In base ai risultati delle indagini dei Carabinieri sarebbe il cuoco recanatese Andrea Garbuglia, 37enne, senza alcun precedente penale, che venerdì sera si sarebbe reso protagonista dell’incendio doloso nonché tentato omicidio nei confronti del suo ex datore di lavoro, Danilo Spurio Polini, titolare del balneare Nenetta a Porto Recanati. A queste due accuse si aggiungono anche quelle di danneggiamento e porto abusivo di coltelli.
Non si conoscono bene le ragioni alla base del gesto tanto che per lui il sostituto procuratore Vincenzo Carusi sta valutando l’opportunità di una perizia psichiatrica ipotizzando che l’isolamento e la reclusione di queste settimane abbiano potuto influenzare la sua capacità d’intendere e di volere.
Venerdì mattina presto, verso le 5, in via Garibaldi, proprio davanti all’abitazione di Danilo Spuri Polini erano divampate le fiamme alimentate da un cumulo di sporcizia e alcune bombolette spray. Inoltre sulla porta di casa era stata sparsa benzina e solo l’allarme lanciato dai vicini di casa e il loro tempestivo intervento hanno evitato il peggio. Sul posto subito sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e la Croce Azzurra di Porto Recanati. Le forze dell’ordine ben presto sono risalite proprio ad Andrea Garbuglia, che lavorava come cuoco allo chalet Nenetta, quale autore del grave atto.
Ieri mattina si è tenuta l’udienza di convalida in tribunale a Macerata per il recanatese, difeso dagli avvocati Donato Attanasio e Paolo Angelici, che si è avvalso della facoltà di non rispondere.