Nel corso delle ultime due settimane i militari della Guardia di Finanza di Fermo, con l’ausilio delle unità cinofile, hanno portato a termine 3 interventi, uno nei pressi di noti istituti scolastici della città di Fermo e due nel comune di Porto Sant’Elpidio, che hanno permesso il rinvenimento ed il conseguente sequestro di importanti quantitativi di sostanza stupefacente.
La prima operazione effettuata a Fermo ha permesso, nel corso delle perlustrazioni effettuate in alcuni parchi, nelle immediate adiacenze degli istituti scolastici, di individuare circa 130 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish occultata in una buca, appositamente scavata nel terreno per consentire l’occultamento della sostanza.
Il secondo intervento, effettuato nell’entroterra del comune di Porto Sant’Elpidio, ha consentito, nel corso di un’attività di appostamento mirata, di cogliere in flagranza di reato un soggetto intento a cedere una dose di eroina. Le successive attività di perquisizione domiciliare permettevano il rinvenimento e il sequestro di oltre 60 grammi di eroina, oltre 20 grammi di hashish e circa 2 grammi di cocaina, oltre a un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento delle dosi. Il soggetto di origini extra-comunitarie, ma stabilmente e legittimamente sul territorio italiano, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo per la violazione del reato previsto e punito dall’art. 73 D.P.R. 309/1990.
L’ultimo rilevante risultato è stato conseguito nei giorni scorsi nei pressi della stazione ferroviaria di Porto Sant’Elpidio, nel corso dei consueti controlli effettuati sui passeggeri in arrivo e in partenza. I militari del Nucleo Mobile, dopo aver notato un soggetto che, alla vista degli operanti, risultava in evidente stato di agitazione e nervosismo, procedevano ad effettuare una perquisizione personale al termine della quale venivano rinvenuti circa 130 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina e una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina, abilmente occultati sulla persona. Visto l’ingente quantitativo, il soggetto, risultato da ulteriori accertamenti irregolare sul territorio nazionale, veniva pertanto tratto in arresto. Le successive operazioni di servizio, estese anche presso il domicilio dell’arrestato, permettevano di disvelare l’esistenza di un vero e proprio “laboratorio” dello stupefacente: all’interno dell’appartamento perquisito, veniva infatti accertata la presenza di altri 3 soggetti, tutti clandestini che, sulla base delle circostanze di fatto, risultavano abitualmente dediti ad attività di spaccio. Le operazioni si concludevano con il sequestro di ulteriori 12 dosi termosaldate di sostanza stupefacente del tipo cocaina, occultate all’interno di un materasso, di circa 6 grammi di eroina e di circa 7 grammi di hashish, oltre a bilancini, materiale per il confezionamento, mannitolo utilizzato quale sostanza da taglio e nr. 2 machete di circa 40 cm nelle immediate disponibilità. Le perquisizioni personali di tutti gli inquilini dell’abitazione permettevano anche di rinvenire e sottoporre a sequestro circa € 3.500 in banconote di piccolo taglio, verosimilmente profitto del reato, considerato anche il fatto che gli stessi non risultavano avere un impiego stabile. Al termine delle operazioni i tre soggetti, anch’essi irregolari sul territorio nazionale, sono stati denunciati a piede libero per il reato previsto e punito dall’art. 73 D.P.R. 309/1990.
Le condotte illecite sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna.