È finita con una polemica, neanche tanto velata, la cerimonia del venerdì santo. Al rientro della processione in chiesa, infatti, don Roberto Zorzolo, parroco della chiesa di Sant’Agostino, ha predicato ai fedeli in chiesa sulla necessità per essere cristiani di mantenere le promesse fatte. Quindi, rivolgendosi al sindaco Bravi, presente sia durante la processione che in chiesa, con tanto di fascia tricolore, insieme al suo vice Mirco Scorcelli e ad altri rappresentanti dell’Amministrazione, ha invitato il primo cittadino, seppur non in maniera del tutto esplicita, a mantenere anche lui le tante promesse fatte.
Ciò che lamenta don Roberto è sicuramente il disagio causato dalla chiusura, per oltre un anno, della chiesa di San Vito a causa del cantiere dei lavori di ristrutturazione dell’omonima scuola elementare e media. Da sempre questa chiesa, se pur chiusa ai fedeli per le funzioni religiose, ospita i tradizionali riti del venerdì santo oltre quelli della festa del patrono cittadino, San Vito appunto.
Altra lamentela è anche il fatto che non sono stati più fatti o completati i lavori per l’impianti di riscaldamento ed elettrico, quest’ultimo eseguito a metà dopo l’incendio del settembre 2020 divampato all’interno della sacrestia, nella chiesa di Sant’Agostino di proprietà comunale. Infine don Roberto non ha affatto gradito l’istallazione di un gazebo in ferro, ad uso ristorazione e bar, proprio davanti l’ingresso della sua chiesa: ha provato a farlo spostare più lontano, magari a ridosso della torre dell’acquedotto, ma l’Amministrazione è stata sorda alle sue proteste.
Una reprimenda che, è facile immaginare, non sia stata particolarmente gradita dagli amministratori presenti e voci di corridoio dicono che in sacrestia sindaco e parroco si siano scambiati poi qualche battuta non proprio amichevole.
63 commenti
Forza padre robertooooooo
Si dice che Scorcelli ci sia rimasto male!!!
Quanto te quando hai perso per 29 voti! Ahahaha
Quanto dopo un anno a te…
Perdente alle regionali dopo 25 anni e ridotti da 29 a 19 voti…
Ahahahahahahahahahahahahahahahahah!!
E rosica.
Mi ci diverto con te, serve a curare la mia tristezza e un po’ di depressione che mi passa
subito dopo ricordandoti i 19 voti in più..
Ahahahahahahahahahahahahahahahahah!!
Ahahahahahahahahahahahahahahahahah!!
Confermi che sei depresso! Ti fa onore. Curati…e rosica.
13,11 Infatti ho trovato la cura giusta con te!
Ricordandoti che sei perdente alle regionali,
con ulteriore perdita voti a Recanati da 29 a 19 in più… ahahahahahahahahahahahahah!!!
Ma che meravigliosa terapia che è questa….
ahahahahahahahahahahahahah!!!
Ora mi sento bene allegro e rilassato!!!!
Contento, depresso…e cujonato!
Ahahahaha
Quante pretese! Il sacerdote dovrebbe innalzarsi al divino, la chiesa di San Vito? Stanno lavorando, aspetti. Il gazebo? Lasci lavorare! Il freddo? Tempra! Si concentri su altro di ben più importante! E poi scorretto: durante la predica!!! Sempre più lontani dalla missione…
Embè cocca: sei molto poco realista (e comunque non si trattava di una predica liturgica, bensì di una predica nel senso letterale del termine, e rivolta alle orecchie giuste). E al freddo ci costringeranno i tuoi “compagni”. Preparati anche tu
In effetti quel “gazebo” é veramente antiestetico ed inopportuno in quella posizione!
Ma d’altronde l’amministrazione non ha mai avuto il senso del bello e utile in centro storico.
Forse il gazebo poteva essere piazzato meglio, questo non lo so, ma questi imprenditori sono stati mesi senza lavorare e pagando comunque le bollette. Un po’ di comprensione.
i ristori ci son stati per tutti credo
Io invece non credo e comunque i ristori sono stati, quando pervenuti, tardivi e insufficienti. E preciso che non sono state pagate solo le bollette ma anche la tassa rifiuti e gli affitti sebbene in alcuni casi (pochi) i proprietari abbiano avuto un po’ di coscienza e abbiano aspettato e/o abbassato i canoni.
Non c’è cosa più schifosa di quella del prete che si mette a far politica o criticare le amministrazioni!
Don Zorzolo si candidi sindaco e non rompa!!!!!
Onore a questa amministrazione che non si zerbina dinnanzi al clero!!!
Un diritto sacrosanto per chiunque sia protestare quando vengono commessi dei soprusi, la cosa più schifosa è di coloro che li commettono, com’è giusto che sia il clero non si zerbina e non si deve dinnanzi agli amministratori locali del momento.
