In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno, il Comune di Recanati ha presentato i dati del Progetto Sai Pomerium gestito dalla Cooperativa sociale Cooss Marche.
Per sensibilizzare la comunità sul tema, l’Amministrazione ha organizzato per il prossimo 5 luglio nel Chiostro di Palazzo Venieri di Recanati lo spettacolo aperto al pubblico “A casa loro – Il mare non uccide, le persone uccidono” di Giulio Cavalli e Nello Scavo .
Un monologo teatrale condotto da Giulio Cavalli, accompagnato dagli interventi musicali di Federico Rama alla chitarra, che condurrà il pubblico in un viaggio che parte dalle coraggiose inchieste del giornalista di Avvenire Nello Scavo e prova a raccontare quella parte del mondo che molti si illudono di conoscere e di poter giudicare guardando le immagini dei profughi.
“L’evento è l’occasione per parlare del grande lavoro del SAI Pomerium a Recanati- ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – un progetto nato nel 2016 dalla volontà politica dell’Amministrazione per dare risposta alle istanze di integrazione ed autonomia avanzate da un piccolo numero di cittadini rifugiati accolti nel territorio recanatese. Il nostro obiettivo è quello di poter offrire loro una nuova vita con un’integrazione sociale ed economica”.
Ad oggi sono stati accolti a Recanati 18 beneficiari, dei quali 15 uomini singoli ed un nucleo familiare che si è arricchito di un bambino appena nato in Italia. Provengono da Pakistan, dall’ Afghanistan dal Gambia, dalla Somalia, dalla Costa d’Avorio, dal Mali e dal Bangladesh. Tra gli adulti beneficiari ospitati a Recanati 12 sono già inseriti nel mondo lavorativo in aziende di vari settori tra cui: agricolo, tessile, manifatturiero e in una autocarrozzeria.
“SAI Pomerium ha adottato fin da subito un modello di accoglienza diffusa in città, con appartamenti messi a disposizione dei richiedenti asilo e rifugiati distribuiti nel territorio comunale di Recanati. – Ha spiegato l’Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini – Un modello di accoglienza finalizzato a non modificare gli equilibri presenti nella comunità da una parte e a garantire risposta alle esigenze di autonomia dei beneficiari in un contesto normalizzante dall’altra. Le persone da noi accolte hanno alle spalle percorsi di vita molto difficili e complessi, sono tematiche delicate ci vuole consapevolezza conoscenza e rispetto reciproco.”
La presa in carico dei beneficiari del progetto SAI Pomerium viene garantita da un’equipe multidisciplinare costituita da coordinatore, assistente sociale, educatori, operatore legale, psicologo, mediatori linguistico culturali.
“La Cooss, ente gestore a cui il Comune di Recanati ha affidato SAI Pomerium, elabora un progetto personalizzato per ogni beneficiario che prevede l’accompagnamento in percorsi legali, di istruzione, formazione, inclusione sociale e di inserimento lavorativo ed abitativo” – ha aggiunto la coordinatrice del progetto Gabriella Di Giovanni.
“ Ringrazio il Comune di Recanati per aver ha adottato un modello ragionato ed evoluto di accoglienza che non impatta negli equilibri della società – ha detto il Responsabile dei progetti di accoglienza della Coos Sascha Smerzini – E’ nostro compito cercare di sensibilizzare la comunità sui progetti di accoglienza e il monologo teatrale “ A casa loro” si propone di farlo con i racconti di un grande reporter quale è Nello Scavo.
In caso di maltempo lo spettacolo “A casa loro” si terrà nell’Aula Magna del Comune di Recanati.
3 commenti
Dal 2024 ci saranno altri individui che chiederanno rifugio ed ospitalità alla città di Recanati, appena dopo le elezioni comunali.
L’accoglienza in un paese civile é d’obbligo, in questo caso a Recanati si devono accogliere i rifugiati, ma anche garantirgli un alloggio come anche ai residenti che non ne sono in possesso.
Sono soldi che entrano…Non per i rifugiati, per le organizzazioni che ne traggono vantaggi privati. Poi li ritroviamo col cappellino in mano davanti le chiese.