Sono trascorsi circa due anni dall’insediamento della “Giunta MICHELINI”, risultata vincente alle elezioni comunali del 2021 a Porto Recanati: il tempo sufficientemente ampio e maturo per stilare una prima valutazione politica senza rischiare un processo alle intenzioni. I risultati ottenuti, o approvati, da questa “Giunta”, dimostrano, senza alcuna ombra di dubbio, una scarsa capacità di spesa complessiva, e una ancor minore capacità di programmazione a breve e medio termine: elementi che rappresentano, senza equivoci, il “SIGILLO IDENTIFICATIVO” di questa prima parte (circa 1/3) di consiliatura.
L’estrema sintesi dei primi due anni di amministrazione MICHELINI, per quanto riguarda la “Capacità di spesa del nostro Comune”, è la seguente:
Il riferimento alla pag. è relativo alla “Relazione al Rendiconto” dell’anno considerato
Avanzo di competenza 2021 – Pag. 56 – 3.677.036,44
Avanzo di competenza 2022 – Pag. 55 – 4.112.823,04
AVANZO COMPLESSIVO biennio 7.789.859,48
L’avanzo di competenza è da intendersi come eccedenza delle entrate accertate (e pagate dai cittadini-contribuenti), sulle uscite impegnate (servizi e opere ricevuti dai cittadini a fronte delle risorse accertate e pagate) risultanti dal bilancio di competenza.
Ossia: la differenza tra entrata e spesa, nel Comune di Porto Recanati, in questi due anni è stato di 7.789.859,48 Euro!
Ovvero: le entrate accertate dall’Amministrazione comunale, ma non spese per erogare servizi e opere, sono state di 7.789.859,48 Euro!
Ancora più chiaramente: dopo aver chiesto e ottenuto dai cittadini-contribuenti, le risorse necessarie all’erogazione di servizi e opere per 7.789.859,48 Euro, è stata registrata l’incapacità della Giunta di mantenere questo impegno!
L’unico dato certo è: “l’Incapacità di programmazione e spesa” della GIUNTA. QUESTO È SCRITTO NEI BILANCI VOTATI! QUESTO È STATO APPROVATO DAL SINDACO, GIUNTA E MAGGIORANZA!
Ma, ancora peggio, finora, non è stata rilevata alcuna dichiarazione pubblica, tale da far presagire una presa di coscienza su questi temi da parte del Sindaco e Giunta. Difatti, il dato della competenza 2021, maturato nel suo contenuto sotto l’Amministrazione MOZZICAFREDDO, è stato approvato dall’Amministrazione MICHELINI senza nessun colpo ferire, praticamente a scatola chiusa, e senza una credibile analisi degna di questo nome, tanto che nel 2022, il dato è aumentato di circa il 12%, a conferma dell’insensibilità al problema di questa Giunta.
A questo punto, e sotto questa luce, si può serenamente affermare: la Giunta RICCETTI-MICHELINI, ad oggi, È IN PERFETTA CONTINUITÀ E SINTONIA POLITICA con la Giunta UBALDI-MOZZICAFREDDO.
L’IMPATTO DI QUESTA POLITICA SUI CITTADINI-CONTRIBUENTI
Soprattutto, nei tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, questo modo di governare, viste le cifre in campo, ha inciso profondamente sulle tasche dei cittadini-contribuenti, limitando considerevolmente la capacità di spesa delle famiglie porto recanatesi. Nel 2022 questo effetto corrosivo della capacità di spesa delle famiglie di Porto Recanati, si è sommato all’inflazione generale galoppante, dovuta alla crisi energetica e alimentare legata alla guerra Russo-Ucraina.
Nei fatti, per le tasche dei cittadini-contribuenti, questo tipo di gestione ha significato che la Giunta Giunta ha chiesto questi soldi ai cittadini-contribuenti (7.789.859,48 Euro attraverso Imposte, Tasse, Accise, Tariffe e Contributi) a fronte di servizi e opere che nell’anno di competenza si era impegnata a erogare o fornire per un pari importo, come recita la norma sull’Equilibrio economico-finanziario complessivo.
