Sono estremamente preoccupati i gestori di bar, ristoranti e pub , che vogliono dar vita ad una associazione per far sentire la loro voce con la speranza che qualcuno delle istituzioni avverta la difficoltà della ripartenza delle loro attività, ricca di incognite e di tanti problemi. “La nostra paura, ci dice Luca Falaschini del Green Door di Porta san Domenico, in pieno centro storico, è che nel momento in cui mettiamo la chiave sulla porta del locale ed apriamo, dovremmo affrontare una serie di costi insopportabili, oltre all’invitabile perdita di clientela, e contemporaneamente di colpo la perdita di quei minimi benefici che abbiamo avuto sino ad oggi, cioè i 600 euro, la cassa integrazione per i nostri dipendenti e la sospensione del pagamento delle bollette sino al 30 aprile.
ascolta l’intervista a Luca Falaschini
2 commenti
Stiamo entrando in un futuro pieno di enormi incognite non solo economiche che richiederebbe un grandissimo sforzo unitario,invece ci dividiamo su tutto,con una conseguenza inevitabile : i privilegiati,i furbi se la caveranno,la maggioranza,costituita da tutti gli altri,pagherà tutto il conto.
Sono proprietario di un locale affittato a una attività commerciale attualmente chiusa. Naturalmente il conduttore mi ha detto che non riesce a pagarmi l’affitto e da parte mia non ho fatto troppe obiezioni. Ma è possibile che sull’affitto pagato i commercianti possano avere una detrazione d’imposta ( o come altro si chiama non lo so) solo con la dichiarazione dei redditi che presenteranno nel 2021 ammesso e non concesso che ancora siano aperti, mentre io che ho accettato di abbonare un affitto e sono disposto a formalizzare la rinuncia a questa somma devo comunque pagare le imposte su una somma non percepita? E’ questo il cura Italia? Oppure il mio commercialista si sbaglia?