Fin dal 9 maggio 2022, in sede di bilancio di previsione 2022, abbiamo fatto notare a Sindaco e Giunta che, dal sito del Governo, avevamo letto che Porto Recanati era stata inserita tra i beneficiari di finanziamento per quasi 8 milioni di € di fondi PNRR nell’ambito della missione 5 “Inclusione e Coesione” per progetti miranti al superamento degli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli con la realizzazione di soluzioni alloggiative dignitose loro destinate.
Chiedemmo perché non avesse ritenuto di informare il Consiglio Comunale e la cittadinanza e perché avesse ritenuto di partecipare ad un bando sinteticamente definito di “Lotta al caporalato agricolo” considerando che, a nostro parere e per la nostra conoscenza della nostra città, quel problema non aveva sicuramente le caratteristiche di un fenomeno conclamato anche considerando che il nostro territorio ha poche aree agricole e non a coltivazioni intensive.
Chiedemmo se avesse valutato l’impatto sociale del progetto sul resto della popolazione e sulla nostra economia basata sul turismo.
Il Sindaco rispose in modo disarmante che anche lui aveva avuto notizia del finanziamento solo dal sito del Ministero e dal Sole 24 Ore ma in realtà… lui aveva sottoscritto la documentazione inviata al Ministero per chiedere di essere ammesso a finanziamento e seppure predisposta dagli uffici, chi sottoscrive, siamo certe che prima abbia anche letto.
Da quel momento abbiamo rivolto ripetute interrogazioni in forma scritta ed orale, fatto accesso agli atti, scritto sulla stampa, siamo intervenute in Consiglio Comunale ripetutamente fino allo scorso 26 giugno in sede di consuntivo, quando nel nostro intervento, abbiamo ancora una volta rilevato che neanche una parola sulla “lotta al caporalato”, neppure nella relazione politica del consuntivo. Eppure era trascorso un anno!
Ci è stato risposto che per l’emersione del fenomeno “caporalato” erano state contattate e coinvolte anche altri 3 Comuni della vallata del Potenza ma non ci risulta nessun atto ufficiale sottoscritto.
Ma se altri Comuni hanno o avevano il problema caporalato, perché non hanno fatto loro la richiesta di finanziamento?
Siamo bene a conoscenza che soldi non sono arrivati (altrimenti sarebbero nel bilancio di previsione) ma altrettanto sappiamo che risposte “fantasiose” e cioè non fondate su dati reali (sempre ammesso che ci sia stata detta la verità) sono state fornite a Ministero e Regione in merito agli alloggi da realizzare.
Nei moduli presentati si fa riferimento a due abitazioni da acquistare e ristrutturare in via dell’Industria e in via Santa Maria in Potenza. Abbiamo chiesto come fossero state identificate e come quantificato costo di acquisto e ristrutturazione e ci è stato risposto in modo quanto meno evasivo che identificazione e costi erano stati fatti sulla base di non meglio identificate indagini di mercato e prezziari regionali, e che poi, quando si procederà concretamente, si faranno le gare per l’individuazione degli immobili con avvisi pubblici e ogni altra procedura di legge.
Cioè, se le notizie fornite al Consiglio Comunale sono state sincere, significa che al Ministero sono stati forniti dati quanto meno molto ma molto approssimativi se non fantasiosi come se fossero stati oggetto di una chiacchierata in un qualsiasi bar. E questo abbiamo ribattuto.
Poi a Porto Recanati arriva Report, che fin dal gennaio scorso, sta effettuando una inchiesta giornalistica sui fondi PNRR in ogni Comune beneficiario del finanziamento per la “lotta al caporalato”.
E il Sindaco cosa fa? Prima di tutto da la colpa all’ufficio come se lui non avesse firmato, poi se la prende con le minoranze ree di aver parlato del problema e con la testata giornalistica (che, tra l’altro, è facile capire, non essere particolarmente vicina all’area di centrodestra politicamente) ed infine convoca una assemblea cittadina.
Non un Consiglio Comunale sul tema, magari anche aperto, no, una assemblea cittadina.
Diremmo “finalmente” sente il dovere di dire ai cittadini quello che noi gli abbiamo chiesto fin dal 9 maggio 2022. L’Assemblea sarà l’ennesimo atto dell’ennesima commedia teatrale dove il Sindaco saluterà gli intervenuti e subito dopo chiamerà a relazionare i tecnici, i redattori del progetto, probabilmente l’Anci e un sindacalista (a caso).
Non ci stupiremmo di una posizione particolarmente critica anche nei confronti di Report, guai a fare un mea culpa.
Dal servizio televisivo, abbiamo saputo che uno degli alloggi identificato (questo con tanto di immagini) sarà nel territorio di Montelupone. Ma chi pagherà per la ristrutturazione di quell’immobile? Riteniamo che non sia possibile per un Comune intervenire in un altro. Oppure il Ministero ha autorizzato l’utilizzo di risorse affidate a Porto Recanati per interventi su tutta la vallata del Potenza?
Sicuramente era il caso di informare il Consiglio Comunale oltre l’assemblea e di rispondere a domande circostanziate ma, forse, l’obiettivo non è tanto l’informazione quanto un improbabile recupero di credibilità.
Rosalba Ubaldi e Angelica Sabbatini
2 commenti
Allora, che si fa?
La vecchia nobiltà decaduta che si “indigna” perchè la realtà ormai è distante dalle sue nostalgie.