È fuori dalla casa che suo padre Giovanni aveva costruito nel 1970 e poi adattato per venire incontro a tutte le sue difficoltà: Michele Cesari, infatti, tetraplegico dall’età di 4 anni a causa di un vaccino antipolio che lo ha costretto su una sedia a rotelle, a fine ottobre è stato sfrattato dalla casa di via Roma a Matelica.
Nel 2015 l’azienda di famiglia, che produceva impianti per l’idroelettrico, è fallita e tutte le sue proprietà, compreso l’appartamento di famiglia, dove abitavano Michele Cesari con il fratello, che si occupa di lui, e la madre ultraottantenne, sono andate all’asta e acquistate da due romani. Per la famiglia di Michele non c’è stato nulla da fare e ora si trova a dormire in albergo in attesa di trovare una soluzione più idonea.
Cesari ci ha raccontato anche dell’ultima udienza in Tribunale dove lui aveva cercato di far valere i suoi diritti e di sospendere la procedura di sfratto. Ma la giustizia è stata sorda: senza dare alcuna proroga ha rinviato tutto all’11 dicembre prossimo, ma intanto lui con la sua famiglia sono fuori e le serrature di casa sono state già cambiate.