Buongiorno,
scrivo la presente parecchio amareggiato per raccontare un accadimento spiacevole avvenuto questa mattina al punto prelievi dell’ex ospedale di Recanati.
Chi come me ancora utilizza la struttura pubblica, sa bene che all’ingresso bisogna prendere il numeretto per poi recarsi nella sala d’aspetto ed attendere il proprio turno per accettazione e prelievo.
Io sono arrivato alle 7.45 ed avevo il n.24 così mi sono seduto armato di santa pazienza aspettando che l’addetta dell’accettazione mi chiamasse. Niente di male, gli utenti erano parecchi, nulla da ridire.
Sennonché proprio quando arriva da chiamare il mio numero, giunge spedita come un treno, senza fermarsi in sala d’attesa come tutti, una certa signora recanatese piuttosto conosciuta, la quale si fionda all’accettazione SENZA NUMERO DI PRENOTAZIONE IN MANO.
Visto che era il mio turno e il mio numero era stato nel frattempo chiamato, mi sono avvicinato alle due donne e ho fatto presente alla signora dell’accettazione che ero stato chiamato ed era il mio turno. Nessuna delle due mi risponde ma l’addetta dell’accettazione, non potendo ignorarmi, chiede alla nuova arrivata: ”Ma lei non ce l’ha il numero?” A quel punto la signora senza proferire parola gira i tacchi e se ne va.
Questo comportamento mi ha fatto presumere che l’episodio non sia isolato e solo il fatto che io abbia fatto delle rimostranze ha fatto sì che ogni persona fosse messa al suo posto come dovrebbe essere sempre! E infatti l’addetta all’accettazione, come per giustificarsi, inizia a dire che non è il primo caso, e che invece capita spessissimo che ci siano personaggi che si presentano senza prenotazione e saltano la fila. Questa mattina c’erano parecchie persone anziane, questa totale mancanza di rispetto mi ha dato non poco fastidio perché è troppo facile fare i gradassi con le persone più fragili che non hanno il coraggio di farsi valere.
Aggiungo che tale comportamento è presumibilmente dettato dalla falsa credenza di essere superiori agli altri forse perché la vita è stata generosa e ha messo in mano a queste persone più soldi che ad altre.
Chiedo scusa per lo sfogo e ringrazio se vorrete condividere questa mia disavventura.
Cordialmente,
M.F.
14 commenti
possiamo immaginare di chi si tratta, inutile fare nomi, solidarietà
BEN FATTO.
Anche io immagino chi sia…Giustissimo ciò che ha fatto il signore….tutti gentilmente dovrebbero intervenire in questi casi…..purtroppo pochi lo fanno..aumentando la possibilità di dare a questo tipo di gente un falso senso di potere che altro non è che forte maleducazione!
Qui non si parla di soldi…ma di maleducazione. Anche alle poste mi capita spesso…con i pensionati!
signora di una certa età? qualche indizio…
La responsabilità dell’accaduto non è tanto della presupponente signora, quanto dell’addetta all’accettazione. Costei, infatti, tra le varie mansioni contrattuali (ossia quelle per cui percepisce lo stipendio) ha anche quella di gestire ordinatamente l’afflusso degli utenti, il quale viene appositamente pre-regolato mediante l’erogazione del c.d. ‘numero’.
In altre parole, l’addetta avrebbe dovuto (e non solo potuto) rifiutare qualsiasi richiesta di prestazione che avesse ecceduto la semplice informazione (essendo quest’ultima una legittima prerogativa dell’utente) senza mettere l’autore della segnalazione in condizione di dover difendere personalmente la propria precedenza.
Il ‘capita spessissimo’, quindi, poteva essere utilizzato dall’addetta quale mera cronaca (ossia per riferire la frequenza con cui qualche arrogante tenta di eludere l’attesa) ma giammai quale giustificazione della propria inerte condotta.
Sarebbe bene, pertanto, che la medesima addetta venisse richiamata al proprio dovere in caso di ripetizione dell’accaduto, o direttamente dall’utente (volendo essere cortesi nei suoi confronti) ovvero mediante reclamo scritto alla competente Direzione della struttura.
Successo anche a me in fila dal dottore con la stessa nota signora alla fine del mio ottavo mese di gravidanza.
Non sopporto la maleducazione e soprattutto non ho accettato l’indelicatezza di questa persona nei miei confronti in quel momento particolare della mia vita. Non solo pretendeva di passare avanti a tutti si è anche scagliata contro di me accusandomi di aver saltato la fila…..quando invece ero li da ore ad aspettare.
Non era la prima volta che mi imbattevo in una situazione simile con la stessa persona, pertanto quasi esasperata ho deciso di intervenire e di non fare finta di nulla solo per il semplice fatto che ” sappiamo chi è ….fa sempre così….” e con educazione ho messo al suo posto la Signora. Dovremmo avere il coraggio di farlo tutti…ma capisco che a volte non è facile.
chi è?
Ma chi è sta signora???
all accettazione ti chiedono il numero preso all entrata per ciò chi stava eseguendo l operazione sapeva!!!!
Il nome della signora?
perché lanciare il sasso e nascondere la mano? l’omertà incomincia dalle piccole cose.
Identica cosa è capitata a me durante il covid al centro vaccinale di Civitanova Marche.La stessa signora(tutti sanno di chi si tratta) ha saltato la lunga fila, arrivando fino a me che dovevo entrare dicendo che lei aveva fretta perchè suo marito doveva andare a lavorare.Fortunatamente l’addetto della protezione civile l’ha mandata indietro dicendo che se aveva fretta quello non era il luogo adatto per chi ha questo tipo di problemi.
Senza fare nomi tutti sanno che lei e suo marito non hanno mai lavorato.Il Lavoro è una cosa seria!
La stessa signora(tutti sanno di chi si tratta)………………l’unico a non saperlo sono io,.,,,,e datemi un indiziooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo