Abbiamo intervistato nei giorni scorsi Daniele Massaccesi, coordinatore dei medici di medicina generale del territorio.
Con lui abbiamo parlato del progetto della casa della Salute che dovrebbe essere realizzata con i fondi del Pnrr (circa 5 milioni di euro), in un’ala dell’ospedale Santa Lucia di Recanati. Quello che non lo convince affatto è l’utilità di dislocare tutti i medici di famiglia all’interno dell’Ospedale di Comunità per fare, dice, “lo stesso lavoro che faccio nel mio ambulatorio? Recanati ha 22 mila abitanti dislocati in vari quartieri: ai pazienti fa più comodo avere l’ambulatorio vicino casa e spesso si sceglie il proprio medico anche perché è comodo da raggiungere a piedi o con il bus urbano”.
Massaccesi chiede che l’ospedale di Recanati sia dotato di più servizi, importante una radiografia/ecografia aperta h. 24 tutta la settimana: “Abbiamo due case di riposo che accolgono 30 persone la RSA e 70 l’Ircer, oltre ad un ospedale di comunità con 20 persone ricoverate: è possibile non avere una radiologia a disposizione h. 24? Questo non è un aumento di spesa, ma solo organizzare al meglio i servizi e il personale”.
Per Massaccesi “il primo accesso, che il paziente deve avere, è il suo medico di medicina generale che deve avere la possibilità di fare subito esami urgenti, in giornata, in modo da fare diagnosi ed escludere altri problemi più grandi. Così, si eviterebbero le file al Pronto Soccorso, stress al paziente che potrebbe rimanere comodamente a casa sua dove io posso curarlo evitandogli il ricovero in ospedale”.
20 commenti
La RSA ne dovrebbe accogliere 40 in verità. Ma attualmente ne accoglie solo 20. E dobbiamo ancora capirne il motivo. C’è gente che è costretta a fare richiesta altrove pur essendo cittadini di Recanati. Li vogliamo aprire questi altri 20 posti letto o no?
Dobbiamo stare molto attenti a non fare la fine di Lombardia e Veneto, con questa storia delle case di comunità non ci sono più medici di base, ne guardie mediche. Molti non riesco più nemmeno a ricoverarsi. Stanno dando tutto in mano ai privati. Che ci andasse chi evade a pagamento,visto che non contribuisce. Chi paga le tasse deve avere sanità e scuola gratis!!!!
L rsa era un motivo di vanto per la sua cittadina e per i cittadini,adesso stiamo rasentando il ridicolo grazie a tagli e gestioni malsane. È obsoleto dover rivolgersi ad altre strutture quando sul territorio ci sono 20 posti inutilizzati dell rsa che potrebbero essere utilizzati. Vergognoso.
è impensabile che un anziano dignitoso e lavoratore che ha sempre dato un supporto a tutti ora ultra novantenne che ha necessità sia sballottato in altre sedi anche lontane quando c è una struttura con 20 posti liberi a un km da casa si dice che debbano ultimare dei lavori di ristrutturazione
Guardiamo al futuro, mancheranno i medici di famiglia le scelte regionali sulla sanità pubblica ha una “visione” cieca, non sanno che fare, arrancano a tutti i livelli.Avere i medici dentro l’ospedale sarà una risorsa per tutti cittadini e medici.
Colpa di chi ha voluto il numero chiuso alle università facoltà di medicina,
Governi di sinistra…
Dunque adesso il governo di destra dovrebbe aprire alle iscrizioni libere per tutti i giovani diplomati. Mi dica, perché non lo fanno?
perchè i soldi risparmiati dall’istruzione sono già ipotecati da gli stessi governanti di sinistra per i prossimi 100 anni. il male assoluto
Ancora colpa della sinistra, la sinistra non c’è più, ora governiamo noi dappertutto basta dare la colpa ad altri!
La sinistra c’è ancora con il suo potere e detta legge dai loro pulpiti dell’opposizione con il prezioso e decisivo aiuto dei magistrati dell’ANM!
IL dott. Massaccesi ha perfettamente ragione. Grazie.
Vogliono metterci i medici di base così hanno i dottori altrimenti non avrebbero personale. Loro pensano solo a costruire mai ai servizi e al personale…. Scandaloso!
Risulta che la Fonazione Ircer è stata contattata dalla Sanità Regionale con l’offerta di gestire anche la RSA
La fondazione Ircer ha rifiutato l’invito
Perché?????
Perché non ne è in grado ahahahahah
I medici di base andrebbero dislocati in zone diverse della città, nei vari quartieri e non concentrati tutti nello stesso luogo. Come fá altrimenti una persona anziana che stá male e abita in una zona distante dall’ospedale! Non è tanto difficile da capire, é possibile che non ci arrivino i nostri dirigenti della sanitá!
Un tempo era il medico di famiglia con il calesse trainato dal cavallo ad andare dal paziente che restava in casa. Oggi il paziente deve prendere appuntamento con la mail o whatsApp per essere visitato e andare in ambulatorio dal medico e se anziano facendosi accompagnare da un familiare che ha preso mezza giornata di permesso
Confermo, l rsa è lo specchio di come sta andando la sanità in questo momento. Personale inadeguato ma è l unico che si trova in giro disponibile..chissa perché? Tagli e risparmi sempre sulla pelle di chi sta male!!!
Il medico di base lo si utilizza troppo spesso per telefono e spesso la risposta è quella di rivolgersi as un pronto soccorso. Per cui non capisco la lamentela di spostate un ambulatorio dentro le mura di un presidio ospedaliero che contrariamente a quanto scritto, potrebbe accelerare la diagnostica mentre ad oggi il grosso del lavoro, li fanno gli ospedali….che poi la gente attende ore la colpa è anche perché oggi il medico di baseca parte prescrivere, a volte nemmeno visita…al telefono pure il dr.Google sa fare meglio…
Purtroppo nel tempo il medico di base è diventato un burocrate che dispensa visite specialistiche
IL tempo delle visite a casa è finito ormai da molti anni , le visite ambulatoriali si limitano , quasi sempre , alla misurazione della pressione
Troppo poco per una professione molto importante che è anche ben retribuita ….
Una classe medica che quando si è trattato di difendere l’ospedale è stata assente , tranne due eccezioni ,oggi le lamentele non sono giustificate
Tutte chiacchiere e zero fatti