C’erano tutte le sue ballerine, quelle di oggi, ma anche quelle di un tempo, per l’ultimo struggente addio alla loro insegnante di ballo, Alina Bianchi, trovata morta lunedì scorso nella sua casa di via Vinciguerra. La funzione funebre, con tanti fiori bianchi, il colore a lei caro, si è tenuta nella chiesa di Sant’Agostino, a due passi dalla sua scuola, la “Fondazione Diffusione danza” che ha fondato e diretto sino alla sua morte.
Al termine della funzione religiosa sull’altare è salita una sua giovane allieva che, a nome di tutte le sue compagne, ha letta una lettera d’addio: “Ci sentiamo figlie acquisite e oggi siamo tutte qui perché la nostra insegnante era una donna forte e indipendente ed era la seconda mamma di tutte noi. Quante volte ci siamo ripromesse di riunirci tutte per festeggiare il suo compleanno, ma non ci siamo mai riuscite, solo lei è riuscita a farci riunire, oggi, in questa casa del Signore. Conoscerla e condividere l’esperienza con lei è stato per tutte noi un grande dono e privilegio“.
A ricordarla anche l’ex sindaco Francesco Fiordomo che nel 2016 l’aveva nominata “cittadina benemerita” di Recanati in riconoscimento del suo grande impegno nel creare la prima scuola di danza in città.