Un plauso sincero all’assessore Alessandrini per l’apertura presso la Biblioteca Comunale di uno sportello per la “Lotta al disagio giovanile”, seppure per una sola ora settimanale. Non dubitiamo che tale disponibilità possa essere ampliata nel breve periodo.
Ci fa piacere ricordare tuttavia che, in tal senso, una esperienza pionieristica era stata già fatta fin dal 2004 dall’associazione Salute e Solidarietà, Sa.So., presso i locali della Parrocchia S.Giovanni Battista con un servizio di Informagiovani. Nel 2005 Sindaco Glauco Fabbracci e assessore ai servizi sociali Alberto Giattini stipularono una convenzione tra la Sa.So. e l’Amministrazione Comunale istituzionalizzare il servizio di Informagiovani dapprima in locali privati con una apertura di 29 ore settimanali e la presenza per tre giorni di operatori volontari in via San G.Bosco e successivamente nei locali dell’attuale Biblioteca Comunale.
La convenzione veniva rinnovata ogni 2 anni e al rinnovo 2009, sindaco Ubaldi e Responsabile tecnico della Sa.So, Romano Vecchi, il servizio venne ampliato con un nuovo significativo settore di intervento che prevedeva la disponibilità di consulenze psicologiche e psicoterapeutiche garantite da tre psicoterapeuti per complessive 12 ore settimanali. Tale nuovo servizio prevedeva la presa in carico, gratuitamente, di giovani e dei loro genitori su problematiche adolescenziali ed in uno spazio apposito l’ascolto e la formazione per genitori di ragazzi dai 7 ai 12 anni e di giovani da 12 a 24 anni. Erano garantiti per ognuno di questi gruppi 5 incontri di 2 ore ciascuno guidati da esperti pediatri, psicologi, pedagogisti, psichiatri. Quei corsi sono stati frequentati da 120 genitori di minori tra 7 ed 11 anni e 90 genitori di giovani tra i 12 ed i 24 anni.
Quella convenzione purtroppo, in modo molto miope, nel 2015 venne interrotta dalla Giunta dell’allora sindaco Montali e vicesindaco Riccetti, per la serie…demoliamo tutto quello fatto da chi c’era prima! La Sa.So. continuò per un po’ a funzionare a livello di volontariato puro in sedi di fortuna, ma è evidente che senza sede e senza risorse (per gli specialisti) nel 2018 è stata costretta ad ammainare le vele e sciogliersi. Ma quella esperienza era stata assolutamente positiva ed oggi salutiamo con piacere il riavvio di uno sportello che offra un sostegno ed una risposta al problema sempre conclamato del disagio giovanile sempre più diffuso.