Il sindaco della città leopardiana si propone per ospitare l’Ateneo privato al centro del dibattito regionale: ‘Rendere Recanati città universitaria è il nostro sogno da sempre, siamo aperti alle proposte di chi può portarci a questo obiettivo, anche soggetti privati. Gli spazi? Ci sarebbero’.
‘Portare una sede universitaria a Recanati è il nostro pallino da sempre, fin dalla campagna elettorale, perciò ben venga chi può supportarci nel raggiungimento di questo obiettivo ambizioso, anche soggetti privati sono i benvenuti: se la Link University è alla ricerca di un luogo in cui aprire una sua sede, la nostra città è disponibile ad accoglierla e a valutare la sua proposta’. Emanuele Pepa, Sindaco di Recanati, città leopardiana che di fatto rappresenta l’emblema della Cultura nella nostra regione, apre all’ipotesi di ospitare l’Ateneo privato al centro del dibattito pubblico delle ultime settimane. ‘Se Link University dovesse chiamare, la nostra risposta sarebbe sì – continua il primo cittadino Pepa – da tempo siamo al lavoro su questo fronte ed abbiamo anche attivato sia prima che all’indomani delle elezioni un dialogo con l’Università di Macerata, che vogliamo portare avanti ma che tuttavia al momento è ancora in fase embrionale. Se nel contempo arrivassero anche altre proposte saremmo lietissimi di valutarle, ritenendo l’attivazione di un corso universitario un’ottima opportunità per attrarre giovani nella nostra città, creare un polo culturale e un indotto nuovo, a prescindere dalla tipologia di corso di laurea, che non necessariamente deve essere umanistica’.
Il Sindaco di Recanati ha anche le idee chiare sugli spazi che potrebbero essere destinati all’Università: ‘Saremmo nelle condizioni di trovare la collocazione dei corsi in tempi realisticamente brevi – spiega – attraverso la riorganizzazione di alcuni edifici scolastici comunali che rientra in un percorso già previsto dall’Amministrazione comunale e, in particolare, con una redistribuzione degli ulteriori spazi destinati alla formazione che si verranno a creare dopo l’apertura della nuova Scuola Gigli. Ritengo questa possibilità molto importante per offrire nuovi servizi al territorio e ai giovani. Ogni opportunità di investimento nella nostra regione va valutata con attenzione e senza preclusioni di tipo ideologico: siamo pronti per discuterne’. Insomma, se Link University volesse ‘battere un colpo’, Recanati risponderebbe ‘presente’.
31 commenti
Eccellente idea, comunque non c’è da sperare su Macerata, quarant’anni di proposte e mai accettate.
SI VZ BENISSIMO,MA ALMENO FATEGLI PAGARE L’AFFITTO.
anche Marinelli era a favore, Pd favorevole
Peccato che per il Liceo cittadino l’attuale amministrazione non sia così sollecita.
non so se ha capito che è una università on line
Non è proprio cosi, si potrà fare anche on line ma ci sono sedi dove assistere alle lezioni e dare esami…
https://www2.unilink.it/index.asp?adsmonitorid=121970&gad_source=1&gclid=EAIaIQobChMIvuGhpc20iwMVNJKDBx274C2WEAAYASAAEgLaSfD_BwE
Collegandosi al sito alla voce ATENEO (in alto) si può vedere che ha delle sedi universitarie fisiche in diverse città italiane.
Glielo spiegheranno tutti i docenti universitari della precedente amministrazione .
ieri, oggi, domani: viva l’università pubblica e accessibile a tutti!
Minca vero accessibile a tutti!
Il Sindaco poteva francamente risparmiarsi queso atto di servile vassallatico verso una realtà posseduta da personaggi di dubbia credibilità e inserita nel solco dell’accesso all’istruzione classista.
Anche il solo fatto di mettere sullo stesso piano realtà virtuose come il Campus linguistico e Link University (e retrostante galassia aziendale) risulta gravemente offensivo per la prima.
Il tutto senza contare la sostanziale inopportunità di sostenere apertamente gli spudorati finanziatori leghisti.
Dopo l’aumento del costo dell’acqua pubblica,ora potrebbe arrivare in città una università ON LINE
Una restituzione di favori verso chi li ha sostenuti in campagna elettorale
Siamo in attesa di feedback positivi sulla qualità dei preparatori della stessa e sui costi dei corsi accessibili a tutti i ceti sociali
Se cosi non fosse, non sarebbero misure della destra
I rampolli della destra non ci faranno granché nella loro vita,ma se lo potranno permettere
Concordo
Molto bene cerchiamo di far rivivere questo paese morto
ahahahahahahah!!!!!
Il sito lo troviamo in un ala del Santo Stefano!
Si proprio quei padiglioni che nel 2009 con la vecchia giunta Corvatta venne aperto un corso UNICAM di tecnologia che fu un fiasco tremendo!