Si tratta di:
652,88 Euro a famiglia nel 2021,
723,96 Euro a famiglia nel 2022.
Una volta che il Comune ha accertato queste risorse da incassare, i cittadini-contribuenti le hanno regolarmente pagate, ma la Giunta se le è tenute senza fornire i servizi e/o opere a esse collegate;
la cassa comunale, anche, ma soprattutto per questo motivo, è salita a circa 8,5 milioni di Euro, cifra che corrisponde, per grandi linee, alla metà di un bilancio di competenza nella nostra città.
È un dato smisuratamente esagerato. Non esiste nessun altro comune (a nostra conoscenza, tra quelli che abbiamo verificato) che ha in cassa metà del suo bilancio di competenza: se qualcuno lo trovasse, lo faccia sapere anche a noi, ve ne saremo grati. Nonostante ciò, diversi assessori, anche in occasioni istituzionali, ma soprattutto a mezzo stampa, continuano ad affermare che non ci sono i soldi. Sommando l’importo dell’avanzo nei due anni, si arriva alla cifra di 1.376,84 Euro a famiglia, che equivale, all’incirca, a uno stipendio! In questo senso, si può affermare che l’Amministrazione comunale MICHELINI ha avuto un ruolo non secondario sull’aumento dell’inflazione generale a Porto Recanati.
Alla luce di questa constatazione, ci siamo posti tre domande:
1. Perché sono stati chiesti tutti questi soldi ai cittadini-contribuenti, se in questi anni di competenza non sono serviti, e/o verranno utilizzati negli anni successivi (forse)?
2. Viste le difficoltà delle famiglie in questo periodo, non era doveroso lasciare queste risorse nelle tasche dei contribuenti, invece che nella cassa del Comune, inutilizzati?
3. Oppure, questa grande massa di risorse non era meglio utilizzarla nell’anno in cui è stata accertata, per potenziare, subito, tutti quei servizi che languono: come il decoro urbano (vedi il muretto di piazza Carradori), viceversa la sicurezza (vedi l’illuminazione a Scossicci), o anche i servizi per migliorare la situazione nelle periferie turistiche porto recanatesi (vedi la raccolta dei rifiuti urbani a Scossicci e al Lido delle Nazioni) che sono d’impulso per tutta la nostra economia e che contribuiscono in modo sensibile alle entrate comunali?
Mentre, di fatto, in due anni uno stipendio intero veniva sottratto alle famiglie portorecanatesi mettendole in grossa difficoltà, Sindaco e Assessori si sono aumentati notevolmente le loro indennità (per capirci: stipendi).
Tra risorse richieste, ma non spese, e aumenti di stipendio, la linea guida operativa di questa GIUNTA, fino ad ora, così si mostra:
I NOSTRI SOLDI, CON GLI AUMENTI CHE CI SIAMO DATI POCO DOPO ESSERE ENTRATI IN CARICA, CE LI PRENDIAMO TUTTI E CONTINUEREMO A FARLO, MENTRE I SERVIZI E OPERE AI CITTADINI POSSONO ATTENDERE ANCHE SE LI HANNO PAGATI.
A tal proposito, … anche in considerazione della recente sconcia ordinanza sull’accesso agli spazi pubblici, la cui responsabilità formale è da addebitare a chi l’ha firmata senza leggerla o rileggerla, ma, secondo la nostra valutazione, anche a Sindaco e Giunta nel loro insieme per la responsabilità politica, poiché questa Giunta, oltre a non aver letto questo documento, notoriamente in passato ne ha trascurati molti altri arrivati al vaglio del Consiglio comunale (solo per esempio citiamo la Relazione al Rendiconto 2022) … per pudore, in questa sede, ci asteniamo dal commentare le capacità individuali degli Assessori ad amministrare la Cosa Pubblica. Questo tipo di valutazione, sarà oggetto su prossimi interventi di analisi politica.
