In un momento in cui il virus da COVID-19 sta registrando tanti contagi in Italia e in particolare nelle Marche, ci preoccupa le dichiarazioni del governatore Acquaroli che a quanto pare non sa ancora quali provvedimenti prendere per fronteggiare questa situazione.
Ad oggi, non ha ancora assunto il nuovo personale medico come promesso né ha avuto modo o capacità di riavviare il Covid Center di Civitanova Marche, prima criticato, poi rivalutato e adesso forse dimenticato.
La destra marchigiana ha saputo però strizzare l’occhio ai pericolosi movimenti negazionisti e No Vax, facendo disinformazione sulla validità dei vaccini, mostrando arroganza e soprattutto inconsistenza rispetto alle esigenze della popolazione marchigiana.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti e la situazione sta diventando giorno dopo giorno sempre più pericolosa. Le Marche rischiano di passare in zona arancione nei prossimi giorni.
Critico anche il contesto portorecanatese, oltre che dal punto di vista pandemico anche per effetto di una situazione che verrà a crearsi in seguito al pensionamento del Dott. Casali, medico di base e vice sindaco della giunta Michelini. Attraverso la stampa, scopriamo che per almeno due mesi centinaia di suoi pazienti non avranno un sostituto.
Nella speranza che in un momento delicato come quello che stiamo vivendo si riesca comunque ad offrire un buon supporto di medicina di base a tutta la popolazione, non possiamo però non denunciare la completa assenza delle istituzioni locali e regionali, compresa l’Asur, a porre un rimedio tempestivo ad una situazione che poteva facilmente essere prevista per tempo.
A tal proposito, vorremmo segnalare che tra qualche mese ci saranno altri medici di base portorecanatesi a terminare il loro servizio in quanto giunti a fine carriera.
Per questo chiediamo all’amministrazione comunale di farsi portavoce presso le istituzioni competenti di un disagio che potrebbe verificarsi e che bisognerebbe scongiurare.
Chiediamo un atto concreto anche alla Presidente della quarta commissione regionale sanità Elena Leonardi, richiamandola ad assumere quei provvedimenti che evitino ai nostri concittadini altri disagi alcuni anche pesanti.
Da tempo Porto Recanati registra un preoccupante deficit di servizi sanitari. Ad oggi, disponiamo solo di un servizio dentistico, di cardiologia, di ginecologia e urologia. Per tanti altri importanti servizi occorre purtroppo rivolgersi altrove, presso i comuni limitrofi. Sarà nostra premura, considerate le competenze di cui disponiamo e che sono al servizio della città, attivarci in modo da sostenere le esigenze dei portorecanatesi presso le istituzioni preposte.
Crediamo che il tema dei servizi territoriali alla persona dovrebbe essere tra le priorità di un paese civile.
2 commenti
Purtroppo la sanità regionale (giunta regionale) non ci sta capendo nulla, tra un orecchio verso la…sorella d’Italia e l’ altro verso il segretario del papete, ha perso il controllo della situazione, siamo messi veramente male.
Per 10 anni avete gestito la sanitò regionale delle Marche, arrivando a chiudere tanti ospedali o farli diventare Case di Ricovero e togliendo risorse tra i qiuali medici, e non c’era il Covid, ed ora, dopo un anno, già pretendete che tutto sia “perfetto”… e con il Covid. Ma vi specchiate alla mattina, quando vi alzate, o lo evitate per non vedere che “cosa” riflette.