Le tendenze al turismo sostenibile nel 2020 sono quelle di evitare le grandi città e ricercare luoghi di ristoro dell’anima  a dimensione d’uomo, immersi nella natura e ricchi di cultura, peculiarità che il Comune di Recanati offre da sempre ai turisti. Il borgo Leopardiano ha in sé tutte le carte vincenti per  offrire vacanze  sostenibili nell’estate del coronavirus, l’Assessora alla Cultura Rita Soccio delinea le linee guida strategiche del piano turistico.

“Una volta garantita la sicurezza sul piano sanitario, siamo pronti a ripartire puntando sulle nostre grandi eccellenze culturali e sui nostri luoghi di bellezza, grazie anche alla conformazione naturale di Recanati immersa in ampi spazi verdi, in grado di assicurare facilmente il rispetto delle distanze prudenziali. Stiamo preparando un’offerta culturale e turistica in grado di rispondere alle nuove esigenze di benessere per gli ospiti di Recanati. I nostri luoghi ci parlano e grazie al linguaggio emozionale della poesia con Leopardi, della musica con Gigli e della pittura con il Lotto, diventano veri e propri sorgenti di cura. 

L’offerta culturale è oggi fondamentale per supportare le persone che devono affrontare isolamenti, carenza di socialità e in generale tutte le conseguenze della crisi che stiamo vivendo da questa valutazione nasce il nostro progetto pilota che abbiamo lanciato a livello nazionale qualche settimana fa   “La cultura cura”  A differenza di altri comuni anche la nostra programmazione culturale non si annulla, si posticiperanno  le date di eventi come Lunaria, Kammerfestival o Gigli Opera Festival, ma con le opportune regole di distanziamento e location selezionate saremo in grado di garantirne l’esecuzione.

Sul fronte musei si ripartirà appena possibile con iniziative mirate nei nostri centri di cultura, Casa Leopardi amplierà gli itinerari di visita con l’attesa apertura delle stanze private di Giacomo “ove abitai fanciullo” e con il Fai stiamo sviluppando un nuovo piano di promozione per le visite guidate all’ Orto sul Colle dell’Infinito. Anche sul versante di un turismo sostenibile legato alla natura e ai percorsi paesaggistici, Recanati offrirà una grande opportunità al mercato legata al cicloturismo grazie ad un progetto in rete  con altri comuni sui versanti del Musone e del Potenza finanziati dalla Regione Marche.”

I temi del turismo e le problematiche legate al Covid -19 sono stati dibattuti in una videoconferenza organizzata dall’ Assessore Rita Soccio con gli operatori turistici  recanatesi. Un importante incontro online per ascoltare, capire e costruire insieme a ristoratori, albergatori, proprietari di agriturismi e b&b un nuovo cammino verso la riapertura delle attività per la stagione turistica alle porte, alla presenza del Sindaco Antonio Bravi e di Adriana Pierini membro dell’Associazione Operatori Turistici Recanatesi. Sono stati tanti gli operatori che hanno partecipato e sono intervenuti dando un importante contributo alla realizzazione dei piani operativi in atto.

 

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6 commenti

  1. La Soccio dopo tanto tempo non si è ancora accorta che il turismo a Recanati è ed è sempre stato “mordi e fuggi”, in quanto legato ai luoghi leopardiani e poco più?
    I turisti che passano le vacanze nelle località balneari limitrofe, vengono a visitare la Biblioteca quando il maltempo impedisce loro di stare in spiaggia e subito dopo se ne vanno.
    Io continuo a vedere che chi si ferma qualche giorno a Recanati è esclusivamente il recanatese che si è spostato per motivi di lavoro e viene qui con la sua famiglia a passare le ferie, per incontrare parenti ed amici.
    Sicuramente quello illustrato è un bellissimo programma, che però credo non cambierà nulla rispetto al passato.

  2. Ripensiamo all’offerta turistica incrementando l’ospitalità diffusa nel centro storico disperatamente pieno di splendide case vuote. Ma queste, dietro una facciata dignitosa, sono abbandonate a un progressivo degrado. Se dobbiamo e vogliamo ripartire e convivere con la tragedia che ci ha colpito tutti, facciamo un atto di coraggio, diamo contributi a fondo perduto per la ristrutturazione di queste case che possono diventare un buon motore turistico e far ripartire l’economia con tanti nuovi cantieri. La recente esperienza ha mostrato che le case troppo piccole non permettono ai genitori di fare smart working, non permettono ai figli di seguire con attenzione le lezioni via web etc. Se vengono ristrutturare case piuttosto ampie con qualche camera da affittare come b&b, in momenti felici si può integrare il reddito e nelle crisi si ha uno spazio supplementare per stare in quarantena volontaria, per lavorare, per seguire le lezioni, per giocare. Ma a sostegno di tutto questo serve un cambio di rotta di natura fiscale con sgravi mirati, oltre a contributi in conto capitale, visto che ormai gli immobili inagibili del centro storico hanno quasi azzerato il loro valore.

  3. dissento da Casimiro. negli ultimi anni c’è stato un oggettivo e costante aumento di turisti che vengono a Recanati. Giusto essere lungimiranti e mettere in campo azioni per evitare di dissipare quanto fatto in questi anni. Anzi ha ragione l’assessore, proviamo a sfruttare questa fase, aumentando le offerte culturali e ludiche, per incentivare il turismo e fare in modo che si fermino sempre più tempo.

  4. Perché Recanati, con tutte le sue bellezze e la sua cultura, non è classificata tra i “Borghi più belli d’Italia” come invece le attigue Montelupone e Montecassiano?
    Che la Soccio si dia anche da fare per l’inserimento della nostra bellissima città in quella lista in quanto ne deriverebbe una ulteriore visibilità.

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