Ennesimo commento maleducato oltre che inappropriato … il solito sinistroide che non appena un religioso si ‘permette’ di esprimere la propria critica (legittima in sé e, peraltro, in questo caso con piena ragione, dato che le lungaggini del cantiere di S. Vito e le inadempienze comunali nei lavori di ripristino degli impianti di S.Agostino sono sotto gli occhi di tutti, come pure l’inopportunità del dehor metallico proprio di fronte al portale di S. Agostino) rispetto all’agire dell’Amministrazione pubblica si scaglia contro il clero con invettive tanto sterili quanto cariche di livore. Ha fatto benissimo Padre Roberto a ‘tirare le orecchie’ al Sindaco su questioni che rendono Recanati ben lontana dal quel ruolo di ‘capitale della Cultura’ cui non molti anni fa pretenziosamente ambiva. Considerata l’insulsa cifra dello scritto, invito il commentatore delle 11:46 a sgranchire i suoi polpastrelli in altre attività, auspicabilmente ‘solitarie’, che gli sono sicuramente più congeniali, astenendosi per il futuro dall’insolentire persone che, come Don Zorzolo e contrariamente ad altre, fanno puntualmente il proprio dovere
Se il commento delle 11h46 è maleducato e inappropriato, com’è il suo?
“invito il commentatore delle 11:46 a sgranchire i suoi polpastrelli in altre attività, auspicabilmente ‘solitarie’, che gli sono sicuramente più congeniali”
In risposta a 19:21: puntuale, conciso e appropriato, dovendomi limitare allo scritto, ovviamente senza scendere al greve livello di 11:46. Noto comunque con piacere che a buon intenditor …
finalmente un commento appropriato e ben motivato.
Cantieri,cantieri è ancora cantieri……. Il centro storico e diventato invivibile …… capisco l’esigenza di mettere i sicurezza edifici scolastici e non……. Ma i lavori devono avere date certe di inizio e fine…….. altrimenti è un disastro
Il Parroco Don Roberto Zorzolo ha perfettamente ragione!
Le funzioni religiose del Venerdì Santo da secoli si sono da sempre svolte presso la chiesa di San Vito, una secolare tradizione recanatese da prima del poeta Giacomo Leopardi, stravolgimenti e anomalie dovute alle lungaggini delle solite imprese ingaggiate dall’attuale decennale amministrazione comunale, soliti dasagi, cantiere scuole S.Vito cosi come fu in viale Colle dell’infinito, non c’è mai cioè una data certa e rispettata per la fine dei lavori, come preventivata.
Se ci fosse stato l’ex Sindaco Corvatta avrebbe fatto liberare il piazzale S.Vito, smantellare momentaneamente il cantiere per rimontarlo di nuovo nei giorni successivi finite le funzioni religiose dopo pasqua.
Ma non c’è…
sì e poi andava a sedersi alla destra del padre…..hahahahaah
Comunque l’ex Sindaco Corvatta sapeva far meglio!…….
Ahahahahahahah non c’è che dire!
Ma non c’è!! Ahaahah
Smontare momentaneamente il cantiere? Ma qui qualcuno è fuori come un balcone. Ma sa quanto costa? I rischi e i ritardi che comporta? Io sto andando in un cantiere adesso mentre lei dorme. E poi quando si sveglia magari si degnerà di darci qualche altro consiglio tecnico….
Come può vedere anch’io mi sveglio quanto lei per recarmi al
lavoro, detto ciò non ci vogliono consigli tecnici, ma semmai ci vogliono consigli pratici nel rispetto di tutti:
N.B. la risposta nel commento del 20 Aprile 2022 alle 10:21
Concordo con lei sui rischi e i costi che comporta montare e smontare un cantiere. Pensi cosa possa aver comportato per me far smontare la piazzola di cantiere ogni venerdì pomeriggio da Via 1 Luglio trasferendo i materiali con la gru al sovrastante Piazzale XVIII Settembre e farla rimontare tutti i lunedì mattina trovando fra l’altro occupati gli stalli profumatamente pagati al Comune. Per ovviare, la sera della domenica alcuni gentili amici che abitano nei dintorni cercavano di mettere le loro auto negli stalli a noi riservati in modo tale da toglierle il lunedì mattina non appena arrivava il furgone della ditta di costruzioni che rimontava le transenne. Questo simpatico giochetto è durato mesi.
Sono le regole. Da rispettare, volenti o nolenti.
Sono regole che non solo aumentano del 20% il costo delle ristrutturazioni ma determinano un aumento dei rischi di cantiere poichè comportano la frequente movimentazione di carichi sospesi per dislivelli notevoli (da via 1 Luglio a Piazzale XVIII Settembre) in spazi e tempi molto frequentati anche da comuni cittadini, non solo dalle maestranze. Questa è cultura della sicurezza….
