In seguito ad alcune segnalazioni anonime pervenute alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Macerata, i militari della Stazione di Cigoli nella tarda mattinata di ieri si recavano presso un esercizio pubblico di quel centro, accertando che la porta secondaria, che collega una tabaccheria al suddetto esercizio, era aperta.
Entrati nel locale constatavano la presenza del titolare, del padre e di un cliente, il quale, contravvenendo alle vigenti disposizioni per contrastare l’epidemia in atto, usciva di casa per recarsi presso l’esercizio a prelevare un primo piatto da asporto, documentato con relativo scontrino fiscale.
L’attività in questione è costituita da tabaccheria, bar e tavola calda, anche da asporto, e quindi autorizzata in questo momento al solo confezionamento dei pasti con consegna a domicilio.
Per quanto sopra sono state immediatamente contestate le violazioni di cui all’articolo 4 del recente Decreto Legislativo 19/2020 sia al titolare dell’esercizio che al cliente e, date le circostanze, veniva immediatamente disposta la chiusura provvisoria dell’attività per 5 giorni fino a tutto il 30 marzo p.v., in attesa delle ulteriori sanzioni che verranno comminate dalla Prefettura di Macerata.
2 commenti
Siamo proprio in guerra, con tanto di delatori. Sempre meglio.
I DPI non si trovano neanche per gli operatori sanitari, i tamponi non si fanno, la case di riposo sono fuori controllo e ci si muore senza che i familiari possano accedere e vedere cosa succede all’interno, e cosa fa la gloriosa arma dei carabinieri? irrompe, presumibilmente armi in pugno, cogliendo in flagrante un commerciante autorizzato a cucinare in conto terzi e un cliente che era andato a comprarsi del cibo che invece avrebbe dovuto essergli servito a domicilio. Perchè i NAS, un tempo tanto zelanti nelle case di riposo, non le fanno ora certe ispezioni procedendo, in caso di irregolarità, a chiudere le stresse strutture?