Sono lieto di annunciare un’altra presentazione del mio secondo libro, La buona notizia (Cantagalli 2020), che si terrà Venerdì 11 Novembre presso la Parrocchia “San Gregorio Magno” in Mogliano. Ogni volta che rendo di dominio pubblico, ufficializzandola, una nuova
presentazione i sentimenti che avverto sono molteplici: emozione, gratitudine, responsabilità e, per concludere, un po’ di sana
tensione che non manca mai.
Emozionato? Certamente sì, non c’è dubbio, perché essere arrivati alla presentazione significa, almeno per me, giungere alla fine di un percorso “nascosto”, invisibile ai più, ma assolutamente necessario ed imprescindibile affinché vada tutto nel migliore dei modi. Le persone giustamente vedono il “risultato finale”, l’incontro tanto atteso, ma per arrivare a quel momento servono disponibilità, impegno, organizzazione e metodo. Io, ogniqualvolta stampo la locandina, atto finale del percorso poc’anzi citato, sono contento ed emozionato in quanto ho la certezza che è andato tutto bene. Sono grato, inoltre, a tutti coloro che hanno pensato, voluto ed organizzato, questo
evento: iniziando da padre Mauro Valentini, il parroco, che ha creduto nel libro e sin dal primo contatto mi ha mostrato fiducia e stima. Amo essere chiaro: la presentazione, senza il suo benestare, non si sarebbe fatta! Grazie di cuore! Intendo ringraziare, poi, Marco Petrelli per due ragioni: grazie, in primo luogo, per il prezioso contributo dato per realizzare questa serata e poi, ecco il secondo motivo, per aver accettato il mio invito ad intervenire in qualità di relatore.
La terza persona che desidero ringraziare è Maria Luisa Petrelli. Conosco Maria Luisa, molto nota a Mogliano per la sua particolare attenzione verso il “terzo settore”, da alcuni anni e tra noi è nata una bellissima amicizia: persona piena di entusiasmo, estremamente solare, determinata, espansiva, generosa, positiva nei confronti della vita e molto altruista. So di poterci sempre contare, proprio sempre! Anche questa volta, non avevo alcun dubbio, non si è tirata indietro: appena gli ho accennato di voler fare una presentazione dalle sue parti – ecco le sue doti umane – non ha perso un secondo, adoperandosi prontamente, affinché l’idea si tramutasse in realtà e, non bastasse, quando
gli ho proposto di essere tra i relatori ha immediatamente accettato.
Il filo conduttore di questa presentazione, entriamo così nell’ambito della responsabilità, sarà la parabola cosiddetta “del figliol prodigo”. So benissimo che questo racconto, nel suo autentico significato, spesso sconosciuto o banalizzato, può incidere positivamente nella vita di tante persone; io vengo tra voi non per comunicarvi una mia idea, una mia interpretazione meramente personale, quanto piuttosto il Suo messaggio di Salvezza! Quanto ho appena scritto per me, non posso negarlo, è fonte di grandissima responsabilità!
Vorrei accennare brevemente, infine, alla tensione che avverto nell’imminenza di ogni presentazione: da un lato, lo scrivo sinceramente, sono contento di provarla perché è il sintomo tangibile del fatto che tengo tantissimo ad ogni incontro, lo vivo intensamente e totalmente, dall’altro però devo saper gestire questo mio “sentire” in modo viscerale, fin dentro lo stomaco, affinché non mi “blocchi” ma diventi sempre di più una “potenza dall’Alto” da trasmettere a tutti coloro che parteciperanno. La vostra presenza mi aiuterà a farlo. Ci vediamo Venerdì, ore 21,15,
sarà bellissimo!