Bravo Don Roberto, quando ce vo’ ce vo’ !!!!!!
Ma che bella soddisfazione per radio lagna!!
Bravo
Non è la prima volta che ci sono queste divergenze tra Amministratori comunali e Parroco sempre con questa Amministrazione da quasi 15 anni che esiste, ricordiamo anni fa ci fu anche una divergenza con il precedente Parroco Don Alejandro che si fece sentire a causa dell’isola pedonale, da sempre il cruccio di questi amministratori, i fedeli soprattutto quelli più anziani con difficoltà a deambulare la domenica non gli andavano più a messa.
Padre Roberto chieda piuttosto al Vescovo di riaprire la chiesa di San Domenico
Chiedilo al tuo sindaco e al tuo assessore ai lavori pubblici no!
Il caro Don Roberto ha sempre preferito la politica alle anime dei fedeli,ai quali dovrebbe essere di ispirazione verso il dialogo e la comprensione.
Invece lui fà le battutine quando gli altri non possono rispondere…. Avrà voluto anche lui il suo momento di gloria!!!
Il caro Don Roberto ha fatto benissimo…
Altro prete al suo posto avrebbe fatto ancora di più…
Gli altri che non possono rispondere chi sarebbero e perchè??
Ci fosse stato altro parroco al suo posto avrebbe fatto anche di peggio,
non c’entra niente la politica, tutta colpa di questa solita tracotante amministrazione comunale, da più di dieci anni che non vuole ascoltare per
niente le esigenze e le necessità della stragrande maggioranza dei cittadini,
ma solo quelle dei loro amici…
Lei non ricorda affatto, non le riesce proprio di ricordare pochi anni fa cosa fece il precedente Parroco Don Alejandro sempre per colpa di questa solita arrogante amministrazione comunale, anche allora ci fu un’altra polemica simile, se non addirittura peggiore di questa.
Gli Amministratori devono avere il coraggio di saper prendere Critiche ed Elogi. Se fanno bene è giusto elogiarli, se no criticarli. Compredo le difficoltà di questi ultimi anni, ma le attenzioni nei confronti del paese sono leggermente diminuite e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Sia di noi amici di questa Amministrazione, che degli oppositori. Questi sono Consigli degli Amici di sempre, e non offendiamoci, ma rimbocchiamoci le maniche. Buon Lavoro e Santa Pasqua.
Peppone e Don Camillo nel 2022. Non si cresce, non c’è nulla da fare.
La notizia più importante è centrale resta comunque la Processione del Venerdì Santo, un evento quest’anno rimesso in moto nonostante tutto sembrasse avverso: cantieri pubblici interminabili, emergenza Covid, gazebo assolutamente fuori posto (ingombrante e antiestetico), etc. Una celebrazione con elevatissima partecipazione di popolo come da anni non si registrava. La nota a margine delle riflessioni del parroco, in primis sulla Passione, Morte e Resurrezione del Cristo, nota più che realistica relativa alla sistemazione dell’impianto di riscaldamento fermo da anni, è stata ben assestata, al momento giusto e alle giuste autorità presenti. Non voce solitaria la sua, ma è il caso di dire: ‘vox populi’!
Grazie padre
Prego Madre!
Questo sacerdote ha più coraggio degli avversari, in particolare dei Consiglieri comunali di minoranza!!!
Trovo sbagliato che un sindaco partecipi alla processione in veste istituzionale. Con la fascia tricolore rappresenta lo Stato, laico. La laicità assicura la libertà di culto ma non ci si deve andare in veste istituzionale. Trovo altrettanto errato il comportamento del prete che rimprovera le istituzioni. Non è il suo ruolo. Che guidi i fedeli, non metta bocca sull’amministrazione. Che Itaglia…
Se S. Agostino fosse della Curia, allora sì che la reprimenda al Sindaco sarebbe stata inappropriata. Peccato, però, che la proprietà della chiesa sia, purtroppo, comunale.
La bocca sull’amministrazione, quindi, Padre Roberto la può mettere a pieno titolo, dato che palesi trascuratezze non possono essere passate sotto silenzio solo per evitare di infastidire la sinistra recanatese.
Ma d’altronde questo è un concetto evidentemente troppo difficile da comprendere per chi non riesce a capire neppure il significato della rappresentanza istituzionale …
Aveva proprio ragione Orwell nel dire che in tempi di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario
Addirittura scomodare Orwell, ho solo espresso la mia opinione senza credere di possedere la verità assoluta, come fa invece spesso lei (i suoi commenti sono riconoscibili, anche grazie al suo ottimo italiano). Lei argomenta correttamente per poi perdersi in accuse gratuite verso chi esprime con educazione la propria idea. Peccato… Che la chiesa fosse di proprietà comunale non lo sapevo. Temo però che il prete avrebbe dovuto esprimere il suo disappunto in sede comunale, non durante la messa. Ma forse è un concetto troppo difficile per me, come per lei apparentemente quello di rispettare le opinioni altrui.
