Villa Buonaccorsi è un gioiello dell’architettura storica con un meraviglioso giardino all’italiana, considerato uno dei più importanti del suo genere. Dopo decenni passati in stato di semiabbandono e speculazione, la Villa è diventata pubblica nel 2021 grazie alla mobilitazione della comunità locale, profondamente legata alla storia e ai ricordi di questo luogo magico.
Purtroppo, questa eccezionale vicenda di impegno civico e di cittadinanza attiva si sta trasformando in una delle peggiori e buie gestioni fallimentari all’italiana, poiché l’amministrazione ha deciso brutalmente di escludere i cittadini e la comunità da ogni dibattito e progettualità sul futuro di Villa Buonaccorsi.
L’Associazione Villae, nata nel 2019 per mobilizzare la comunità locale e internazionale sull’importanza di questo patrimonio unico, aveva instaurato fin dall’inizio un dialogo con le istituzioni per garantire un futuro radioso a questo patrimonio culturale e ambientale di inestimabile valore per il territorio e per l’intera nazione. Grazie a questo impegno, nel 2021 il Ministero, esercitando il diritto di prelazione, ha permesso di rendere la Villa finalmente un bene pubblico.
Durante questo lungo percorso, l’Associazione Villae ha elaborato un Manifesto in 10 punti per la valorizzazione di Villa Buonaccorsi. Basato sui principi di economia circolare e governance organica, il Manifesto mira a promuovere la conservazione, la valorizzazione e la fruizione della Villa, coinvolgendo attivamente le associazioni del territorio e mettendo al centro del processo creativo e progettuale la cittadinanza. Il manifesto è stato ufficialmente sottoscritto dall’Amministrazione Comunale il 29 aprile 2022, dopo essere stato presentato e discusso nella II Commissione Consiliare del Comune di Potenza Picena.
Nonostante siano trascorsi due anni dalla redazione del Manifesto e più di un anno dalla sua ufficializzazione, e nonostante le numerose riunioni con gli uffici e i servizi comunali e regionali, la comunità locale tutt’oggi non sa NULLA ed è completamente all’oscuro degli obiettivi e delle modalità con cui le nostre amministrazioni stanno gestendo (se lo stanno facendo, come si spera) questo inestimabile bene.
È inaccettabile che su un tema così vitale si mantenga un silenzio e un’opacità persistenti, ed è per questo che invochiamo il principio di trasparenza e chiediamo alle amministrazioni di operare urgentemente in favore del necessario coinvolgimento attivo della cittadinanza. Ogni giorno in cui Villa Buonaccorsi rimane chiusa rappresenta un danno non solo per la comunità locale, per le attività commerciali e turistiche del territorio, ma anche per la conservazione e la valorizzazione del nostro prezioso patrimonio culturale e ambientale italiano.
Chiediamo, pertanto, al Presidente della Regione Marche, al Ministro dei Beni Culturali, al Sindaco di Potenza Picena e a tutte le autorità competenti di agire immediatamente per rimediare a questa situazione ormai divenuta imbarazzante, e di consentire finalmente ai cittadini di partecipare attivamente all’elaborazione delle strategie di valorizzazione e alla fruizione pubblica di Villa Buonaccorsi. Il supporto e il coinvolgimento della comunità non sono solo un diritto da onorare, ma anche una necessità fondamentale per realizzare l’ambizione di valorizzare Villa Buonaccorsi in un modo che sia all’altezza della sfida che esso rappresenta per il territorio e per l’Italia.
Nello specifico chiediamo quindi:
- Che l’Amministrazione Comunale e Regionale elaborino fin da ora, insieme alla cittadinanza, un processo progressivo di partecipazione e inclusione con un piano definito da tempi certi e processi decisionali chiari riguardo alla gestione del progetto di Villa Buonaccorsi
- Che l’Amministrazione Comunale e Regionale instaurino, in coerenza con il processo menzionato al punto precedente, un protocollo di comunicazione mensile per informare la cittadinanza
- Che l’Amministrazione Comunale attuale e futura dia al Comune di Potenza Picena, ai suoi cittadini e alle associazioni del territorio un ruolo di leadership e responsabilità civica nella gestione dell’affare di Villa Buonaccorsi
- Che le Amministrazioni Comunale e Regionale organizzino prima dell’estate un primo incontro di lavoro con la comunità, per avviare una collaborazione concreta
Se anche tu pensi che la Villa Buonaccorsi deve essere della comunità e del territorio, firma la petizione per sostenere una visione partecipata del Futuro a Villa Buonaccorsi, un patrimonio culturale e ambientale di inestimabile valore per la comunità locale e per l’intera nazione.
Unisciti a noi nella difesa del nostro patrimonio e nell’affermazione di una cittadinanza attiva e responsabile. Insieme possiamo scuotere la situazione e restituire a Villa Buonaccorsi il ruolo che merita.
Scrivere il Futuro di Villa Buonaccorsi è anche costruire un futuro del nostro paese più radioso, più trasparente, più ottimista.
URGENTE !!!
Riaccendiamo la luce su Villa Buonaccorsi
Firma questo appello per proteggere il nostro passato e costruire un futuro luminoso insieme!
Firma la petizione su http://change.org/villabuonaccorsi
5 commenti
A parte che si tratta di un appello privo di senso, fatto per ottenere qualche posto in qualche consiglio di gestione, Villa Buonaccorsi è finita sul groppone di tutti i cittadini MARCHIGIANI (e non solo) per quanto riguarda i costi di restauro e recupero. Ora quello che occorre è conoscere COSA FARE di questo immobile e in che tempi. Cosa che dovrebbe essere facile considerato anche l’interesse mostrato dall’attuale ministro della cultura, che pochi mesi fa la visitò con gran codazzo di devoti.
Da Presidente dell’associazione Villae che lancia l’appello, la invito a leggere e riconsiderare con attenzione il contenuto della petizione. Forse capirà così facendo che l’appello non è privo di senso.
Mettetela all’asta,anzi mettetele all’asta e vedrete se qualche Cinese acquisterà!
E porterà ricchezza perché il giardino va curato e sistemato i lavori vanno fatti periodicamente per l’ordinaria manutenzione!
Altrimenti a noi popolo poco ci importa se tutto va a malora,anzi è una sorta di soddisfazione nel vedere come ci si riduce passando dalle stelle alle stalle,monito per tutti nel imparare a risparmiare e non fare mai passi più lunghi della gamba!
Adè scapperà fori quachidù che farà da alfiere per salvare l’atra VILLA GIGLI!!
Che barba che noia!
L’asta c’è già stata. A me popolo importa e come! Parli per lei 😉
C’è sempre qualcuno che vuole fare l’affare a spese di tutti. La domanda comunque è: cosa si vuol fare con Villa Buonaccorsi e magari pure Villa Gigli (per questa gli eredi aspettano che lo Stato si compri l’immobile, visto che di privati manco l’ombra).