Dopo la richiesta di una convocazione urgente del Sindaco di Recanati Antonio Bravi per chiarimenti sull’utilizzo concreto dei 183 mln assegnati dal PNRR nel piano della Sanità regionale, si è tenuta ieri pomeriggio una riunione con l’Assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, il Direttore Generale dell’Asur Nadia Storti e il direttore Asur Area Vasta 3 Daniela Corsi e tutti i Sindaci dell’Area Vasta 3.
A soli 16 giorni dalla scadenza del 28 febbraio prossimo, prevista per la consegna da parte della Regione Marche al Ministero dei piani operativi per la gestione dei fondi, i Sindaci dell’Area Vasta 3, a cui sono destinati 72 mln di euro, sono stati messi al corrente dei progetti studiati dalla Regione.
“Siamo abbastanza soddisfatti della riunione di ieri – ha affermato il Sindaco Antonio Bravi – i fondi del PNRR previsti per il territorio recanatese prevedono la ristrutturazione di una intera ala dell’Ospedale Santa Lucia per l’attivazione di una Casa di Comunità, ovverosia un luogo dove i cittadini possono entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria con un approccio integrato e multidisciplinare.”
“La nuova struttura si aggiungerà all’Ospedale di Comunità – ha aggiunto la Delegata alla Sanità Antonella Mariani – che, alla luce delle ultime scelte, appare essere ritenuta dalla Regione la decisione più giusta fatta negli anni scorsi dall’Amministrazione precedente.”
Al contrario di quanto affermato in questi giorni dal Consigliere della Lega del Comune di Recanati Benito Mariani, il governo regionale ha in più occasioni ribadito l’importanza della scelta fatta a suo tempo, nell’aver trasformato la struttura ospedaliera del Santa Lucia in un Ospedale di Comunità. Una scelta opportuna, quindi, intrapresa con l’obiettivo principale di offrire in cambio maggiori servizi di prevenzione e assistenza alle cronicità, alle fasce più fragili della comunità e, in generale, per essere sempre più vicini ai bisogni sanitari dei cittadini. Servizi che però a causa anche delle due ondate di emergenza pandemica hanno subito contrazioni e alcune sospensioni.
L’attuale grave problema della mancanza del personale a causa del blocco del tetto di spesa per il personale sanitario è purtroppo un problema che riguarda tutte le regioni d’Italia, accanto all’impossibilità di attuare un turn over per la mancanza di personale titolato già formato. La volontà espressa dalla Regione sembra essere quella di reperire nei prossimi mesi il personale specialistico necessario per far divenire l’Ospedale di Recanati un ospedale di qualità. Sarà importante anche l’incremento dei servizi di assistenza sanitaria con specialisti a distanza grazie alle efficaci ed innovative tecnologie della telemedicina, accanto al ripristino, anche con nuove formule, dei servizi socio-assistenziali, da troppo tempo sospesi, che lasciano famiglie in difficoltà ancora senza una risposta.
6 commenti
Ma come!
Non era nelle promesse di campagna elettorale che il Santa lucia riapriva come Ospedale con L’ACCA?
Ora si cerca di rimediare in maniera zerbina con le parole e con rassegnazione la frase “a causa del blocco del tetto di spesa per il personale sanitario è purtroppo un problema che riguarda tutte le regioni d’Italia, accanto all’impossibilità di attuare un turn over per la mancanza di personale titolato già formato”
Ahahahahahah!
L’importante è che in questo ospdale abbiamo maggiori servizi rispetto a tutti quelli che in 25 anni ci hanno soppresso le giunte regionali di sinistra a tal punto di non avere più niente, poi dopo se c’è L’ACCA o non c’è L’ACCA non ce ne frega un’ACCA!
Ahahahahahah!
Ah….!!!E quando ….si penserà di accudire…. seriamente professionalmente umanamente con validi medici i pazienti anziani dell RSA ???
Concordo con il Sig.Anselmo e chiedo che venga detto apertamente in parole povere, o meglio “terra, terra” quali saranno i servizi, perché si continua a leggere…..ANZIANI, SOLO ANZIANI.
L’Ospedale di Recanati in regione forse è stato il primo e voglio ricordarlo, sia Saltamartini, sia al sindaco Bravi e tutti i politici, che prendi tanti soldi nostri, che era l’anno 1100 circa che si era fatto un unico Ospedale essendoci prima tantissimi punti di cura in ogni monastero, o convento.
Tutti gli altri non esistevano così ben organizzato e pieno di medici, che spesso curavano gratuitamente.
Dalla frase riferita al sindaco “…ovverosia un luogo dove i cittadini possono entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria con un approccio integrato e multidisciplinare…..” ovverosia… che vuol dire? Se sto male e vado li mi curano?… o sono solo tanti ambulatori come in via Cupa Madonna di Varano di una volta…. una notizia o una nota espressa in questi termini è veramente imbarazzante
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Da ricordare che le proprietà
Degli Ircer destiate al Santa Lucia in tempi non lontani sono stati Sequestrati dalla regione Marche di Sinistra /UDC , Spesi per altre città
Erano Molti Milioni di Lire
Rubati ai recanatesi
Li rivogliamo con gli interessi per metterli a disposizione dei del Nostro Ospedale per farlo ritornare quello che è Stato
Presidio Ospedaliero (H) utile per decongestionare gli altri ospedali della provincia e non solo
IL sindaco e la delegata alla Sanità dovrebbero sostenere queste giuste richieste , Le opposizioni e iL Comitato per Salvare il Santa Lucia dovrebbero fare altrettanto
Come pure la Regione Maggioranza e Opposizioni