La Santa Casa di Loreto è da sempre un prezioso simbolo di religiosità cristiana nel mondo e di identificazione culturale per la città di Loreto quale bene inestimabile dell’Umanità.
È dunque con grande senso di responsabilità che, nella qualità di candidato a Sindaco della città mariana, non posso esimermi dall’assegnare un ruolo di primo piano alla presenza in Loreto del Santuario, fondamentale risorsa nei programmi della lista Prima Loreto.
La preminenza in favore della conclusione di accordi e sinergie con la Delegazione Pontificia ritengo sia di importanza centrale e strategica per la promozione del brand “Made in Loreto”, ciò che può avere sensibili ricadute a beneficio di tutto il territorio marchigiano.
Lo sforzo della futura Amministrazione comunale, secondo la mia proposta, dovrà essere proteso a favorire una fattiva collaborazione con l’Amministrazione pontificia per l’organizzazione, la promozione e la realizzazione di progetti culturali continuativi quali, ad esempio, convegni incentrati su temi relativi alle comunità, alle famiglie, ai giovani altresì coinvolgendo scuole ed associazioni, oltre ad elaborare iniziative collaterali che promuovano Loreto quale punto di riferimento in Italia, in Europa e nel Mondo sia per i pellegrinaggi religiosi sia per un turismo culturale di prestigio e di elevata qualità.
1 commento
Fondamentale “leccare” i pontifici per tentare di vincere. Una strada scelta da tutti i candidati. Risultato? Il degrado e la trascuratezza di tutto ciò che non sta attorno a piazza della Madonna proseguirà alla grande. Basta vedere la storia dei manifesti per Mattarella e la vicenda (dimenticata?) della deportazione delle bancarelle storiche. Tutti patetici.