La Bieffe, azienda storica del settore grafico di Recanati, è stata messa in liquidazione. Il tribunale di Macerata ha nominato gli avvocati Alessandro Benigni e Andrea Giuliodori come curatori fallimentari, che sono già al lavoro per cercare di evitare che i circa 40 dipendenti rimangano senza supporto economico.
La crisi della Bieffe era ormai evidente da tempo. A settembre e ottobre, infatti, i lavoratori non avevano ricevuto lo stipendio e, successivamente, erano stati messi in cassa integrazione, con scadenza fissata per il 31 dicembre. Tuttavia, l’azienda ha successivamente deciso di portare i suoi conti in tribunale, e il giudice aveva programmato un’udienza per febbraio 2025. Questa situazione, però, avrebbe lasciato i dipendenti senza alcuna retribuzione una volta esaurita la cassa integrazione. Per evitare ciò, Cgil e Cisl hanno chiesto un’udienza anticipata, richiesta che è stata accolta dal giudice.
“Abbiamo ottenuto l’anticipo dell’udienza, che si è svolta martedì scorso, e l’azienda è stata messa in liquidazione. Ora dobbiamo attendere l’operato dei curatori, in cui riponiamo fiducia, vista la loro esperienza in situazioni analoghe”, afferma Paola Marziali della Cgil.
Il primo passo del processo di liquidazione, purtroppo, sarà il licenziamento dei dipendenti, una misura necessaria affinché possano accedere alla Naspi, il sussidio di disoccupazione. “Questo è un passaggio inevitabile, anche se doloroso”, spiega Marziali. Inoltre, i lavoratori devono ancora ricevere due mensilità arretrate. La prossima udienza è fissata per aprile.
“Questa situazione non era inaspettata”, afferma Stefano Tordini della Cgil, “ma non per questo è meno preoccupante. Ci sono 40 posti di lavoro in gioco, e ciò avviene in un contesto provinciale e regionale già in difficoltà, come dimostrano anche i dati recenti”. Infatti, come sottolineato dalla Cna, nel Maceratese chiudono mediamente otto aziende al giorno, il settore della moda è in crisi e si segnalano riduzioni di personale. Inoltre, anche a livello regionale, si registra una flessione nelle esportazioni.
20 commenti
… e intanto a Roma c’è chi pensa che sta facendo la storia.
Sè, la storia del declino.
VA TUTTO BENE MADAMA LA MELONI
hanno fallito centinaia di fabbriche
Complementi! Anziché’ intervenire al promo stato di crisi si e’ lasciato porre in liquidazione la societa’ e gettare sul lastrico 40 famiglie. Mentre l’istituzione pubblica si occupa di festeggiare il Natale consumista facendo finta che tutto vada bene.
Otto aziende al giorno e’ una cosa veramente preossupante.
buon giorno, sono un Recanatese, nipote del Vs/ Sindaco Insegnante elementare, Luigi Flamini.Abbiamo tutt’ora Appartamenti in Recanati. Ho frequentato il Classico e studiavo con Pierini Stefano, a Casa Leopardi.Poi trasferito a Latina, con Attivita’ Alberghiere, Studio Professionale di Consulente del Lavoro e Commsrcialista, Attivita’ Agricole, Ultramaratoneta a buoni livelli, internazionali, premiato dalla Regina Elisabetta, Girato il Film con Barbara De Rossi e Franco Nero, alla Maratona di New York, premiato da Vasco Rossi, a Zocca e tantissime altre gare. Sono veramente dispiaciuto per la Societa’ delle Sale Cinematografiche!!!! e per i relativi Dipendenti!!!!! Quale contributo, potrei darvi?????
Non lo so!
Ma comunque se l’appartamento a Recanati è dell’istituto case popolari lo puoi benissimo cedere in beneficienza!
AHAHAHAHAH!
sempre peggio qua ,
Antonio Flamini, puoi ripetere? Non abbiamo capito nulla. Oltre al fatto che ti sei abbondantemente autoincensato.
Dai, qui l’anello al naso lo abbiamo tolto da tempo.
ha soltanto detto cosa fa e se dalle sue “doti” possiamo trarre beneficio
mentre il governo si auroincensa il paese sta morendo aziende in difficoltà,altre che chiudono. Il governo regionale di destra? Peggio di quello nazionale.
Vogliamo parlare del grande operato sinistroide, x non dire della gestione pandemia, facile criticare, senza idee e programmi, non sbagliano chi, non ci mettono la faccia.
Solo dei veri deficienti possono pensare che l’attuale congiuntura economica sia da attribuire al centro-destra, finalmente insediatosi (da poco più di un anno), dopo il lunghissimo (e davvero buio) periodo di governo nazionale affidato ai sinistri e agli scappati di casa dei 5 stelle
Antonio Flamini, se sei davvero così bravo e ben piazzato, acquista la società e riportata in attività. È l’unico aiuto che puoi dare
la colpa è di chi gestisce l’ azienda liti da anni,non della Meloni o de governo regionale!!
Finalmente qualcun che ha capito il problema. Il pesce puzza sempre dalla testa
Antonio Flamini, Lei sarà anche un grande sportivo, proprietario di appartamenti, premiato dalla Regina, attore, albergatore, consulente del lavoro. É nipote del nostro ex Sindaco, il maestro Gigio Flamini… e ci crediamo.
Però,
quando afferma di aver frequentato il classico, studiato a casa Leopardi, e lo scrive “disintegrando” le regole della della grammatica e dell’ortografia (punteggiatura, verbi, periodi, maiuscole e minuscole), sorge il dubbio.
Tutte le Sue innumerevoli qualità non possono certo aiutare a risolvere la crisi della Bieffe.
Provi a fare un offerta, A trovare un acquirente. È l’unico modo per aiutarli.
Mentre c’e chi perde lavoro, altri hanno aumentato di euro 7.300 al mese lo stipendio dei ministri che già percepiscono più di euro 10.000 al mese. Che bravi!
ma guardate i bilanci e poi parlate di chi è la colpa. che cazzo c’entra destra o la sinistra o chi governa se chi fa l’imprenditore non lo sa fare