Alla cittadinanza,
Lo scorso 26 agosto sono stato invitato a portare una narrazione personale durante la festa della poesia I fumi della fornace, durante l’incontro pomeridiano chiamato Abbecedario dei paesaggi a cura di Valentina Compagnucci ed Elisa Michelini.
Questo momento voleva raccogliere delle testimonianze dirette del periodo produttivo dell’ex- Fornace Smorlesi. I protagonisti dell’incontro erano dei cittadini comuni che hanno vissuto sulla loro pelle anni di lavoro, sudore e convivenza nel territorio.
Nonostante i timori iniziali che mi hanno spinto a coinvolgere alcuni componenti del comitato “Montecassiano Voce Libera”, ho ricevuto in dono tutta l’energia che questo momento di restituzione collettiva è riuscito a trasmettermi. Ci siamo sentiti accolti e coinvolti emotivamente nello scambio e ci siamo arricchiti vicendevolmente con storie dimenticate e sconosciute ai più.
Appena terminata la conferenza siamo partiti in corteo e siamo arrivati dentro l’ex-fornace Smorlesi dove abbiamo vissuto tutti insieme il rito teatrale collettivo “L’Ufficio delle Tenebre” orchestrato da Giorgiomaria Cornelio. L’emozione di varcare un muro di recinzione che per tanti anni ci ha escluso, rivedere la folla rianimare quel luogo, come quando da fanciullo, proprio lì si svolgeva la festa della Madonna delle Rose (un momento, forse l’unico, di convivialità tra lavoratori e cittadinanza) mi ha fortemente commosso.
Ringrazio pertanto a nome di tutto il comitato cittadino, l’associazione Congerie e l’Ing. Paolo Dignani che ha saputo ascoltare il grido di aiuto che insieme ai ragazzi abbiamo lanciato da anni. Ci auguriamo che riusciremo a realizzare il sogno di riattivare questo spazio dimenticato e abbandonato. Sicuramente avrà una veste nuova e sarà un abito bellissimo, arricchito da un velo di memoria. Il mio cammino assieme al corteo lo considero il primo passo di un viaggio verso il futuro.
Con immensa gratitudine, Maurizio Maccioni