Il parco giochi Adelaide Gigli nel rione Castelnuovo ieri si è vestito a festa a un anno di distanza dall’intitolazione alla famosa artista ceramista. Un omaggio festoso e colorato voluto e organizzato da Rita Canalini che, inoltre, ha preparato e offerto una merenda a tutti i partecipanti. La signora, molto conosciuta nel quartiere, abita nella stessa via del Parco dove ha visto giocare e crescere tanti bambini e bambine. Ha sempre cercato di prendersi cura quotidianamente del parco per mantenerlo accessibile e sicuro, e ancora oggi sente il dovere di difendere questo luogo per tramandarlo, intatto e bellissimo, alle nuove generazioni.
Presenti all’incontro l’Assessora alle Culture Rita Soccio (a lei si deve l’idea di dedicare un luogo all’artista e alla valorizzazione del personaggio), l’Assessora alle Politiche Sociali Paola Nicolini, Sergio Bartoli con delega allo Sport e Tania Paoltroni Presidente del Consiglio Comunale con delega alle pari Opportunità. Ad allietare il pomeriggio, la musica popolare delle Ciuette e la comica teatralità del loro leader Marco Buccetti.
A Rita Canalini va il ringraziamento per aver voluto ricordare la giornata celebrativa dello scorso anno, precisamente il 5 giugno, ad un personaggio importante per Recanati come Adelaide Gigli, artista ceramista e intellettuale, figlia del pittore Lorenzo Gigli, una famiglia che qui nel rione Castelnuovo ha le sue radici. Si ricordi che tra Lorenzo Gigli e Beniamino Gigli c’era un rapporto di parentela. Sempre nella giornata dello scorso anno è stato inaugurato un monumento a lei dedicato, un albero d’oro in cui è inserita la formella di un sorridente sole, opera autentica della Gigli offerta con generosità da Enrico Trillini. Il ceramista per anni è stato il suo assistente e ha seguito il suo lavoro fino al giorno del suo ricovero all’IRCER.
Il monumento, con l’opera della ceramista, è legato all’antica tradizione fittile che caratterizzava il quartiere di Castelnuovo nel lontano Medio Evo. Si tratta di un ceppo di pioppo ormai secco e destinato ad essere reciso del tutto, trasformato in monumento e intitolato L’albero del sole, ispirato a una favola di Andersen. Così il ceppo è stato ricoperto d’oro, sia per rendere più fiabesco il parco giochi, diventando una sorta di portale per stimolare l’immaginazione, sia per ricordare il detto “Castelnuovo fila l’oro”, quando in tempi antichi il rione, chiamato Borgo artigiano, aveva una certa importanza, non solo storico-culturale, ma anche economica.
Adelaide nasceva a Recanati il 5 giugno 1927. Nel 1930 la famiglia emigra in Argentina. Dopo il colpo di stato del 1976, la vita dell’artista è segnata da una delle vicende più drammatiche della storia argentina: i suoi due figli, Adelaida e Lorenzo, vengono entrambi considerati “desaparecidos”. Quando nel 1978 torna a Recanati comincerà la sua produzione artistica in un monolocale nel Chiostro di Sant’Agostino. Famose sono le sue ceramiche con raffigurazioni femminili scavate nell’argilla.
-Nikla Cingolani
1 commento
Sarebbe bello vedere l’altro giardino, quello delle Parole Interrotte nell’Aula Verde, dietro la scuola Patrizi ,dedicato ai figli “desaparecidos” di Adelaide, curato e risistemato . Nello stesso modo il monumento lì presente…