Il nostro contributo nel rendere più suggestivo lo scenario recanatese per la Settimana Santa è come al solito stato allestito presso il posto di guardia sotto all’arco di Porta Marina e lo abbiamo pensato nel ricordo dell’Ecce Homo (Giovanni 19, 5, lett.) in una sequenza di immagini che raccontano i momenti della Passione ed avvolgono il vissuto dell’umanità. Questa la lettura che il Comitato per Porta Marina ha voluto proporre.
In primo piano troviamo il Cristo, il protagonista della Passione. Esso si trova subito dietro la grata e viene identificato con un lenzuolo bianco, colore della Purezza, che nella parte alta è fermato con la corona di spine, segno della Sua sofferenza, tanto da essere costretto a portare la nostra Croce per la fedeltà e l’amore verso gli uomini rappresentati dalla pianta dell’edera.
In secondo piano sopra ad una grande pietra circolare riconosciamo tutti i simboli del suo calvario e la sequenza di episodi che lo connotano: dai chiodi, alle corde, alla spugna imbevuta di aceto, piuttosto che i dadi con cui i soldati romani si sono giocati le sue vesti in attesa della sua morte. Chiaro anche il riferimento al sangue e ai soldati di Roma dato dai drappi rosso porpora che avvolgono le brocche a cui fu fatto abbeverare Cristo.
Sullo sfondo il flashback, il ricordo di Lui bambino con la scala con cui lo hanno crocifisso ma, nello stesso tempo, la scala di Giuseppe falegname con gli utensili del suo lavoro e sempre sulla scala il giglio che ricorda l’Annunciazione.
La stessa pietra circolare è però contornata da fiori di color bianco, lilla e viola che sono i fiori del Sepolcro da cui sorge la Rinascita, la Resurrezione, la Vita