I cittadini non si spiegano come mai per entrare in quella che viene considerata la casa di tutti, cioè il Palazzo comunale, bisogna suonare il campanello. Continua a rimanere in piedi l’usanza, che venne istituita nel periodo delle restrizioni al tempo del Covid, a cui sembra ci si è talmente affezionati da non sapervi più rinunciare.
Non è poi neppure l’unico esempio, perché le sedute di Consiglio Comunale possono ancora, a discrezione degli eletti del popolo, essere seguite da casa con interventi da remoto in video o tramite Pc o telefonino. Per i consiglieri è possibile, ma per gli studenti ricorrere alla Dad è considerato oggi non solo sconsigliabile, ma neppure immaginabile, tant’è che per risolvere il sovrannumero degli studenti del Liceo Leopardi si è dovuto ricorrere all’individuazione di una terza sede con la presenza fisica, quindi, di tutto il personale scolastico.
Eppure, per il cittadino, che deve andare ogni giorno a lavorare prendendo il mezzo proprio o uno pubblico, rimane incomprensibile che chi li rappresenta ha il privilegio di esercitare la propria attività di amministratore da casa, magari in pantofole o seduti su un divano. Ma agli eletti nessuno ha detto che l’emergenza Covid è finita da un pezzo?
Lo stesso dicasi per gli uffici della polizia municipale. Erano i bei tempi in cui mattina e pomeriggio il comando era sempre aperto al pubblico. Oggi i giorni in cui si può contestare una multa o fare una pratica o avanzare una richiesta sono solo due a settimana il lunedì e il giovedì e solo per alcune ore. Per il resto porte sbarrate.
2 commenti
Sempre peggio!!!
i cittadini contano solo sotto elezioni