Il 2024 sarà un anno importante per la gestione integrata dei rifiuti urbani affidata, sin dal 2014, a Cosmari Srl nella modalità “in House Providing” nel Territorio dell’ATO n.3 -Provincia di Macerata. Brutta notizia: ci saranno degli aumenti tariffari anche per la città di Recanati, dove già si paga di più rispetto agli altri comuni della provincia.
Ricordiamo che i recanatesi, da oltre 10 anni, pagano interamente il costo dei microchip sui sacchetti della raccolta differenziata, e sono stati presi in giro con la favola della tariffa puntuale che, adoggi, ancora non è partita e con le condizioni attuali mai partirà. Il costo dei microchip si aggira sui 108.000,00 € annui circa, per una spesa media approssimativa per famiglia recanatese di circa 300€. E in cambio di quale servizio? In cambio di nulla!Questo importo secondo noi andrebbe rimborsato ai cittadini in qualche modo da quei politici comunali delle passate amministrazioni e pure di quella attuale che hanno voluto e sostenuto caparbiamente questa scelta, ma che sembra non si siano attivati riguardo all’avvio della tariffa puntuale.
Per i recanatesi, inoltre, da circa un anno la TARI è più costosa rispetto a quella degli altri comuni limitrofi per via dell’ulteriore costo dovuto al nuovo servizio degli ispettori ambientali fornito dal Cosmari Srl.
La Convenzione tra il Comune di Recanati e la società Cosmari Srl, firmata in data 18/01/2023, è stata prontamente rinnovata fino al 31/12/2024 con stessi patti e condizioni. Le motivazioni del rinnovo? Vengono “considerati i risultati positivi del Servizio di Ispettori Ambientali svolto dalle figure professionali del Cosmari Srl in ordine alla prevenzione di ogni forma di inquinamento, alla riduzione del fenomeno dell’abbandono di rifiuti di ogni genere sul territorio comunale e alla riduzione dei conferimenti in violazione delle norme vigenti in materia di gestione dei rifiuti”. Ma quali sono questi risultati positivi? Si fa presente che la paga oraria do questi ispettori è di 25 euro oltre iva per sei ore a settimana pe run totale annuo di circa 25.000 euro.
Visto che il Comune di Recanati corrisponde al Cosmari Srl ogni spesa rientrante nel Servizio in oggetto, e che tali costi rientrano nelle spese del servizio integrato dei rifiuti urbani che vanno inserite nel piano economico finanziario (PEF) predisposto e approvato dall’ARERA. Ciò significa che il costo del “Servizio di Ispettori Ambientali” andranno a sommarsi ai costi del servizio diraccolta, recupero, smaltimento, spazzamento e lavaggio strade, pagati integralmente dal Comune di Recanati sulla base del quale viene poi formata e stabilita la tariffa rifiuti pagata dai tutti i cittadini recanatesi.
Curioso è il fatto che nel Regolamento e nella Convenzione non ci sia l’indicazione di relazionare/informare debitamente sia il Consiglio Comunale, sia la cittadinanza sui risultati ottenuti, sulle segnalazioni e sui provvedimenti adottati dagli ispettori ambientali in base a quanto indicato nel Regolamento Comunale che disciplina le competenze, le modalità di svolgimento dell’attività e i doveri degli ispettori stessi. A chi rendono conto costoro?
Un tema fondamentale ed importante della nostra attività politica amministrativa è sicuramente in primo piano la tutela dell’ambiente contro ogni forma d’inquinamento, il decoro della Città e di tutto il territorio comunale.
Proprio per questo e anche con l’obiettivo di aumentare la partecipazione e la collaborazione con la cittadinanza, dando seguito alle loro segnalazioni, con specifica interrogazione abbiamo chiesto al sindaco e all’assessore di competenza di relazionare in Consiglio comunale sull’attività svolta, sui risultati ottenuti, sulle segnalazioni e sui provvedimenti adottati dagli ispettori ambientali in questo primo anno di attività visto che di fatto nulla è stato reso pubblico.
