Una tempesta di vento e pioggia domenica 27 febbraio ha abbattuto il Pinus halepensis alto 20 metri che da oltre cento anni ombreggiava la radura dell’Orto sul Colle dell’Infinito, Bene affidato al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano dal Comune di Recanati nel 2017, e dal 2019 aperto regolarmente al pubblico, inserito in un percorso di valorizzazione intitolato alla celebre poesia di Giacomo Leopardi che include il vicino Centro Nazionale di Studi Leopardiani.
Il Comune, proprietario dell’Orto, ha subito avviato i lavori di rimozione che hanno richiesto diversi giorni, e grazie alla tempestività del suo intervento il Bene riaprirà al pubblico già domani, 19 marzo. L’Orto, pertanto, sarà visitabile anche il 26 e 27 marzo, in occasione delle Giornate FAI di Primavera, la grande manifestazione annuale organizzata dal FAI a livello nazionale – presentata ieri in conferenza stampa al Salone del Ministro della Cultura – che coinvolge centinaia di luoghi in tutta Italia, aperti eccezionalmente da migliaia di volontari, compresi i Beni del FAI.
Il pino era oggetto di regolare manutenzione: dal 2019 erano stati eseguiti due interventi di potatura, alleggerimento e riequilibrio della chioma, particolarmente necessari perché l’albero era inclinato e affondava le radici in un terreno incoerente, frutto di riporti recenti che perdipiù ne avevano interrato il colletto, indebolendolo; e così ha ceduto al suo stesso peso sotto la forte e improvvisa spinta della tempesta.
19 commenti
I pini incombenti da un terrapieno su via 1 Luglio invece non sono potati da anni e qualora cadessero farebbero sicuramente dei danni quantomeno alle automobili parcheggiate a lato della via sottostante.
I pini di via primo luglio sono stati potati a suo tempo. Non sono pericolosi.
Poi, non hanno lo stesso fascino e significato degli alberi che si trovano all’ interno dell’ Orto Leopardiano.
É chiaro che li vuole abbattere perché le rovinano il panorama…
Infatti servono a coprire la discarica sovrastante.
chi abita sopra la discarica preferisce vivere nello zozzo piuttosto che dare una ripulita.
Quello è suolo pubblico.
Suolo pubblico. Una discarica. Pur di non muovere i braccetti… ci si convive. In attesa dell’ assistenzialismo. Auguri.
Erano tre, uno cadde in occasione di una forte nevicata.
Come accade a milioni di alberi sovraccarichi di neve.
Due su tre risparmiati. Grazie alla manutenzione del comune.
Cornacchia del malaugurio!
Ovvero Cassandra.
Giusto. Soltanto che Cassandra non aveva interessi privati.
Dopo aver pulito personalmente per anni, l’ultima volta poco meno di un anno fa con la ditta specializzata Scocco Franco con tanto di autorizzazione e piano di sicurezza e a spese dei privati, ora siamo alle solite, topi e rifiuti mentre la vegetazione infestante cresce vigorosamente. Adesso sarebbe ora che il Comune si decidesse a fare per una volta la minima parte dell’obbligo suo dopo che per qualche lustro non lo ha fatto. Non mi risulta che i pini siano stati potati.
Ha soltanto fatto il suo dovere. Coi contributi dello stato che ha stanziato i 200 000 euro per i danni?(?????) del terremoto. E a Visso sono ancora nelle casette…. Vergogna.
Saranno aperti i bagni pubblici almeno questo fine settimana? Sono giorni che il bar è chiuso!!!!
No. Chiusi. Verremo a orinare tutti a casa tua.!
Muovi le chiappe! Vai in comune e falla li la domanda!
Qui riceverai soltanto risposte che hanno lo stesso valore della tua richiesta .
E…metti il pannolone se non la tieni!
Ho 80 anni purtroppo…e sono malato…ho bisogno dei bagni. Grazie per la tua empatia. E ti ricordo che i bagni sono pubblici. In teoria.
Simpatica la situazione i bagni pubblici sono chiusi ma il suolo pubblico lo puliscono i privati mente la sis imperversa a proposito e a sproposito.
No è aperto solo per gli amici degli amici!!!!