Chi te ce viè a Recanati!
Ci sono discoteche?
Ci sono ritrovi per giovani?
E le case?
Io opterei per le Clarisse…che dici dall’ambizioso progetto di residence per anziani a CAMPUS scolastico!
LASSA PERDE!
Le istituzioni dovrebbero sostenere l’istruzione pubblica ad ogni livello, attraverso risorse economiche e strutture logistiche adeguate, in modo da dare a quanti più giovani possibile l’opportunità di migliorare nella formazione fino ai più alti traguardi. Questa università di cui tanto si parla nelle Marche è privata e i soli costi d’iscrizione ammontano, secondo i bene informati, a circa 20.000 (VENTIMILA) euro ad anno accademico. C’è poi da considerare il supporto che l’ente pubblico, in questo caso il Comune, dovrebbe dare. Forse, prima di lanciarsi in entusiastici proclami, il sindaco (così come qualche superficiale avversario politico) farebbe meglio ad approfondire la questione nei dettagli e poi valutare se per la città di Recanati il ritorno sarebbe davvero positivo. Al netto del tarlo del campanilismo rurale!
Ed ecco che Falzetto imperterrito mette bocca da conoscitore come è,anche sull’istruzione….gioca sul fatto che noi tutti abbiamo memoria corta o totalmente scemi da aver dimenticato quando lui qualche anno fa dall’ alto del suo sapere si scagliava contro i reticenti delle iniezioni forzose fatteci fare dai governi in tempo di farsa-covid ,additando addirittura coloro che non si piegavano come untori e appoggiando in tutto e per tutto le misure atte ad annullare la libertà di pensiero e di movimento dei suoi simili…Luca Falzetto colui che ha appoggiato chi ci teneva in cattività come fossimo al circo alla mercé di domatori senza scrupolo,ora se ne intende anche di istruzione e continua a dare dritte su cosa fare meglio.Zero vergogna e zero rispetto per se stesso ( per gli altri non l’ ha mai avuto)
cosa cambia sentire una lezione in dad o in presenza? purtroppo molta😘 gente che parla vive nel 700
Smettiamo di dare spazio a scuole private di ogni ordine e grado. La scuola pubblica deve essere sostenuta. Le private chi vuole se le paga per intero. Zero aiuti!!! Ps: magari interveniamo è blocchiamo anche dirigenti incompetenti che vogliono fare i despoti appena arrivati. Cafoni che neanche si presentano alla collettività,cambiano giorni e orari senza parlare chiaramente ai 400 iscritti. Ma facendo un sondaggio falso e far trovare il fatto compiuto. Vigilate e bloccate certe iniziative. Ascoltate le famiglie. La scuola è dei ragazzi. Non dei dirigenti!!!
Smettiamo allora anche di dare spazio alla sanità privata!
Molte grandi università anglosassoni sono private e lo sono anche la Bocconi, la Cattolica e Urbino.
Si aggiorni: Urbino NON E’ PRIVATA! E poi chi dice che il sistema anglosassone sia un modello da seguire? Questa esterofilia è quanto di peggio ci possa essere.
Cosa vuol dire libera Università di Urbino ?
Non credo si possano paragonare
No
anonimo 19.21 tu che sei così all’avanguardia ti faresti curare, perchè qui si parla di università di medicina, odontoiatria, e simili, da un medico che si è laureato in dad?
le nozioni in dad si apprendono, la pratica e l affiancamento si fa cmq in ospedale…su su
Qualsiasi cosa pur di poter dire “abbiamo l’università”. Ma il resto? Fosse una filiale Bocconi.. E comunque per prima l’istruzione pubblica, sempre
Trascrivo, a beneficio dei lettori, un acuto e calzante commento pubblicato su CM:
“Ma il sindaco è mai entrato in un’università??? Dove pensa di far tenere le lezioni? E le cliniche le fa fare nel “policlinico” della città di Recanati, nei suoi reparti e con la strumentazione contenuta in essi???? Sindaco, ma se non avete neanche gli occhi per piangere!!! L’unica medicina che ad oggi avete è quella di base grazie ai bravi professionisti che avete e che dovete tenervi stretto stretto, per il resto sono anni che non avete più nulla”
Un po’ caustico, ma concreto e reale. Complimenti!
avete visto ieri sere su Report il servizio su Bandecchi ed Unicusano? Queste sono le università private. Poi possiamo dare in gestione il canile alla Brambilla che è una che se ne ntenne. Altro che rave party o sit in. E qui non si tratta di destra o sinistra.
L’unica cosa che accomuna Recanati con la Link University di Medicina è un numero: circa 20.000 gli abitanti della cittadina e circa 20.000 € la tassa annuale universitaria.
Sindaco, lascia perdere: è meglio…..