nota del Centrodestra Unito di Porto Recanati
Ancora un tentativo di sviare l’attenzione dalla loro incapacità. Ma andiamo per ordine :
Quando un responsabile di settore o un amministratore si trova difronte ad una dichiarazione di presenza di amianto sulla copertura di una struttura di proprietà comunale, documentata da qualificati laboratori specializzati ed autorizzati dal Ministero della Salute e quando su tali risultati tutti gli interlocutori istituzionali confermano la necessità di intervento a tutela della salute pubblica, c’è solo da procedere. Senza se e senza ma, non appena si ha la disponibilità delle risorse necessarie e forse questo spiega il ritardo con cui si è proceduto insieme al cambio di tre amministrazioni.
Le verifiche erano state attuate durante l’amministrazione Montali cui è seguito il Commissariamento del Comune per poi attuare l’intervento con l’Amministrazione Mozzicafreddo.
Con un semplice comunicato i nostri eroi hanno gettato fango sul solito responsabile (il loro sport per eccellenza) sul professionista responsabile del Rischio Amianto, sull’operato di tutte le figure istituzionali che hanno confermato gli interventi da attuare e sulla ditta che ha eseguito i lavori.
Senza porsi il minimo dubbio. Anzi denunciando i fatti….alle autorità competenti. Non avevamo dubbi. Per qualcuno di loro è così dal 2012 per enne volte, poi anche nell’ultimo Consiglio Comunale ci viene rimproverata una semplice segnalazione per l’ennesima volta.
Noi i dubbi ce li poniamo sempre e nell’immediato abbiamo fatto accesso agli atti su chi e come ha prelevato i campioni (immaginiamo il responsabile del Rischio Amianto), sul o sui laboratori che hanno certificato i risultati dopo averli esaminati, i risultati emersi e su chi ha ”corretto” i compiti o confermato come ha affermato il Sindaco (considerato che non abbiamo trovato alcuna determina in proposito).
Dopo averli visionati potremo confrontarli con quelli in nostro possesso fin dal 2015. Solo allora sarà possibile contattare i due diversi responsabili del Rischio Amianto (il secondo pagato il doppio del primo), cosa che faremo nell’ambito delle nostre prerogative, e capire come mai siano emerse valutazioni diverse sulla situazione del Nervi senza che l’una o l’altra debba necessariamente essere sbagliata, considerando che, anche in caso di dubbio, debba essere intrapresa l’opera di maggiore tutela per la salute dei cittadini.
E’ stata spesa una somma pari a 100.000 € ? Sappiamo che la bonifica degli immobili dall’amianto e il suo smaltimento ha costi significativi, sempre. Noi non abbiamo elementi per affermare se si tratta di una cifra congrua ma l’intervento specializzato fatto con mezzi anche in elevazione, le dimensioni dell’area da trattare e lo smaltimento delle formelle cadute o sulle alette o all’interno della struttura, la fa sembrare, al nostro occhio non esperto, possibile. Il computo metrico è stato effettuato sulla base del prezziario regionale.
Si preoccupa l’assessore di una spesa sicuramente fatta e non si preoccupa minimamente di giustificare la perdita netta di 90.000 € del Ministero e solo per non aver presentato il relativo progetto del quale era a conoscenza dall’anno precedente. Come non si preoccupa per i soldi spesi per la Casa della Arti e per i famosi ed invisibili bicibus per un totale di 120.000 €.
Questa è una etica a senso unico che non ci appartiene tanto è che non abbiamo fatto alcuna denuncia (a questo punto diciamo finora) per il danno provocato alla città ma abbiamo solo fatto rilevare il fatto in sede di Consiglio. Però…possiamo imparare presto.
Il comunicato del sindaco apparso su tutta la stampa sulla dichiarazione che non abbiamo più l’amianto al Nervi, è sicuramente fonte di tranquillità per tutti noi cittadini. Aspettiamo l’avvallo della nostra AST per gioire tutti. In caso contrario, Sindaco, ci sarebbe poco da ridere!
5 commenti
E’ la tecnica di sempre: parlare di altro per non rispondere delle proprie responsabilità quando si era in sella.
#noncelodicono
E’ la tecnica della attuale amministrazione: parlare di altro per non rispondere delle proprie responsabilità, ovvero parlare del capannone Nervi quando il problema che “scotta” sono i lavori non effettuati sul fosso Acquabona, avendo progetto e denari per prevenire i danni idrogeologici !
non sono cittadino di Portorecanati, ma amo questa città tanto quanto la mia.
Mi dispiace molto che il dibattito politico sulla struttura Nervi si riduca a rimpallo delle responsabilità.
Quella struttura da qualcuno considerata archeologia industriale, altro non è che un obbrobrio. tanto più ora che negli anni passati è stato costruito un intero quartiere in adiacenza al capannone della vergogna e pressoché sopra la spiaggia scossicci.
Ora, tutti sanno che l’amianto è un minerale pericoloso per la possibile perdita delle proprie fibre micidiali per la salute e dunque va rimosso, ma allora perché fino ad ora si lasciato costruire migliaia di metri cubi senza tenere conto del possibile pericolo amianto?
Il sito in questione fa il paio con molti altri, ma come sempre, si preferisce chiacchierare piuttosto che fare.
Se l’attuale amministrazione comunale afferma che sulla base delle analisi effettuate non esiste un rischi amianto, si proceda alla riqualificazione del Nervi, altrimenti si abbia il coraggio di abbatterlo.
.
sono anni di questa lunga storia…si sono succedute varie amministrazioni, ma il problema resta! Decidetevi una volta per tutte cosa farne di quell’ obbrobrio, Nervi o non Nervi