Per ciò che riguarda la rappresentanza istituzionale durante eventi religiosi in uno Stato laico, semplicemente non la apprezzo e la trovo inappropriata. E’ solo la mia opinione.
Cosa significa dunque tutto questo???
Lo Stato è laico, ma la libertà di culto deve essere uguale per tutti, anche se è bene ricordare che la maggioranza italiana è di religione cattolica.
Si può impedire a un mussulmano la libertà del proprio culto in questo territorio? Certamente no!
Si può impedire a un buddista la libertà del proprio culto in questo territorio? Certamente no!
Si può impedire a un ebreo la libertà del proprio culto in questo territorio? Certamente no!
Si può impedire a un cattolico la libertà del proprio culto in questo territorio? Certamente no!
Perchè dunque lei a Recanati vuole impedire il culto cattolico?
La smetta quindi lei con il comune con le loro scempiaggini da anni ormai in voga qui a Recanati, impedendo con cantieri e quant’altro ai cattolici di entrare persino nei loro luoghi di culto, come sta succedendo da qualche anno appunto nella chiesa di San Vito e ultimamente anche nella vicina chiesa di Sant’Agostino.
Quando mai ho scritto che VOGLIO impedire qualcosa? Lascio perdere, non vali la pena.
Non l’ha scritto certo!
Però lei è favorevole nel tenere davanti all’ingresso delle chiese cantieri e/o gazebi, alchè equivale a impedire… Ci provi a mettere un gazebo o un bel furgone davanti all’ingresso di una moschea e/o un qualsiasi luogo di culto islamico, che se non sbaglio mi pare che ce ne sia uno anche qui in città, poi mi faccia sapere se le autorità religiose di quei luoghi sono cosi contente, vediamo se si arrabbiano.
Sono semplici regole di rispetto ma con voi non vale la pena parlarne appunto!
Infatti non lo ha scritto
Non entro nel merito della correttezza o meno delle contestazioni fatte dall’altare. Comunque i cantieri indicano attività in essere e i ritardi sono fisiologici soprattutto in tempi complessi come gli attuali. Ogni attività di recupero del centro storico andrebbe favorita in particolare quella dei privati che, pur con le agevolazioni attuali, devono comunque fare pesanti aggiunte di tasca propria. Invece sono i bancomat preferiti di questa amministrazione comunale che tra tasse di occupazioni suolo pubblico, sanzioni per mezzi dei tecnici parcheggiati negli stalli semivuoti riservati ai residenti, accessi ai fabbricati bloccati da stalli illegittimi etc. Fa cassa alla grande.
i possibili ritardi vanno previsti, altrimenti si è fatta male la progettazione;
A si? Evidentemente non sono dei professionisti ma semplici dilettanti allo sbaraglio!
Il recupero di edifici storici tanto più se vincolati, è sempre fonte di imprevisti, di rischi, di nuove scelte tecniche da prendere via via che si scoprono realtà costruttive non rilevabili prima delle demolizioni. Questo fanno i progettisti bravi e professionali. L’importante è che i lavori siano fatti bene e non ci debba tornare sopra dopo cinque o dieci anni.
Non entro nel merito della progettazione e tecnica della costruzione, tuttavia ritorno sulla polemica del cantiere, risulta che ci sia un’altro piazzale ben più ampio e nascosto dietro il piazzale principale di S.Vito di fianco alla chiesa di S.Vito che poteva benissimo essere utilizzato come cantiere per l’entrata e l’uscita dei materiali, non avrebbero avuto difficoltà dato che la ditta fa uso di una gru installata nel cortile della scuola medesima.
ma, nel frattempo, l’amministrazione comunale provveda a dar seguito a quanto giustamente chiesto dal parroco. Quantomeno faccia aggiustare i riscaldamenti in chiesa, e dia il via allo sgombro nel piazzale Giordani del dehor (è assurdo, e quanto meno ridicolo lasciarlo ancora in quel posto)!
Commento che non fa una piega: a quando gli interventi? Forza sindaco e assessori di competenza! State facendo una bruttissima figura
Risposta all’anonimo del 20 aprile ore 10.21. Concordo con lei che il cantiere poteva essere organizzato in modo meno impattante e questo a prescindere dalla processione del Venerdì Santo usando il piazzale accanto e/o occupando meno suolo pubblico. Ma questo accade quando i lavori riguardano edifici pubblici e non si pone il problema del pagamento della occupazione suolo pubblico che invece per i privati è una voce non indifferente dei costi di cantiere.