Il Questore di Macerata, dopo una attenta attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, ha richiesto ed ottenuto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Ancona, la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nei confronti di un imprenditore edile albanese, che lo scorso anno era stato destinatario di una cautelare della Procura maceratese per frode fiscale.
L’albanese, dimorante sul territorio di questa provincia, nei giorni scorsi è stato raggiunto dalla notifica del provvedimento emesso dal Tribunale di Ancona, che lo ha riconosciuto pericoloso socialmente, non solo perché indagato per la maxi frode del bonus del 110% insieme ad altri, ma anche perché dall’analisi della misura cautelare disposta nei suoi confronti a febbraio dell’anno scorso, era emerso che aveva mirato ad avere la possibilità di approfittare dei fondi del PNRR.
La misura di prevenzione – volta a controllare che il soggetto non attuasse i propri intendimenti criminosi – era stata richiesta dal Questore nell’autunno scorso, dopo l’arresto nell’ambito di un’operazione congiunta tra Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza; è stato considerato socialmente pericoloso, sia per i precedenti penali e di polizia che aveva collezionato nel tempo che vanno dai reati contro il patrimonio, contro la persona ed quelli inerenti gli stupefacenti, ma anche per le più recenti violazioni alle prescrizioni che gli erano state imposte dall’Autorità Giudiziaria maceratese nel 2023, che avevano evidenziato, ancora una volta, l’incapacità dello stesso di contenere la propria tendenza delinquenziale.
Per questi motivi il sorvegliato ora dovrà per i prossimi 5 anni permanere nelle ore notturne nella propria abitazione, oltre a presentarsi una volta a settimana presso l’autorità di pubblica sicurezza preposta alla vigilanza.