Continua l’attività congiunta dei Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) e degli ispettori in forza all’Ispettorato del Lavoro di Ancona, con la collaborazione dei militari del Comando Provinciale Carabinieri di Ancona, nell’ambito dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro, di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
Tali controlli hanno avuto come obiettivo uno stabilimento balneare in fase di ristrutturazione, situato nella riviera del Conero, nei pressi di Numana. Il gruppo ispettivo, al termine degli accertamenti, contestava alle quattro ditte edili presenti in cantiere numerose violazioni alle norme di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono stati identificati ben 4 lavoratori in nero (di cui uno clandestino) e sono emerse diverse irregolarità sulla documentazione obbligatoria da esibire agli organi ispettivi. Ciò ha portato alla sospensione dell’attività imprenditoriale per 3 imprese edili presenti in cantiere.
Il controllo è stato esteso anche all’operato del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione del cantiere ed al committente nonché proprietario dello stabilimento balneare di nuova costituzione.
E’ emerso che il datore di lavoro impiegava i suoi dipendenti all’interno dell’area di cantiere senza aver valutato i rischi interferenziali con le attività di cantiere, senza aver fornito loro i previsti D.P.I. e senza aver sottoposto i predetti lavoratori alle visite mediche previste dal D.V.R. esibito agli operanti.
Sono state ravvisate responsabilità penali anche per la sua qualifica di committente delle lavorazioni edili all’interno dello stabilimento.
E’ emerso, inoltre, che il Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione del cantiere non esercitava in maniera adeguata la sua azione di coordinamento all’interno del cantiere.
L’esito del controllo ha fatto emergere responsabilità penali nei confronti di 5 soggetti per svariate violazioni in materia di sicurezza, con contestuali ammende e sanzioni amministrative dell’importo di oltre 80.000 euro.
I controlli proseguiranno, senza soluzione di continuità, nei prossimi giorni anche in altri settori produttivi.