L’Ircer, come noto, ha richiesto i tamponi che sono stati eseguiti nei giorni 04/04/2020 e completati il 06/04/2020 ed ha avuto così la prima mappatura della situazione sanitaria in struttura: sono risultati 17 ospiti positivi in Ircer. Lato operatori sono emersi due operatori positivi al virus Covid 19.
La situazione è in continua evoluzione dopo la prima mappatura sanitaria, sia dal lato ospiti sia dal lato operatori.
L’Ircer è entrata in una nuova fase della gestione, vista la presenza degli ospiti positivi al Covid 19 e ospiti non Covid 19. Una fase critica e complessa della situazione sotto tutti gli aspetti e della gestione ad essi conseguente.
Prontamente, ha chiesto ai Medici di Medicina Generale che hanno in carico gli ospiti per il lato sanitario, la massima collaborazione, ancor più, finalizzata a garantire le migliori cure al proprio assistito in Ircer.
Questa nuova fase pone l’Ircer di fronte all’evidenza che la stessa è una struttura socio sanitaria, con requisiti organizzativi e strutturali previsti per tale tipologia di struttura in conformità alla legge, destinata ad accogliere anziani non autosufficienti, con esiti di patologie fisiche, psichiche, sensoriali o miste stabilizzate, non curabili a domicilio e che non necessitano di prestazioni sanitarie complesse.
Motivo per cui, la Fondazione ritiene che per la tutela della salute e sicurezza delle cure, l’ospite non autosufficiente, fragile con pluri patologie e ora positivizzato da virus Covid 19, vada trasferito in strutture sanitarie, sottinteso di tipo extraospedaliero e/o ospedaliero, pubbliche o private convenzionate, ma di tipo sanitario. Si ritiene che il trasferimento sia doveroso e il più sicuro per questa tipologia di ospite già fragile con pluri patologie e ora positivo al virus Covid 19, e sia doveroso perché aumentata la sua fragilità e complessità e quindi assistito in una struttura di tipo sanitario che sia idonea sotto tutti i profili organizzativi e strutturali per questa nuova tipologia di ospite che non corrisponde più alla tipologia di ospite entrato in Ircer e accompagnato dall’unità valutativa distrettuale iniziale.
La Fondazione Ircer, per questo motivo prontamente ha inviato all’ASUR AV3, il giorno 9 aprile 2020, una formale richiesta di trasferimento degli ospiti Covid 19 presso strutture sanitarie, per la motivazione suddetta. Successivamente, la richiesta è stata inviata anche ad ASUR MARCHE. La richiesta verrà rinnovata nella giornata di domani.
La Fondazione Ircer si è attivata anche per richiedere ad ASUR MARCHE di poter attingere alla sua graduatoria di personale infermieristico, perché ne è in carenza. Ad onor del vero la Fondazione lo ha richiesto anche agli Ordini Professionali, associazioni di categoria e pubblicato sul proprio sito la manifestazione di interesse per l’assunzione di infermieri; su tutti questi fronti, ad oggi, gli sforzi non hanno prodotto effetti, rimanendo in forte sofferenza per la parte infermieristica.
Dovendo gestire nel frattempo la nuova fase di emergenza, ha ritenuto rafforzare l’organico, con l’assunzione di una ulteriore figura professionale per gestire l’emergenza sanitaria, quale quella di un Medico che si è aggiunto a quello già presente in organico. A Lui, a nome della Direzione e del Consiglio di Amministrazione Ircer va tutto il nostro ringraziamento, apprezzamento e senso di gratitudine perché, ha accettato la richiesta, senza indugio, e si è rimesso anche lui in prima linea nonostante fosse in pensione da alcuni anni, volendo al contempo apportare la sua specializzazione e lunga esperienza ospedaliera a supporto della gestione dell’emergenza sanitaria in Ircer.
La situazione di emergenza è stata fronteggiata e continua incessantemente con rigore e scrupolosità, a cui si aggiunge anche costanza, determinazione e forte senso di responsabilità di tutto il gruppo di lavoro Ircer, impegnato al massimo e a tutti i livelli organizzativi a fronteggiare in prima linea l’emergenza sanitaria Covid 19. A loro va ancora una volta un ringraziamento, sentito e doveroso.
Infine, la Fondazione Ircer con l’intento di far avere al proprio ospite un percorso di cura sempre adeguato, rinnova l’appello alle Autorità Sanitarie competenti, per un gesto di grande responsabilità che fino ad oggi hanno sempre dimostrato di avere nella gestione collaborativa e costruttiva con l’Ircer a salvaguardia della salute dell’ospite ivi presente, e rinnova la richiesta di accoglienza senza indugio e prontamente in strutture di tipo sanitario, quali extra ospedaliere e/o ospedaliere, gli ospiti Ircer quali anziani a rischio, non autosufficienti con pluri patologie, positivi al virus Covid 19.
Le scelte vanno fatte specie in questa emergenza sanitaria, farle anche concertandole e condividendole con i nostri “partners professionali” di sempre, ASUR AV3 e tutte le altre autorità sanitarie coinvolte, è il miglior percorso lungo la filiera della salute che possa essere garantito ad ogni individuo.
La Fondazione Ircer ha una lunga tradizione di assistenza a cui si uniscono anche i valori di solidarietà e mutualità al servizio delle persone bisognose, ancor più oggi nel percorso difficile di gestione dell’emergenza sanitaria, certa che ci sia una presa in carico da parte degli enti preposti del nostro ospite anziano a rischio per virus Covid 19 positivo, in strutture sanitarie per la sua migliore salute e sicurezza.
Presidente Direttore Generale
Dott. Camilletti Giacomo Dott.ssa Mara Pierini
3 commenti
Ma Non si può scrivere una cosa simile…. È una presa per il culo per chi legge….siamo vicini alla beatificazione…. Altro che informazione.
Certo che ti dispiace non poter dire male alle persone che lavarono tutto il giorno con la massima professionalità. Poverino proprio l’inverso di quello che sei!!!!
La Fondazione Opere Laiche Lauretane e Casa Hermes di Loreto vi è vicina ed è sicura che supererete questo difficile momento operando al meglio delle vostre possibilità.
In bocca al lupo.