Riprende con forza la battaglia del Comitato “Salviamo il punto di primo intervento dell’ospedale Santa Lucia di Recanati” che l’altra sera ha chiamato a raccolta i cittadini all’assemblea pubblica, che si è tenuta al circolo ACLI San Domenico, per rilanciare l’impegno affinché la città sia dotata di efficienti servizi sanitari come più volte promesso.
Lungo l’elenco delle richieste avanzate ad iniziare dal Punto di Primo intervento che soffre della carenza di personale e di attrezzature adeguate nonostante che nel 2023 siano stati più di 7.500 gli utenti registrati. Altrettanto carente la situazione della radiologia recanatese per il poco personale, la presenza di macchinari obsoleti e l’assenza della Tac, più volte promessa e mai giunta a destinazione.
Il Comitato chiede anche il pieno utilizzo sia del reparto delle cure intermedie che della RSA, oggi occupati per poco più della metà dei posti letto disponibili. Dito puntato anche sugli ambulatori, che funzionano a singhiozzo, e sugli esami endoscopici, attività che ora, invece, è stata tutta trasferita all’ospedale di Civitanova mentre la terapia del dolore in sala operatoria è stata trasferita all’ospedale di Macerata.
Quella del Comitato, ha ribadito il suo portavoce Marco Buccetti, non è una battaglia per mantenere l’esistente, ma per migliorare e qualificare l’ospedale di Comunità. Ecco allora la proposta di una chirurgia breve, come c’è stata sino al pensionamento del chirurgo Nicola Antonio Sacco, un servizio fondamentale e possibile dato il buono stato delle sale operatorie e gli spazi da poter utilizzare nel reparto ormai dismesso. Infine la richiesta di attivare a Recanati anche alcuni posti di hospice
2 commenti
tutto incredibile: sono passati 20 anni dalle nostre forti proteste contro la chiusura del nostro Ospedale S. Lucia. La sanità è stata distrutta totalmente al punto tale che non sarà più possibile ricostruire nulla. Sappiamo bene chi sono stati i responsabili proprio quelli che oggi a vari livelli danno la responsabilità agli altri. Fate un piccolo sforzo mentale e ricorderete nomi e cognomi dei responsabili locali che sostennero
lo smantellamento del nostro ospedale. Speriamo che alle prossime elezioni abbia il buon senso di non presentarsi come candidati.
Indiscutibile ciò che scrive il sig. 24 feb. h 13,37
I colpevoli a tutti gli effetti sono proprio i politicanti passati, presenti, e alcuni che si ripresentano per la prossima poltrona, un tempo amici poi nemici ora rivali, i cambicasacca, i salta di qua e di la, per questo il comitato (all’acqua di rose) salviamo l’ospedale non ha MAI ottenuto niente.