Recanati. Il consigliere Trucchia stupisce, ma in fondo non più di tanto

Nota della lista “RECANATI INSIEME” su post del consigliere comunale di FdI.
Questa volta è probabile che al consigliere comunale di Fratelli d’Italia Pierluca Trucchia
sia scivolata la mano sulla tastiera.
Il fatto: il giorno 18 dicembre esce una dichiarazione del Vaticano (la “Fiducia supplicans”),
precisamente dal Dicastero per la Dottrina della Fede, che precisa il senso pastorale delle
benedizioni impartite a “coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso”, le
coppie gay, come impropriamente le definisce la stampa. Questo chiarimento, sottoposto
all’esame del Santo Padre e da lui approvato con la sua firma, prende in considerazione i
quesiti (“dubia”) espressi da due cardinali sull’opportunità di impartire la benedizione a tali
coppie. Si precisa, cioè, che il Vaticano approva in maniera chiara le benedizioni per le
coppie omosessuali, ma che la loro forma “non deve trovare alcuna fissazione rituale da
parte delle autorità ecclesiali, allo scopo di non produrre una confusione con la
benedizione propria del sacramento del matrimonio”. La benedizione, quindi, non può
essere inserita in un rito liturgico. Un dibattito rispettabile e una soluzione della quale
prendere atto.
Invece il consigliere comunale Pierluca Trucchia, forse ignaro della profondità dottrinale
delle questioni sollevate, cosa fa? Pubblica sui social un post irriverente, paragonando la
benedizione delle coppie omosessuali a quella degli animali in occasione della festa di
Sant’Antonio Abate. Una similitudine semplicemente disgustosa, ma non nuova nella
destra italiana e in Fratelli d’Italia: si veda il neologismo “transumare” usato dalla loro
esponente massima in riferimento al nomadismo dei ROM, equiparato alla migrazione
delle greggi.
Ovviamente il post ha suscitato le classiche reazioni manichee tipiche dei social
(ammirazione da parte dei propri “tifosi”, sdegno da parte degli altri) ed è stato
prontamente rimosso, ma la scienza ci dice che l’impressione si crea nei primi sette
secondi (lo ripete un tambureggiante spot pubblicitario), e la nostra impressione è
assolutamente negativa. Non siamo sdegnati, categoria di giudizio che implicherebbe una
qualche forma di rispetto verso una simile presa di posizione, e non è questo il caso. E
forse non siamo neppure più di tanto sorpresi, visto il tono spesso usato da esponenti di
destra, anche di spicco, su queste tematiche.
Trucchia, rappresentante locale di un partito che fa delle radici cristiane la propria
“Weltanschauung”, si fa beffe della Santa Sede, delle liturgie, perfino del Santo Padre.
Trucchia, oltre a non aver capito nulla della “Fiducia supplicans”, dimostra di non credere
molto (visto che li irride) nei valori di eguaglianza, rispetto dei diritti umani, parità di tutte e
tutti “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di
condizioni personali e sociali”, sanciti dall’art. 3 della Costituzione Italiana, atto del quale
lui, come componente di un’assemblea pubblica elettiva, dovrebbe essere strenuo
difensore e che, invece, la sua parte politica vuole radicalmente modificare nel merito e
nella sostanza.
In un paese a democrazia matura (pensiamo agli Stati Uniti, o al Regno Unito), dopo una
simile gaffe il consigliere comunale Pierluca Trucchia si sarebbe già dimesso: lo invitiamo
caldamente a farlo, per provare almeno a recuperare un po’ di dignità, come ha già
opportunamente sollecitato in assemblea la nostra consigliera Roberta Sforza.
E gli chiediamo, estendendo la domanda a tutta la cittadinanza, come possa solo pensare,
dopo aver palesato una tale superficialità e aver deriso valori costituzionalmente
riconosciuti, di candidarsi ad amministrare Recanati. Se queste sono le basi per la
Recanati che verrà, come scrive il 2 ottobre 2022, ufficializzando il suo passaggio dalla
Lega a Fratelli d’Italia, c’è da essere un pochino preoccupati