Arriverà insieme a Babbo Natale il cantiere della nuova scuola Beniamino Gigli che sarà ricostruita dalla ditta Coccia Vincenzo Srl, vincitrice dell’appalto integrato per la cifra totale netta di 4.927.200,99 euro oltre IVA e cassa previdenziale, nello stesso luogo dove si trovava il vecchio immobile degli anni ’50 demolito, perché lesionato dal terremoto, nella primavera del 2019. Da allora sono trascorsi 4 anni di burocrazia e gare andate deserte che hanno fatto lievitare i costi dagli iniziali 3 milioni e mezzo circa agli attuali 7 milioni e mezzo. I soldi per la sua ricostruzione arrivano per circa 6 milioni dalla Regione Marche dai fondi per la ricostruzione del terremoto del 2016 e il resto dal Conto Termico del GSE (Gestore dei servizi energetici).
L’Arch. Michele Schiavoni, che ha firmato il progetto per la ricostruzione della scuola, assicura che sarà un immobile che dal punto di vista architettonico s’inserisce in modo armonico nel contesto del centro storico e, anzi, il previsto tetto-piazza di circa 1000 mq con vista sul mare sarà una particolare attrattiva, ne costituisce quasi un allargamento. Da dimenticare – promettono – le lunghe file di auto e una viabilità difficile e convulsa, almeno in certe ore del giorno, del passato per accedere alla scuola: nel nuovo progetto sono previsti più ingressi: da Via Battisti, ma soprattutto da Via del Donatore.
Gli interni presentano aule e locali accessori molto spaziosi con sistemi innovativi di illuminazione, di ricambio dell’aria, di riscaldamento e raffrescamento a basso consumo energetico. Infine dal punto di vista strutturale l’edificio sarà classificato al massimo livello antisismico grazie all’utilizzo di isolatori sismici, tecnica costruttiva molto innovativa utilizzata di solito per edifici strategici di protezione civile.
Infine alcuni spazi interni potranno anche essere accessibili dall’esterno per attività culturali creando un cordone ombelicale con la città. Alla fine sarà una scuola innovativa – si legge nella delibera regionale – di circa 2.260 mq., costruita su un’area catastale di circa 3.430 mq di proprietà comunale, dimensionata per due sezioni con 10 aule per l’attività didattica ordinaria, mensa e locali connessi, suddivisa su due piani fuori terra ed una palestra.
16 commenti
Non sarà mai operativa.
Il Comune di sinistra ringrazi Regione Marche di centro-destra per i circa 6 milioni.
Altro che Babbo Natale…
Studia le carte , prima di dire sciocchezze!
Mi attengo a questo articolo che parla chiaro, costi lievitati dagli iniziali 3 milioni e mezzo circa agli attuali 7 milioni e mezzo, per assoluta negligenza di questa amministrazione comunale sinistra, che è riuscita a far lievitare i costi, i fondi per la ricostruzione arrivano per circa 6 milioni dalla Regione Marche.
Ribadisco di nuovo, il Comune di sinistra ringrazi Regione Marche di centro-destra.
Quali carte e quali documenti segreti parli di cui non siamo a conoscenza? Mostraceli dai, altrimenti taci perchè le sciocchezze le stai dicendo tu!
grande successo di Francesco Fiordomo. unico in grado di rispettare il mandato affidatogli.
togliete Recanati dalle mani di questi inetti fondamentalisti livorosi, e restituiteci il vecchio Sindac
lecchino…..
oltre questo? parla con i fatti. forza.
dimmi quali sono i risultati della giunta Bravi. escluso l’assessorato ai LLPP
su su. aspetto
17,28 aspetti? Come tutti i boccaloni.
Tutto chiaro. Andiamo verso le elezioni e bisogna far vedere, dopo anni di progetti rimasti sulla carta ed una gestione delle scuole imbarazzante. Mi raccomando adesso rivotateli.
Glie se po di tutto a Fiordomo ma non che non ha fatto tanto per Recanati a livello di opere pubbliche e finanziamenti europei ecc…..sia da sindaco che da assessore…..e non jo votato mai
Tutti lavori nel paese fantasma di vecchi decrepiti …
Se non le piace se ne può anche andare, noi vecchi decrepiti stiamo benissimo a Recanati insieme ai fantasmi.
Mi sembra di sentire quei vili zotici con nomi strani che qualche secolo fa spinsero alla fuga un genio della letteratura preferendo morire lontano da casa pur di non condividere l’ ossigeno con gente come te Mao.il tempo passa ma la vigliaccheria e rozzezza rimane a Recanati.
Mao e bau
l’odio dei recanatesi per i recanatesi è la cosa più singolare di questa città.
è incredibile quanto i recanatesi, forse l’amministrazione ed il sindaco per primi, odino Recanati ed i recanatesi
8.22
Non solo