoranza di capitalisti e speculatori.

La lotta per l‘emancipazione della classi più deboli deve essere accompagnata dalla consapevolezza che il fine superiore dell’uomo è la sua dignità, che si conquista e si può realizzare solo nella libertà.

La libertà diventa, quindi, il tema sul quale concentrare tutte le forze per rendere i lavoratori padroni del proprio destino e costituisce uno dei punti più importanti dello Statuto dei Lavoratori.

Questo fronte di lotta, scopre in modo netto i potenziali alleati e le forze sulle quali non è possibile fare nessun affidamento: non è un caso che lo Statuto dei Lavoratori sia stato votato solo dai Socialisti, dai democristiani, dai liberali e dai repubblicani. Missini e PCI si sono astenuti.

 

Avv: Piergiorgio Moretti

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