È il ritornello, proveniente da Palazzo Volpini, che si ripete da anni e quindi oggi io voglio rendere onore al merito al PD di Porto Recanati, che replica in termini politicamente corretti a chi, in modo da farsa goldoniana, da sempre cerca di buttare in burletta le osservazioni sulle problematiche di una gestione della cosa pubblica, a dir poco deficitaria nei contenuti e priva di una visione del futuro.
A fronte di puntuali osservazioni e rilievi documentati la risposta immediata è sempre quella tesa ad esaltare lo spirito di servizio che anima l’operato dell’amministrazione comunale, che rasenta l’abnegazione ad ogni e qualunque altro interesse tranne quello nei confronti della comunità cittadina.
Mal gliene incoglie a quei temerari consiglieri di minoranza che osano mettere in dubbio non tanto la veridicità dei documenti forniti, quanto la loro giustezza o più semplicemente l’interpretazione e la lettura che di quei documenti la maggioranza fa a proprio uso e consumo.
Ed è proprio questo all’origine della querelle che vede impegnati il PD ed amministrazione comunale in merito all’avanzo di amministrazione non utilizzabile di otto milioni di euro. Avanzo di gestione che, anche io, nel corso di quel Consiglio comunale misi in risalto mostrando in maniera sintetica, con l’ausilio di alcuni grafici, la difformità evidente di destinazione tra quanto votato dal Consiglio e quanto invece poi deciso dalla giunta comunale.
Osservazioni e rilievi posti in forma più che legittima sia nel merito che nella sostanza ma recepiti come l’ennesimo atto di lesa maestà da parte della maggioranza, che non ebbe di meglio che replicare che nessun componente della giunta si sarebbe appropriato di alcunché.
È del tutto evidente che a fronte di una simile teatralità, trasferita in Consiglio comunale per la nota mancanza “ancora” di teatri cittadini, il dibattito politico che si sarebbe dovuto svolgere per approfondire uno degli atti fondamentali della vita amministrativa della città è rimasto del tutto assente in quella seduta di consiglio.
Analizzare e sottolineare lacune o opacità dei documenti prodotti dalla giunta è compito precipuo di tutti i consiglieri comunali. A maggior ragione lo è per una forza politica di opposizione. Le risposte che si ricevono, da parte di chi ha il dovere di fornirle, dipendono dalla concezione che si ha non tanto della democrazia quanto più semplicemente della partecipazione, quella vera non quella ai comizi sulle spiagge.
Sauro Pigini
Porto Recanati, 1° settembre 2020