Ad oggi sono 60 le donne e 80 i bambini e le bambine presi in carico dalla Sportello Antiviolenza ed Antistalking di Recanati
Il Comune di Recanati rafforza la rete anti violenza a supporto delle donne, dei minori e di tutti coloro che subiscono violenza di genere.
Questo il tema dell’incontro che si è tenuto nella Sala del Consiglio del Comune con i protagonisti della rete che lavorano intorno alla sportello antiviolenza, aperto dall’Amministrazione di Recanati nel 2013 che con una reperibilità h 24, si rivolge alle vittime di violenza sessuale, psicologica, economica o di stalking, ai loro familiari, amici o conoscenti offrendo in maniera gratuita accoglienza, codifica del caso e consulenza psicologica presso l’Ospedale di comunità “Santa Lucia”.
Alla presenza del Sindaco Antonio Bravi, della Presidente del Consiglio comunale con delega alle Pari Opportunità Tania Paoltroni, dell’assessora alla Politiche Sociali Paola Nicolini, dell’assessora alle Culture Rita Soccio si sono riuniti i rappresentanti delle scuole, delle forze dell’ordine, dei medici, del Consultorio e dei Servizi Sociali del Comune di Recanati diretti dalla nuova dirigente Francesca Pallotta.
La Presidente del Consiglio comunale Tania Paoltroni ha riassunto i dati della situazione locale sulla violenza contro le donne, lo Sportello Antiviolenza di Recanati quest’anno ha seguito fino ad oggi 60 donne di cui 52 di nazionalità italiana e 8 da altre provenienze e 80 bambini e bambine. Un sensibile aumento registrato due mesi prima della chiusura dell’anno rispetto a quanto rilevato a fine 2021 dove in totale sono state prese in carico 57 donne e 64 bambini e bambine vittime a loro volta di violenza assistita.
Le motivazioni per cui le donne si sono rivolte allo Sportello di Recanati vanno dalla
necessità di avere informazioni legali e pratiche circa la loro situazione, al bisogno di trovare uno spazio dove poter portare, spesso per la prima volta, il proprio disagio e la propria sofferenza, sino alla necessità di denunciare di essere o essere stata vittima di violenza psicologica, stati di isolamento sociale e/o lavorativo, umiliazioni, violenza fisica, violenza economica e/o stalking.
La dott.ssa Margherita Carlini, responsabile dello Sportello Antiviolenza, ha sottolineato all’inizio dell’incontro un dato culturale significativo: nonostante il problema della violenza sulle donne non è delle donne, ma degli uomini, alla riunione nella Sala del Consiglio comunale, a parte il Sindaco Bravi, non erano presente altri uomini.
Si è parlato delle lacune generate da leggi che per tutelare donne e bambini, in caso di denuncia per violenze, li allontana dalle loro dimore abituali, dalla rete delle amicizie e delle relazioni, lasciando gli uomini a vivere nelle proprie case, mentre forse servirebbe il contrario, cioè avviare chi pratica la violenza a percorsi di recupero, magari in comunità.
È necessario fare rete intorno al problema, perché ognuno faccia la propria parte, nel segnalare, sostenere, collaborare prima che le cose degenerino, come troppo spesso capita di sentire dai mass media.
Sono stati numerosi gli interventi che hanno indicato in percorsi comuni di formazione una impellente necessità, a partire da protocolli condivisi per la presa in carico e l’accoglienza nell’immediatezza della denuncia.
Tra i punti discussi la mancanza di una cultura delle pari opportunità dove ancora c’è molto da lavorare per colmare l’inconsapevolezza nel ricorso a stereotipi e pregiudizi che alimentano la violenza di genere.
La riunione si è conclusa con l’impegno di tornare a riunirsi a breve, per considerare un piano di azioni condivise da realizzare entro il 2023.
Sportello Antiviolenza e Antistalking Recanati h24 telefono: 071 7587234