INEFFICIENZA DELLA GIUNTA: MOTIVAZIONI
Per definizione, il termine Efficienza identifica la capacità costante di rendimento e di rispondenza alle proprie funzioni o ai propri fini, o alla missione programmata. Al contrario, Inefficienza significa non essere nelle condizioni necessarie per poter rispondere ai propri fini o alla missione programmata. Pertanto, l’inefficienza è il caso specifico dell’attuale Giunta portorecanatese, che non è riuscita a conseguire quanto si era impegnata a realizzare, dopo aver imposto il pagamento di risorse ai cittadini-contribuenti, per il raggiungimento della missione che si era assegnata: 7.789.859,48 Euro di servizi e/o opere, pagate dai contribuenti ma non ricevuti.
A questo punto non possiamo rimanere indifferenti e sottacere i motivi dell’inefficienza collettiva di questa GIUNTA. In riguardo a questo aspetto, bisogna ricordare che l’efficienza, soprattutto nelle pubbliche amministrazioni, è collegata a doppio filo con tutti gli adempimenti strutturali legati alla programmazione, alla gestione, alla verifica e controllo e, infine, alla rendicontazione.
Una buona Amministrazione Pubblica, pertanto, comunque la si voglia inquadrare, senza alcuna ombra di dubbio, oltre che dalla capacità della Giunta di conoscere, capire e gestire la Cosa pubblica e le leggi che la regolano, dipende da due fattori generali:
1) Affidabilità e attendibilità della previsione. Per quanto concerne questo aspetto, nel 2022 si è registrata l’erogazione effettiva di 13.774.805,43 Euro di servizi e opere, rispetto ad una previsione definitiva di 29.047.677,35 Euro, pari al 47,4%. Evidentemente è stata sottovalutata l’importanza di una preparazione realistica, ponderata e valutata della previsione nelle missioni legate all’azione di governo, e ciò dimostra che durante la fase di gestione, la verifica e controllo dello stato di avanzamento dei programmi, non è stato neanche abbozzato nella sua attuazione. È questa approssimazione che ha dato origine all’esagerato avanzo di competenza: le risorse sono state richieste, mentre l’erogazione degli impegni, materia molto più complessa, non sempre è stata mantenuta! Come dire: è più facile vivere alla giornata, tanto paga Pantalone!
2) Rispetto di modalità e tempi di realizzazione degli adempimenti, di previsione, di gestione, di verifica e controllo, di rendicontazione, secondo quanto disposto dalle leggi in materia. Durante questo primo squarcio di consiliatura, tutti questi adempimenti di legge, sono stati approvati con gravi ritardi, riducendo di fatto l’anno di competenza a 6-8 mesi di lavoro, e mettendo in difficoltà anche gli apparati amministrativi, poiché non disponevano delle direttive, e delle risorse collegate (finanziarie, organizzative e umane), nei tempi dovuti, necessarie all’adempimento del proprio lavoro. In pratica, durante i primi due anni di Amministrazione MICHELINI, soprattutto per i ritardi sottoelencati, 4-6 mesi ogni anno sono stati persi:
il “Documento Unico di Programmazione 2023-2025” (DUP 2023-25) di Porto Recanati, è stato approvato con 8 mesi di ritardo; Ricordiamo che il “DUP” è propedeutico al “Bilancio di previsione” collegato allo stesso periodo, inoltre non abbiamo avuto contezza del “DUP 2024-2026”, i cui termini sono già scaduti e la sua presentazione è già stata sollecitata ufficialmente nella seduta di consiglio del 31 luglio u.s.
