Sono già in Spagna alcuni familiari del dermatologo Marco Simonacci, morto improvvisamente lunedì pomeriggio, per incontrarsi con gli amici che erano in vacanza con lui e avviare con le autorità spagnole le procedure per il rimpatrio della salma. Ci sarà da attendere qualche giorno, però, prima che ciò avvenga perché è molto probabile che sia disposta l’autopsia anche se già si ipotizza che la morte sia sopraggiunta per un arresto cardio-circolatorio.
Il professionista, molto conosciuto non solo nel maceratese ma in tutta Italia per la sua alta professionalità, era in vacanza a Langa de Duero, una riserva di caccia che si trova in Spagna, vicino al comune di Aranda de Duero situato nella comunità autonoma di Castiglia e León, da tempo utilizzata da un gruppo di recanatesi, fra cui lo stesso Simonacci, che ne hanno ottenuto la concessione dal Governo spagnolo.
Nel pomeriggio, dopo un’intensa giornata fra i boschi, si erano concessi una sosta su un prato di fronte ad un ruscello e Simonacci si era seduto ai piedi di un grosso albero. Poco dopo, però, ha reclinato la testa accasciandosi di peso al suolo. Gli amici hanno cercato di rianimarlo lanciando subito l’allarme ma per lui ormai non c’era più nulla da fare.