In tanti nel parco del Villaggio delle Ginestre martedì sera per ascoltare dal vivo la musica e le parole delle canzoni proposte da Maurizio Vandelli. Molti gli appassionati insieme con le ospiti dell’istituto della fondazione di San Luigi Guanella gestito da suor Barbara Brunalli. “Bang bang” sono le parole d’esordio del concerto che il cantante modenese ha voluto donare appunto alle ospiti dell’Istituto, ma le parole non traggano in inganno sono pallottole d’amore e quale sia la linea Vandelli lo chiarisce poco dopo con i telefonini accesi sulle note di Imagine, dedicata alla pace.
Una serata di grandi emozioni, emozioni che si rincorrono e si trovano da tanto tempo, lo stesso Vandelli sottolinea, un po’ stupendosene e un pò con orgoglio, come ci siano sue canzoni di sessant’anni fa che anche le nuove generazioni conoscono a memoria. Parole che anticipano “Seduto in quel caffè, io non pensavo a te”. Sul palco, voce e chitarra sono affidate a Maurizio Vandelli mentre alle tastiere c’è Alessio Saglia.
Arrivano un Angelo Blu”, “Nel cuore nell’anima”. «C’è un prato verde che nessuno ha calpestato mai» canta Vandelli mentre chiama sul palco suor Barbara e le ospiti del Villaggio delle Ginestre per il coro di chiusura del concerto. «Tutta mia la città» è il titolo di un altro pezzo di storia di Maurizio Vandelli e della musica italiana ma era evidente come quel “mia” anche l’altra sera contenesse tutti. Una lezione concerto: musica, parole ma anche «il grande cuore» di Maurizio Vandelli come ha sottolineato il direttore sanitario della struttura Fabio Corvatta nel ringraziare il cantante modenese. Particolarmente gradito da Vandelli il dono fattogli dalle ospiti delle Villaggio delle Ginestre: un Maurizio Vandelli in miniatura con tanto di occhialini.
Applausi iniziali, in corso d’opera e finali. Un gesto non rituale da parte dei moltissimi spettatori e tra questi si sono visti il sindaco di Recanati Emanuele Pepa, la consigliera regionale Anna Menghi, il Ceo dell ‘Elgam Eko Stelvio Lorenzetti, il presidente della Bcc Sandrino Bertini, Silvano Bravi della Valenti e Giuseppe Casali della Tecnostampa.