Riteniamo opportuno, inoltre, aggiornare il Regolamento comunale affinché in Consiglio Comunale venga presentata annualmente una relazione sull’attività svolta dagli ispettori ambientali conformandosi così ai principi cardine dell’attività della PA quali: efficacia, buon andamento, pubblicità e trasparenza.
Benito Mariani
Segretario cittadino
Lega Recanati Salvini Premier
9 commenti
come i micro chips che ho pagato non sono serviti a nulla? è uno scherzo ?
Gli ispettori? ma quando, ma dove, ma esistono? Il lauto compenso si!
… e già! E ringrazia l’allora assessore Taddei, che oggi sta facendo il giullare della sinistra.
una voce sincera e vera al servizio del cittadino…..mariani ve le canta per spirito civico….imparate
Dopo che i precedenti governi di stampo social -comunista foraggiati da un Europa socialista,ci hanno chiusi all’ angolo forzatamente con le introduzioni di liquidi nei deltoidi ( loro li chiamano vaccini) credo che a noi cittadini non conviene altro che mangiarci l’ immondizia compresa di busta con microchip,tutto compreso.Se abbiamo sopportato la campagna di schedatura/ campionatura socialista prestandoci come cavie ,possiamo anche ingerire tutto l’ ambaradan che ci propinano.Forza teniamo duro e dimostriamo che produciamo 0 rifiuti,così poi vediamo dove ci spillano i denari.
Ma davvero si chiama Benito? Dai, per favore…
Le persone coscienti non hanno bisogno del “ deterrente microchip “ per fare bene la raccolta differenziata ed inoltre vanno aggiunti i costi ed il tempo per andare a ritirare i sacchetti.
Che fare 🧐?
Hanno imposto gli ispettori per migliorare la raccolta differenziata a Recanati, ma da quello che mi risulta con la loro presenza abbiamo peggiorato! Che sia un escamotage per farci pagare di più? A pensar male non è peccato, inoltre mi spieghino, perché il privato fa la differenziata e poi alla fine si mescola tutto? Allora a che servono i microchip e a chi vanno i soldi degli stessi? Adesso poi l’operatore che raccoglie i sacchetti ha un PC al polso, che legge il codice a barre e LUI è tenuto a scrivere il peso, che viene fatto AD OCCHIO. Presumo che a fronte di questo un domani ci faranno pagare l’immondizia a peso. Insomma aspettiamoci un’altra stangata perché nel conteggio della tariffa aggiungeranno ai mq anche il peso. Andrà a finire che la MONNEZZA la troveremo ammucchiata come a Roma, Napoli etc etc.
Il sistema porta a porta microchip e ora ispettori ambientali è ridicolo costoso e del tutto ineffice. Io ho la compostiera (ottima iniziativa poco propagandata e poco praticata anche da tanti sedicenti ambientalisti con la monnezza degli altri e non con la propria) e compro detersivi alla spina ma non sono ancora riuscito a eliminare del tutto la plastica monouso perchè qualsiasi cosa si compri ne è ricoperto. Cerco di usare l’usato e aspetto il centro del riuso per portarci tanti oggetti che non uso più anche se ho usufruito del Centro di Montecassaino che è gestito molto bene. Ma se si compensasse anche in misura minima chi conferisce vetro plastica larrine direttamente ai centri di raccolta si potrebbe fare un po’ di educazione ambientale ai giovani e forse, come all’estero, permettere a persone povere e magari senza casa d idisporre di qualche piccola somma. E si risparmierebbe su operatori ecologici che pattugliano la città quasi tutte le mattine e ispettori ambientali che non ho ancora capito quale funzione svolgano, a parte le sanzioni ai novantenni che sbagliano giorno di conferimento, mentre l’abbandono di rifiuti ad es sulla ciclovia o nei pressi del Musone procede indisturbato.