E’ arrivato anche per Gilberto Rita, tecnico all’ospedale di Recanati, il giorno del pensionamento conquistato con 61 anni di età e 43 anni di anzianità contributiva.
Questa mattina, nell’ex sala della direzione sanitaria, ha saluto tutti i suoi ormai ex colleghi dell’ospedale con una festa. Gilberto ha iniziato a lavorare nel privato all’età di 18 anni e solo dopo 13 anni è entrato all’Area vasta 3 dove nei suoi trent’anni di attività si è dato sempre da fare, anche quello che non gli competeva direttamente come spalare la neve nelle fredde giornate d’inverno o fare l’albero di Natale all’ingresso del Santa Lucia.
5 commenti
Una bravissima persona, unica e insostituibile
Auguri di cuore Gilberto per il traguardo raggiunto e per la tua nuova vita. Mi mancherai tantissimo e mi manchera’ il tuo sorriso e la tua sempre pronta disponibilita’. Verro’ a cercarti!!!
Un lavoratore che va in pensione con il doppio dei contributi versati rispetto alla stragrande maggioranza dei pensionati Italiani .
Non dimentichiamo che moltissimi sono usciti con 14 anni e 6 mesi di lavoro…..È famosa la signora che smise di lavorare a 29 anni e che come tutti i suoi colleghi percepirà assegni tre volte superiori all’ importo versato.
Grazie Gilberto.!
Gilberto, una persona per bene, generosa, onesta, responsabile e consapevole dell’etica, (caratteristica primaria che identifica l’azienda per cui ha lavorato) ha sempre dato il meglio di sé andando anche i suoi obblighi. Categoria in via di estinzione!! Lasciatemi esprimere il mio apprezzamento anche nei confronti della consorte di Gilberto. Educata, gentile, mai un gesto di insofferenza, sempre una parola atta a togliere dalle difficoltà, un sorriso per tutti. Superstite di una specie estinta da sempre. Consiglio al Comune, onorificenza per questa coppia che nel silenzio del suo lavoro, con dignità e generosità, costituisce una ricchezza non quantificabile per la nostra Recanati.
No. Hanno soltanto fatto il loro. Come tutte le persone oneste .
Medaglia? Aoooh mo la normalità passa per supereroicità, ma dico….