nota del sindaco Andrea Michelini
Le mareggiate che hanno colpito in modo particolare il litorale di Scossicci nei giorni di Pasqua e Pasquetta sono state un fenomeno calamitoso che ha pochi precedenti nella storia della costa che bagna la nostra città.
Gli stessi operatori balneari, con i quali il governo cittadino è stato ed è in costante contatto, lo descrivono come qualcosa che non si era mai visto negli ultimi quarant’anni. I numeri e i fatti disegnano uno scenario che non è esagerato definire apocalittico: nella notte tra il 31 marzo e il 1° aprile si è eccezionalmente verificata la concomitanza tra un’alta marea di 45 cm e un mare da levante che ha progressivamente girato dai quadranti di sud-est amplificando l’azione erosiva. La mareggiata ha spostato più di mezzo milione di metri cubi di materiale modificando la morfologia di oltre un chilometro di costa.
Di fronte alla situazione fin qui descritta, come definire le dichiarazioni apparse nelle ultime ore sulla stampa locale da parte dei consiglieri di minoranza Ubaldi e Rovazzani se non bieco sciacallaggio politico? Affermare che quanto accaduto poteva essere evitato utilizzando il fondo di 250 mila euro stanziato per la messa in sicurezza dell’area, oltre ad essere una mera speculazione, significa non avere alcuna contezza di quello che la città, insieme alle autorità sovracomunali, sta affrontando. Eppure, avendo avuto entrambi responsabilità di governo per molti anni, Ubaldi in particolare, tale contezza avrebbero dovuto averla.
Fortunatamente, l’alto senso di responsabilità istituzionale che manca ai rappresentanti delle minoranze cittadine va invece riconosciuto ai Tecnici e agli Amministratori della Regione Marche e della Provincia di Macerata che sono prontamente intervenuti per constatare la situazione e approntare gli interventi necessari.
È unanime la convinzione che non è più il tempo di soluzioni tampone ed emergenziali come quelle che si sono susseguite inutilmente negli ultimi decenni e che probabilmente sono parte in causa di quello che è successo in questi giorni.
Nel corso del sopralluogo avvenuto nella giornata di giovedì 4 aprile, l’ingegnere Giorgio Filomena della Regione Marche, incaricato per la difesa della costa, ha parlato di fenomeni erosivi progressivi e inarrestabili; l’ingegnere Matteo Giaccaglia della Provincia di Macerata ha stimato che serviranno circa 800 mila euro per mettere in sicurezza il tratto di strada provinciale in cui il mare è arrivato a lambire il nastro d’asfalto. L’Amministrazione comunale di Porto Recanati ha affidato al Provveditorato delle Opere Pubbliche, con il quale è stata siglata una convenzione, l’individuazione delle aree di intervento e la realizzazione delle scogliere, invece di continuare ad affidarsi a interventi placebo inadeguati ad evitare simili fenomeni.
È questo il momento della serietà, della competenza e della concretezza. È il momento della compattezza delle Istituzioni e della solidarietà nei confronti di tutte quelle aziende balneari che non solo garantiscono reddito alle loro famiglie ma contribuiscono in maniera determinante all’intera economia della città. Di certo non è il tempo delle chiacchiere e di speculazioni che non fanno bene a nessuno, tanto meno a Porto Recanati.
1 commento
Le mareggiate divorano soldi pubblici a palate Il sindaco si chiede mai, lui come i suoi predecessori, a quante altre cose fondamentali (scuole, sanità, viabilità ordinaria ecc.) quei soldi vengono a mancare. E basta dipingere i titolari delle concessioni balneairi come “benefattori”, quando si oppongono ogni giorni alle disposizioni europee (complici i governi centrali) alla possibile concorrenza, fondamentale di tutte le iniziative commerciali.
Il mare continua a faree il proprio dovere, perchè la natura non ha interessi elettorali!