Nel corso di un’assemblea pubblica organizzata con la partecipazione dei residenti della zona del Lido Bello, l’Amministrazione Comunale insieme ai tecnici dell’Astea ha fatto il punto sui lavori realizzati per la sistemazione delle opere fognarie di quell’area. “Astea, in accordo con l’Amministrazione Comunale di Potenza Picena – ha riferito l’Ing. Simone Baioni – ha realizzato le opere come da progetto approvato ATO3 Macerata, con lo scopo di risolvere, o quanto meno limitare, le problematiche storiche presenti nella zona sud di Porto Potenza Picena. Il progetto, redatto ed approvato da Astea nel 2015, è stato sottoposto ad iter autorizzativo da parte degli Enti preposti ed è stato approvato dal Comune di Potenza Picena con delibera di Giunta nel febbraio 2017, per un importo di progetto di circa 700 mila euro”.
Una serie di lavori sono stati effettuati e gli obiettivi raggiunti grazie alla realizzazione delle opere: “Le acque reflue domestiche e assimilabili provenienti dagli insediamenti situati lungo via Gramsci e a sud del pontino Lido Bello di via Regina Margherita, potranno essere collegate dall’impianto di depurazione di Contrada Alvata in ottemperanza alla direttiva della Commissione Europea – ha precisato l’Assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, Luisa Isidori – E’ stata infatti realizzata una fognatura per acque reflue nere della lunghezza complessiva di 620 metri lineari, dal confine sud di Porto Potenza fino a via Giulio Cesare dove c’è la centrale di sollevamento del Pontino Spinaci. Le acque meteoriche di scolmo della fognatura mista, provenienti dal bacino scolante che confluisce in via Giulio Cesare, sono state convogliate al Fosso Asola anziché in mare di fronte al Pontino Spinaci, mediante uno scatolare in calcestruzzo armato che fiancheggia la ferrovia in direzione sud per una lunghezza complessiva di 550 metri. Inoltre, è stato ottimizzato lo smaltimento delle acque meteoriche afferenti ai sottopassi ferroviari Pontino Spinaci e Lido Bello, allacciando i sistemi di sollevamento presenti al nuovo scatolare in calcestruzzo, per accelerare il loro svuotamento in caso di eventi meteorici ed evitare gli scarichi in spiaggia”.
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Non si chiama Baioni ma Ing. Baglioni.