Il “Bilancio di previsione 2023-2025”, è stato approvato con 4 mesi di ritardo. Visto che qualcuno della maggioranza, durante la seduta di Consiglio del 31 luglio 2023, a seguito di una sollecitazione della Capogruppo Maria Grazia NALMODI su questo tema, ha precisato che la scadenza di presentazione del “Bilancio di previsione 2023-25” era stata prorogata, sottintendendo che non c’era stato ritardo, ci permettiamo di sottolineare e ricordarvi che la proroga della scadenza elimina la sanzione, non l’esercizio provvisorio che è il fatto essenziale e determinante. È questo che crea il danno amministrativo e di gestione!
Il “Rendiconto di gestione 2022”, è stato approvato con 2 mesi di ritardo, con annessi e connessi ad esso collegati. Solo per esempio: senza l’approvazione del rendiconto non si poteva utilizzare la parte disponibile dell’avanzo di Amministrazione 2022, pari a 2.778.297,45 Euro (meno quelli già autorizzati dalla finanziaria nazionale in sede di bilancio di previsione 2023), ora in grossa parte utilizzata in sede di “Assestamento Generale” nella seduta Consiliare del 31 luglio 2023, per 2.315.312,41 Euro, cioè quasi per intero. Se il “Rendiconto 2022” fosse stato approvato almeno due mesi prima, e di conseguenza anticipare anche “l’assestamento generale” e la “Verifica degli equilibri di bilancio”, i soldi per pulire le spiagge ci sarebbero stati in abbondanza, come quelli per tagliare l’erbaccia al cimitero, lungo il Potenza e a Scossicci, ed anche per altro, fontana compresa. Anche per istallare pompe più potenti sul sottopasso a nord, quando si allaga.
La base economica necessaria a reperire le risorse idonee per i servizi di qualità all’altezza di Porto Recanati, c’è già, ma bisogna saperle amministrare. DETTO CIÒ, NON È DIFFICILE PREVEDERE CHE PORTO RECANATI, COME CITTÀ PREVALENTEMENTE A TRAZIONE TURISTICA, GIÀ IN DECLINO RISPETTO AI NOSTRI VICINI CONCORRENTI DIRETTI, CAUSA L’INSUFFICIENZA DEI SERVIZI COMPLESSIVI CHE STA OFFRENDO A RESIDENTI E OSPITI CHE HANNO INVESTITO NELLA NOSTRA CITTÀ, SE NON CAMBIA PASSO, DEGRADERÀ ANCORA. A proposito dei Risultati di Consiliatura, invece, riteniamo che sia ancora presto per esprimere le prime conclusioni, ma i dati fin qui analizzati, e gli effetti fin qui registrati, a nostro avviso, lasciano pochi margini alla speranza di un risultato almeno sufficiente.
UNA PROPOSTA
Visto che il Vicensindaco, in più circostanze, anche istituzionali, ha sollecitato ufficialmente le minoranze a fare proposte per contribuire a migliorare la situazione di Porto Recanati, una proposta di carattere operativo-organizzativo la facciamo:
assumete concretamente alcune misure idonee per arrivare alla regolarizzazione di tutte le scadenze ufficiali di programmazione con proposte di carattere operativo-organizzativo. Noi saremo aperti a un confronto fattivo e Porto Recanati ne avrà un gran beneficio. Verificheremo molto presto se questa Giunta stia cambiando realmente atteggiamento e se, per almeno una volta, alle chiacchiere seguiranno i fatti.
CONCLUSIONE
Per quanto sopra esposto, firmiamo questo documento che definisce, secondo noi, l’operatività della Giunta MICHELINI dimostrata fino ad ora, con quanto segue:
A chiacchiere questa Giunta è come i fuochi d’artificio ferragostani: grandiosa!
A fatti, invece, è come una miccetta: solo fumo e niente arrosto! Anzi…. fa danni!
1 commento
Comunicato indigesto, fatto solo per i politicanti e non certo per spiegare ai cittadini come stanno le cose. Fate bene: aspettate il 1926!