Le lamentele si susseguono ormai da anni senza fine: la strada intitolata allo scienziato Enrico Medi, posta a confine tra i comuni di Porto Recanati e di Loreto zona Montorso, da tempo non ha manutenzione, piena com’è di buche e avvallamenti su ciò che resta di un vecchio asfalto. Se fosse una strada poco transitata forse nessuno ci farebbe caso, invece il traffico da Recanati e da Loreto verso Porto Recanati, Numana, Sirolo, la riviera del Conero e viceversa è molto intenso perché si tratta di una valida alternativa alla strada statale sempre congestionata dal traffico collegato al casello autostradale. Chi non provvede a fare la necessaria manutenzione, il Comune di Loreto o quello di Porto Recanati ? Nessuno dei due perché chi può vantare la proprietà di quel nastro di 100 mt di strada è la Delegazione Pontificia per il Santuario della Santa Casa di Loreto, proprietaria anche dei terreni vicini. E’ quindi una strada privata ad uso e utilizzo pubblico. Pochi giorni fa anche il Dr.Francesco Massi Gentiloni, che è stato il Segretario di entrambi i Comuni di Loreto e di P.Recanati, ha posto all’attenzione pubblica lo stato di degrado e di grave pericolo della Via E.Medi, facendo appello ai soggetti coinvolti perché trovino un accordo per risolvere il problema. Oggi è giunta la replica ufficiale da parte della proprietà che ritiene che l’uso pubblico renda responsabili i comuni della manutenzione della via e si dice disponibile alla cessione della strada (che per 85 metri ricade sotto il Comune di Loreto e per 15 metri sotto Porto Recanati), ma ponendo delle condizioni compensative. Il Comune di Loreto replica che non può procedere con una asfaltatura di una via appartenente ad un privato, pena l’intervento sanzionatorio della Corte dei Conti. Come finirà la storia, si arriverà mai ad una soluzione che permetta il transito in sicurezza per quella via ?
Via Enrico Medi nel limbo in attesa di chi debba provvedere per la sua sicurezza
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3 commenti
Se non mi sbaglio lì vicino la Delegazione ha fatto installare una imponente antenna per la telefonia che ha danneggiato irrimediabilmente la stupenda vallata di Montorso dove Papa Giovanni Paolo II incontrò migliaia di giovani d’Europa nel 1994, una antenna che renderà alla Delegazione poche migliaia di euro l’anno
I pontifici battono casa ogni volta che possono! Adesso parlano sfacciatamente di “condizioni compensative”, infischiandosene del l bene pubblico. Come se a Loreto non avessero e non hanno abbastanza ogni volta che alzano un dito (vogliamo parlare della controversa rotatoria del Chiarino?). Certo che l’Amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di resistere nell’interesse dei cittadini e tanto meno con il sindaco regnante, che pensa alla sua rielezione e baste. D’altronde rischierebbe che qualcuno (?) tiri fuori tutta la storia della lottizzazione di Montorso, che a suo tempo ha visto reciproci “scambi” tra Comune e pontifici.
I Pontifici bussano sempre a denari