Durante il controllo del territorio e di vigilanza ambientale, è stata scoperta dai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Recanati (MC), una gabbia – trappola posizionata ai margini di fosso di un fondo agricolo in Comune di Recanati, all’interno della quale è stato rinvenuto un esemplare vivo di volpe (Vulpes vulpes). L’animale, risultato in buone condizioni, è stato prontamente rimesso in libertà.
Attraverso ulteriori indagini, i Carabinieri Forestali sono risaliti all’autore del fatto, proprietario di alcuni fondi limitrofi al luogo del rinvenimento; questi, dopo aver subito la perdita di alcuni dei suoi animali da cortile ad opera della volpe, avrebbe pensato di posizionare tale gabbia per risolvere il problema.
L’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per utilizzo di mezzi di caccia non consentiti e detenzione di animale in condizione incompatibile con la sua natura.
Seppur vi siano anche al di fuori del normale periodo di caccia stabilito dal calendario venatorio regionale, dei “piani di controllo” di specie selvatiche, ivi compresa la volpe (Vulpes vulpes), attuati sulla base normativa regionale e nazionale, si evidenzia che la cattura non autorizzata e pertanto illegittima di talune specie, comporta violazioni di carattere amministrativo nonché penale.
11 commenti
Ma… la volpe, é quella dentro la gabbia o quello che l’ha piazzata?
Non di certo l’autore del capolavoro!
Ha perso i polli, ha perso i conigli, ha perso le papere, ha preso la multa e pure una denuncia.
No, la volpe è quella dentro la gabbia. Di nuovo libera e furba come una volpe!( ha chiamato lei i forestali)
Ci ha speso anche i soldi per la trappola?
Volpeeeee!
Questo è il destino di chi vive in campagna, senza strade degne di questo nome, senza servizi di trasporto pubblico, senza il diritto di fruire del frutto del proprio lavoro, piccioni che si mangiano il girasole appena seminato, cinghiali che devastano le colture, volpi che si mangiano gli animali da cortile, lupi che sgozzano le pecore, carabinieri forestali a tutela degli animali di cui sopra a eccezione dei bipedi umani rurali che evidentemente hanno il solo diritto/dovere di pagare imposte e tasse. Meglio andare a fare gli scippi attorno alle stazioni delle grandi città, almeno lì c’è chi rileva che i reati non possono essere filmati perchè si viola la privacy dei delinquenti. E nel suo piccolo anche Recanati non scherza, non si mettono le telecamere perchè c’è il quartiere educante! mettetele sulle strade rurali le telecamere, siamo in balia di ladri e animali selvatici oltre che di Amministratori, (come dire?) moooooolto distratti. Meditate gente, meditate.
Approvo in pieno ,anzi direi di più ma ……il buon senso dove sta ?
I piccioni in campagna si mangiano il seme gettato dai contadini ma in città appestano con gli escrementi che portano varie malattie fra cui la salmonella, ma sono tutelati. Però tranquilli ancora non sono arrivati gli orsi.
VIVA LA VOLPE E TUTTI GLI ANIMALI
I RIFIUTI ABBANDONATI LUNGO LE CAMPAGNE, FOSSI, STRADE ECC. CAMPI ARATI FINO A BORDO STRADA E ARGINE DEI FIUMI, CHI LO FA L’UOMO O GLI ANIMALI.
Argini dei fiumi da ripulire, bonificare e consolidare, invece di costruirci una ciclovia che finirà nel fiume come la precedente di 30 anni fa.
Ancora co sta ciclovia? Allora sei cocciuto.
Cosa vuoi che siano 650.000 euro buttati al fiume?(2 volte)
Lasciali sprecare i nostri soldi…li abbiamo votati noi.
Il fatto è che a me l’idea di andare al mare in bicicletta piace molto, ma sono disperato nel vedere che si costruiscono opere importanti e costose senza aver messo prima in sicurezza gli argini, come costruire una casa su una frana. Senza parlare poi della mancata pulizia degli argini che, oltre a essere un pericolo in caso di piena per i tronchi di piante di alto fusto che finendo in acqua vanno poi a ostruire le arcate dei ponti con le logiche conseguenze, ospitano rifiuti di ogni genere anche speciali, animali nocivi e pericolosi, nelle ore notturne sono teatro di frequentazioni poco simpatiche, forse cessioni di sostanze. Anni fa ci si trovò un uomo morto e una auto abbandonata- La vegetazione che fece da riparo a questi fatti non è stata minimamente contenuta. Ma è più comodo prendersela con chi la terra la coltiva.
Invito l’anonimo delle 19.21 ad andare a vedere gli argini del fiume Potenza. Non sono coltivati, la ciclovia passa sull’argine sinistro per un ampio tratto e tra la ciclovia e il fiume è competenza degli enti pubblici.IiL PROBLEMA è L’INVERSO DI QUELLO CHE SEGNALA, GLI ARGINI SONO PIENI DI VEGETAZIONE E IN STATO DI ASSOLUTO ABBANDONO, NON ARATI FINO A UNA INSUFFICIENTE DISTANZA DAL FIUME. Ai Carabinieri Forestali questi argini pieni di vegetazione inestricabile, franosi, soggetti all’erosione, spesso luogo di abbandono di rifiuti tossici e/o pericolosi sembrano regolarmente gestiti? Mah? La nuova ciclovia non avrebbe dovuto essere presidiata e gestita in sicurezza onde evitare i problemi che si sono evidenziati con la precedente disastrosa pista ciclabile? Siamo condannati a ripetere sempre gli stessi costosissimi errori e orrori, a prescindere dal colore politico degli Amministratori?
Non si preoccupi l’animalista delle 19.21 in montagna gli umani se ne sono andati e volpi tassi caprioli cinghiali lupi la fanno da padroni in attesa degli orsi. I campi non sono più coltivati e gli argini dei fiumi sono meravigliosamente selvaggi. Peccato che la montagna in assenza dell’opera antropica stia collassando a valle tra poco arriverà al mare. Contento lei e i carabinieri forestali?