Nel mese di marzo scorso, una 70enne di Civitanova Marche aveva presentato denuncia presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche per una tentata truffa da lei subita. Nella circostanza, la donna aveva riferito di aver ricevuto sulla sua utenza cellulare un messaggio da parte di una banca con la quale le veniva richiesto il versamento della somma di 990 euro per spese non meglio indicate. Inoltre, veniva detto alla donna di aprire un link, presente nel messaggio, nel caso non si fosse riconosciuta come diretta interessata.
Letto il messaggio, temendo di essere vittima di una truffa, la donna aveva aperto il link ricevuto ricevendo un messaggio vocale con il quale veniva notiziata che sarebbe stata richiamata quanto prima da un operatore della banca.
Poco più tardi, riceveva infatti una chiamata dallo stesso numero da cui era partito il primo messaggio da parte di un uomo, che si qualificava come un operatore della banca, il quale riferiva che vi era stato un tentativo di truffa ai suoi danni e che la truffa poteva essere scongiurata eseguendo un bonifico istantaneo.
La denunciante, preoccupata per quanto stava accadendo e temendo il peggio, provvedeva quindi ad effettuare un primo bonifico, sempre sotto la guida telefonica del presunto operatore, di euro 4990 in favore di un soggetto del quale le veniva fornito cognome, nome e il numero dell’iban in cui fare il versamento. La signora veniva altresì invitata ad effettuare un secondo versamento di pari importo in favore di un secondo soggetto con analoghe modalità, richiesta alla quale la signora ottemperava.
Subito dopo aver effettuato i due bonifici, la denunciante riceveva un SMS dalla propria banca, SMS che risulterà anch’esso artefatto, con il quale veniva messa al corrente che i bonifici da lei effettuati non erano andati a buon fine, ovvero rifiutati, in quanto eccedenti il massimale di spesa.
Delle transazioni non riuscite, la donna informava il presunto operatore bancario, il quale rispondeva che ciò era normale, chiedendo altresì di effettuare un terzo bonifico.
Dopo l’ennesima richiesta di bonifico, avanzata dal presunto operatore bancario, la vittima, interrompeva la chiamata, in quanto riceveva una telefonata dalla figlia. Successivamente non veniva più ricontattata.
Il tentativo di truffa non è andato a buon fine in quanto le richieste di versamento sono state rifiutate, soltanto perché la richiesta di 4999 euro eccedeva il limite massimo previsto dalla banca della signora per eventuali accrediti altrimenti la truffa, anziché sfumare, sarebbe andata a buon fine.
Le immediate indagini avviate dal Commissariato di P.S. di Civitanova Marche subito dopo aver ricevuto la denuncia da parte della signora, espletate anche attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e dei numeri degli iban forniti dai finti operatori bancari per il versamento delle somme, hanno consentito di individuare e denunciare all’Autorità Giudiziaria per il reato di tentata truffa i due autori del reato, identificati per due giovani di origine campana, entrambi 28enni, di cui uno gravato da numerosi pregiudizi di Polizia di varia natura tra i quali anche per il reato di truffa.
Anche al fine di prevenire analoghi episodi e di alzare la soglia dell’attenzione della cittadinanza sul triste fenomeno delle truffe, specie delle truffe in danno delle persone anziane, è stato descritto minuziosamente descritto il modus operandi dei malviventi che sono stati entrambi individuati e denunciati all’A.G. da parte del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche.
Le truffe sono un reato odioso perché, oltre al danno, la vittima viene presa dal senso di colpa di essere caduta nel raggiro. Molte truffe, infatti, non vengono nemmeno denunciate dagli anziani, per vergogna o timore che i familiari vengano avvertiti e li considerino non più capaci di gestirsi autonomamente. Ma molto spesso i truffatori si presentano con un aspetto ben curato, sono educati e gentili, tanto da far cadere in errore anche i più attenti e anche quando non si presentano di persona come nel caso descritto, sono sempre gentili e convincenti. Non intrattenersi quindi in conversazioni telefoniche sospette con persone che non si conoscono e non aprire mai mail o messaggi sospetti di cui si sconosce l’origine. Quindi, non abbiate paura o vergogna, è sempre importante denunciare tempestivamente le truffe cercando di ricordare più particolari e dettagli possibili. La tempestività è indispensabile. Non esitate a chiamare … per le forze di Polizia non è un disturbo.