Discoteche chiuse in tutta Italia. Stretta sull’uso delle mascherine. La decisione del governo, che avrà effetto almeno fino al 7 settembre, è arrivata al termine della videoconferenza di oggi pomeriggio a cui hanno preso parte i ministri di Sanità, Regioni e Sviluppo economico, Roberto Speranza, Francesco Boccia e Stefano Patuanelli e i governatori regionali, dopo l’aumento di contagi registrato nel nostro Paese negli ultimi giorni ( qui i numeri di oggi). A chiedere la linea dura erano stati gli esperti del Comitato tecnico scientifico.
Nel testo è chiarito che non sono ammesse deroghe regionali alla normativa nazionale. Per le Marche ha partecipato alla conferenza Angelo Sciapichetti, assessore alla Protezione Civile, che ha informato attraverso i social: “Domenica 16 dalle ore 16, nella sala operativa della protezione civile: videoconferenza straordinaria con i presidenti o assessori delle regioni e i ministri Boccia, Speranza, Patuanelli per affrontare il preoccupante problema del rigurgito del contagio. Si è disposto con ordinanza del ministro della salute valida su tutto il territorio nazionale di vietare l’attività di ballo al chiuso o all’aperto e l’obbligo dell’uso della mascherina ovunque dalle 18 alle 6 del mattino”.
L’ordinanza contiene inoltre una nuova stretta sull’uso della mascherina: “dalle 18 alle 6”, su tutto il territorio nazionale, l’uso delle mascherine torna obbligatorio anche “all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti”.
Da domani dunque mascherine nei luoghi più frequentati anche all’aperto e stop alle discoteche che da inizio luglio hanno registrato il pienone anche dalle nostre parti, in particolare a Civitanova. La tempistica del provvedimento è destinata a far discutere, visto che la stagione estiva è agli sgoccioli.
2 commenti
I primi responsabili sono i gestori dei locali che se ne fregano di fare rispettare le regole. In un bar di un Comune dell’anconetano ho visto entrare due carabinieri e non dire niente a due bariste senza mascherine. Le regole ci sono ma nessuno le fa rispettare.
Sarebbe bene vietare anche i concerti in piazza eventi sportivi amatoriali, maratonine, gare ciclistiche ecc. come quelli che si fanno spesso qui a Recanati, evitando cioè grossi assembramenti, dal momento che sono stati vietati pure i locali all’aperto.