Una bella e partecipata serata di letteratura e di musica quella andata in scena ieri sera negli spazi dell’Orto sul Colle dell’Infinito a Recanati.
L’occasione è stata la presentazione del romanzo Mondadori “Ogni amore è la sua fine” che indica come autori due pseudonimi (Aura Cenni e Lorenzo Donati) e che ripercorre, tra finzione e realtà, vicende che rincorrono intersecandosi, dai giorni antecedenti la Liberazione di Firenze ai giorni nostri. Alcuni passi sono stati letti dagli attori Tiziana Bonifazi e Michele Maccaroni, musiche a cura del maestro Vincenzo Ruggiero mentre a delineare il con-testo del romanzo è stata la storica dell’arte (e della letturatura, stante la padronanza dimostrata dell’argomento) Daniela Ferrari introdotta dal giornalista Luca Patrassi.
Iniziativa di rilievo quella organizzata dal Centro nazionale di studi leopardiani e dal Fai, rappresentati rispettivamente dal presidente Fabio Corvatta e da Giulia Mattutini dello staff che si occupa dell’Orto sul Colle. Interventi di saluto degli organizzatori. Corvatta ha sottolineato l’impegno del Cnsl nella promozione delle attività culturali, Mattutini ha evidenziato il ruolo del Fai nella promozione dei luoghi leopardiani. Se il libro contiene una serie di richiami artistici e letterari che ne rendono la lettura anche un esercizio di ricerca delle varie citazioni, oltre al coimnvolgimento che deriva da un ritmo incalzante, la serata recanatese ha confermato i legami intessuti dal Cnsl negli anni e ieri tra il pubblico spiccava la presenza del senatore e scrittore Riccardo Nencini, presidente del Gabinetto Vieusseux di Firenze: «una cosa – ha detto l’ex ministro – invidio all’amico Fabio: i manoscritti leopardiani».
Debutto ufficiale sul Colle dell’Infinito per la nuova amministrazione guidata dal sindaco Emanuele Pepa e rasppresentata per l’occasione dall’assessore alla cultura Ettore Pelati che ha sottolineato la volontà della giunta di promuovere e sostenere iniziative che vadano a rafforzare l’azione del Cnsl, di Casa Leopardi e del Fai per la diffusione della conoscenza dela poetica leopardiana. Tra le autorità in platea i colonnelli della Guardia di Finanza Ferdinando Mazzacuva e Ferdinando Falco, rispettivamente comandanti entrante e uscente della Gdf della provincia di Macerata.